Ritorno

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Alla fine della giornata tornammo in hotel, spiegai la faccenda a John che quindi accettò di andare a dormire in camera con Freddie e quindi io e Mary ci ritrovammo di nuovo insieme.
-Allora come vanno le cose tra te e John?-
-Molto bene devo dire-
-Sono contenta per voi-
-Mi dispiace Mary-
-Non devi dispiacerti...dopo tutto non è colpa di nessuno-
-Senti ora non ci pensare, vedrai che troverai un'altra persona che ti amerà come ha fatto Freddie-
-Lo spero-
Così tra una chiacchiera e l'altra andammo a dormire.

-Pronto?-
-Buongiorno lei è la signorina Martin?-
-Si sono io-
-Mi dispiace informarla che i suoi genitori hanno avuto un brutto incidente stradale e non sono in buone condizioni-
-Cosa? Sta scherzando?-
-No signorina, mi dispiace davvero tanto-
-Posso sapere dov'è successo?-
-Nei pressi di Milano...ora sono ricoverati in ospedale-
-Ok grazie mille-
-Di niente-

Buttai giù e scoppiai in un mare di lacrime, avevo bisogno di qualcuno con cui parlare e sfogarmi così andai a cercare John.
-Oh ciao Luna come st...o mio dio Luna che è successo perché piangi?-
C'era solo Brian, a quanto pare gli altri se ne erano andati.
-D...dov'è J...John?-
-Lui e i ragazzi, insieme a Mary, sono andati a fare colazione in un bar qui vicino...ora dimmi che succede-
Senza pensarci due volte mi fiondai su Brian e lo strinsi forte a me piangendo.
Brian cominciò ad accarezzarmi la testa e dopo un pò mi calmai.
-I miei genitori hanno avuto un incidente e ora sono ricoverati-
-Mi dispiace tanto...quando arrivano i ragazzi li informo e ripartiamo subito ok?-
-No no no non potrei mai chiedervi di abbandonare New York solo per accompagnarmi a Milano...ci andrò da sola-
-Senti Luna, ormai tu fai parte della famiglia e in famiglia ci si aiuta nei momenti di bisogno, quindi ti riaccompagneremo dai tuoi genitori, stai tranquilla-
-Grazie Bri-
Dissi per poi riabbracciarlo
-Di niente Luna-

Dopo poco arrivarono i ragazzi e dopo che Brian spiegò tutto iniziammo tutti a fare le valige, nel giro di mezz'ora eravamo già tutti sul jet per Milano.

Quando atterrammo a Milano John mi accompagnò in ospedale mentre gli altri andarono a prenotare l'hotel e ci avrebbero raggiunto dopo.
-Buongiorno cerco Clara e Oliver Martin-
-Lei è?-
-La figlia-
-Quarto piano stanza 342-
-Grazie mille-
-Di niente-
Così, sempre seguita da John mi incamminai nervosa verso la stanza.

-John io non ce la faccio-
-Luna io sono qui con te, se avrai bisogno io ci sarò, ora entra-
-Vieni con me però-
-Certo-
Così mi strinse la mano ed io mi feci coraggio ad aprire la porta.
Li vidi tutti e due sdraiati su due lettini collegati ad una macchina.
Mi scese una lacrima che John si affrettò ad asciugare con il pollice.
-Hey non piangere, ora sei qui con loro e anche se non te lo posso dire sono sicuro che sono felicissimi-
-Grazie John-
Lo abbracciai e lui ricambiò baciandomi la testa.
-Ragazzi scusate ma devo chiedervi di uscire-
-Certo- rispondemmo che in coro io e Joh all'infermiera.
Così uscimmo e aspettammo fuori i ragazzi.

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