La Svolta

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*NOTE AUTRICE* Ed eccomi qua... con un capitolo pubblicato prima di qualunque aspettativa! Sorpresi eh? Mi sono impegnata, lo giuro! Come sempre mi auguro di non aver deluso le aspettative di nessuno

P.S. lo so che probabilmente negli Avengers verranno fatti una serie di viaggi temporali o qualcosa di simile! Ma io non ho scritto una cosa così complicata... resteremo sul presente! Spero che come trama non faccia così schifo! Fatemi sapere se vi è piaciuto!



Peter si rigirò nel pavimento, muovendo appena le gambe e le dita delle mani... intorpidite da così tanto tempo da temere di non poterle più usare. Fece l'ennesimo respiro profondo, inalando ancora una volta la polvere del terreno... non aveva ancora aperto gli occhi, ma non stava a significare che avesse dormito! Perché effettivamente non l'aveva fatto se non per quella che poteva essere stata un'oretta. Corrugando il viso poteva sentire una sgradevole sensazione sulle guance, dove ormai giacevano i resti delle lacrime che aveva versato silenziosamente per tutta la notte: aveva un incredibile bisogno di lavarsi il viso... o per lo meno di passare una manica sulle guance... invece le sue mani erano ancora legate dietro la schiena, procurandogli un dolore acuto alle spalle e alle scapole, che parevano voler perforargli la pelle della schiena. Non muoveva un muscolo da ore per paura che Strange si accorgesse che in realtà era sveglio: non voleva essere tartassato di domande! Morse con forza il fazzoletto di stoffa che gli impediva di parlare: aveva bisogno anche di bere.

Aprì gli occhi solo quando non era più in grado di prendersi in giro fingendo di non essere veramente chiuso di nuovo in quella gabbia, cosa che non era comunque riuscito a fare, quindi tanto valeva guardarsi attorno e sperare che qualcuno avesse pietà di lui! Era disposto a tenere la bocca chiusa per sempre di sua spontanea volontà pur di liberarsi di quel bavaglio e delle manette ai polsi... ormai non sapeva più se aveva pianto gran parte della notte per il dolore fisico o per quello psichico! Sapeva solo che si odiava immensamente per essere diventato così debole: non era certo questo il tipo di Avengers di cui aveva bisogno Tony Stark! Per forza non aveva nessun occhio di riguardo per lui... se non, forse, la scorsa sera... forse Peter ci era cascato in pieno, forse si stava solo illudendo! Ma gli era parso di percepire una certa sintonia fra di loro, quando il Signor Stark si era infilato la sua mano nei pantaloni... e in tutto quello che ne seguì. Sapeva benissimo che il tutto aveva uno scopo ben preciso, che il Signor Stark non si era nemmeno premurato a nascondere! Eppure una parte di sé continuava a ripetersi che probabilmente il grande Tony Stark non si era mai abbassato a tanto per nessuno... solo per fargli riacquisire i poteri... anche se riteneva improbabile che quello fosse affetto! O forse, e la cosa non lo avrebbe stupito così tanto, Stark ci teneva davvero tanto al suo oro per essersi spinto così oltre. Peter dovette ammettere a sé stesso che in fin dei conti non avrebbe potuto chiedere di meglio: aveva sempre desiderato il rispetto del suo Mentore, e anche se non l'aveva ottenuto, aveva avuto molto... molto di più! Anche se avrebbe preferito un semplice abbraccio sincero piuttosto che finire a letto in una situazione imbarazzante e impregnata di finzioni. Il problema ora era non montarsi troppo la testa, non costruire castelli in aria e non dare l'impressione di aver goduto della situazione che si era venuta a creare la scorsa notte... infondo sapeva benissimo che non sarebbero stati sotto le stesse lenzuola mai più e che il Signor Stark avrebbe usato l'accaduto per deriderlo! Forse sarebbe stato meglio per Peter morire in battaglia per non dover mai più incontrare il Signor Stark di persona... e probabilmente i suoi desideri si sarebbero avverati molto presto, visto che ormai era giunto il giorno decisivo e avrebbe affrontato l'enorme Kree... appena dopo il secondo tramonto.

Cercò di portare le ginocchia più vicino al petto: si sentiva malissimo... sarebbe morto sicuramente in quella battaglia! E non sapeva ancora se aveva più paura di morire o di far perdere al suo Mentore un sacco d'oro... sarebbe stato terribile morire deludendo Tony Stark... inaccettabile. Serrò di nuovo gli occhi, disperato... molti prigionieri erano già svegli e percorrevano la loro cella a grandi falcate in attesa della colazione, mentre lui non era neanche in grado di tenere gli occhi aperti senza provare dolore... si sentiva una schiappa, soprattutto perché quello che provava era per lo più dolore emotivo: odiava quei sentimenti più della prigionia in quel maledetto pianeta! Lo facevano sentire più in trappola di quelle sbarre!!! Aveva sempre avuto le idee ben chiare: conquistare Liz e ottenere l'approvazione del Signor Stark per diventare un Avengers... di cos'altro aveva bisogno per essere felice? Nulla... fino a ieri. Si era reso conto di non essere mai stato veramente felice solo durante la notte appena trascorsa, quando poté ripensare con la mente lucida a quello che era successo fra lui e il Signor Stark proprio qualche ora prima... non sapeva quale fosse il reale motivo per cui si era ritrovato sdraiato sul letto del suo mentore con le sue mani ovunque... non sapeva perché quest'ultimo si era spinto così tanto oltre al suo solito comportamento distaccato e infastidito... o forse non voleva ammettere che era stato tutto frutto di una manipolazione! Dopotutto glie l'aveva fatto capire più che esplicitamente quando gli aveva chiesto di provare a sparare una ragnatela. Ma quello che ora Peter sapeva per certo era che gli era piaciuto... dannazione se gli era piaciuto! Avrebbe voluto assaporare quelle labbra per ore... avrebbe voluto vederlo godere ancora e ancora... e avrebbe voluto che non fossero stati interrotti proprio quando il Signor Stark sembrava deciso a cedere al suo ruolo alfa: Aveva sempre dato l'impressione di essere un uomo estremamente egoista... anche nel fare gesti altruisti come salvare persone in pericolo! Ogni singolo gesto sembrava essere fatto apposta per gonfiare il suo ego già più che smisurato!! Eppure gli era parso... o forse era solo quello che sperava: che il Signor Stark, dopo essersi scusato per quella frase inopportuna, avesse tentato di riscattarsi... con sincerità! E nel momento stesso in cui questo pensiero sfiorò nella mente di Peter, iniziò subito a dubitare di sé stesso e della propria sanità mentale: riscattarsi? Il Signor Stark che si rendeva umile solo per il gusto di rendere felice Peter? Era davvero ridicolo. Se c'era un'altra cosa sicura in tutto questo, era che non si sarebbe più fidato di Tony Stark, nonostante i sentimenti a malapena accettati lo spingessero a fare esattamente il contrario. Era ovvio, Tony Stark non avrebbe mai fatto nulla per renderlo felice... non gli interessava: probabilmente l'unica cosa importante era che Peter diventasse responsabile ed entrasse a far parte delle marionette che muoveva con maestria per salvare persone di qua e di là.

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