7. Un importante discorso pt2

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Mio padre si siede sul divano con me sulle gambe, e subito Jin si siede di fianco a noi.

"allora scricciolino, vuoi raccontarci cos'è sucesso?" mi chiede papà premuroso.

Così inizio a raccontare tutto quello che è successo, dalle prese in giro iniziali, alle botte in seguito, a tutto quello che mi hanno detto e fatto, e mentre parlo delle lacrime mi solcano le guance e la mia voce diventa incerta a causa del pianto.

Appena finito di raccontare tutto mio papà mi abbraccia forte mentre io inizio a singhiozzare.

"sh piccolo, adesso ci pensa papà, ti prometto amore mio che questi ragazzini non ti daranno più fastidio" mi dice cullandomi tra le sue braccia.

"io ho tanta paura" ammetto stringendomi tra le sue braccia.

"lo sappiamo piccolo, ma vedrai che non ti faranno più del male questi bulletti" dice Jin baciando i la fronte.

"n..no non è q..questo" dico singhiozzando.

"amore cosa ti preoccupa allora? " mi chiede papà mentre mi accarezza la testa.

"io..io ho paura che te ne vai, come la mamma, e poi non torni più, io non voglio che mi lasci solo, ho paura" dico abbracciando forte per paura che possa scappare via.

"no piccino, non die preoccuparti, il tuo papà sta qui e non va da nessuna parte, te lo prometto amore, non ti lascio solo" dice papà prendendomi in braccio mente va in cucina.

"ti va di aiutare il tuo papà a preparare la cena? Prepariamo la carbonara, il tuo piatto preferito, ti va cucciolotto?" dice facendomi sedere sul bancone della cucina.

"si papi, ti aiuto, però in braccio" dico allungando le braccia verso di lui.

"amore mio, il papà deve preparare la cena, non posso tenerti in braccio, ti prometto che dopo cena puoi star in braccio tutto il tempo che vuoi, adesso però che dici di farmi da aiutante" dice con la voce più dolce e affettuosa possibile mentre prende gli ingredienti per cucinare, tenendo lo sguardo fisso su di me.

Io lo so che adesso deve cucinare, ma ho così tanta paura di restare solo, e voglio star in braccio e mi sta venendo da piangere.

I miei compagni hanno ragione a prendermi in giro.

Sto diventando una femminuccia.

"no cucciolo, non piangere ti prego, papà non vuole vederti triste" mi dice subito papà abbracciandomi.

Non mi ero neanche accorto di aver ripreso a piangere.

"s..scusa, non volevo e..essere così depole e i..inutile papà" dico cercando di asciugarmi gli occhi.

"no amore ma cosa dici? Tu non sei debole, capita a tutti di piangere, anche a me, e non sei affatto inutile, tu sei il mio bellissimo bambino" dice strofinando il suo naso contro il mio.

"adesso fammi un bel sorriso altrimenti ti faccio il solletico" mi minaccia con un sorriso

Io faccio un piccolo sorrisino mentre lo guardo.

"ma che bravo che sei, ma chi è il mio bellissimo bambino? Sei tu" dice con una voce ridico solletticandomi i fianchi.

"dai papi, non ho tre anni" dico ridendo per via del solletico.

"adesso che sie più tranquillo vieni a darmi una mano a cucinare su" dice facendomi scendere dal banco e della cucina.

Così ci mettiamo a cucinare mentre Jin, sotto ordine di papà, apparecchia la tavola.

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