Scusami, penso di averti scambiato per qualcun altro Qualcuno a cui importa, qualcuno più simile a me .
L'urlo riecheggiò nella sua coscienza come un coltello, facendolo sobbalzare e svegliare con un tremito. Per un momento la sua testa girò e il fiume nella sua testa cominciò a svanire per essere sostituito dalla camera da letto illuminata del mattino. Anche Sakura scomparve, lasciandolo solo nel suo letto.Il sollievo lo travolse, sapere che era tornato nella realtà e sapere che quello che aveva visto era soltanto: un sogno.
Ma non era il primo che faceva da quella terribile missione.
Il senso di colpa lo perseguitava. Era già in ritardo per un incontro, ma non riusciva a scacciare il desiderio di restare a letto e dispiacersi per se stesso.
Lo spostamento delle coperte accanto a lui gli ricordó che non era così solo in quel letto come aveva inizialmente pensato. Si sentí il tintinnio di un colletto e il materasso cominciò a oscillare ritmicamente mentre qualcuno cercava di togliersi le pulci di dosso.
"Non sapevo che parlassi nel sonno"
Neanche Kakashi, ma non aveva il coraggio di chiedere che tipo di verità orribili avesse ammesso mentre era incosciente.
"Non sul letto, Pakkun," grugnì in rispostaIl piccolo peloso si fermò per leccargli il piede prima di scuotersi con esuberanza. "Perché sei ancora a letto?" Chiese Pakkun, strisciando sulla pancia per appoggiare il suo mento sulla spalla di Kakashi. "È mezzogiorno."
Kakashi lo guardò. I grandi occhi vaganti di Pakkun e la sua faccia rugosa e sgraziata lo guardarono di rimando.
"Non guardarmi in quel modo cosí carino", disse al cane. "Cosa vuoi?"
"Io ei ragazzi ci stavamo solo chiedendo, sai ... se potessimo disturbarti per qualche biscotto, è da tanto che non mangiamo biscotti".
"Che cosa?" Kakashi grugnì, sfregandosi le dita sugli occhi. "Ti ho dato dei biscotti lo scorso sabato."
"Ed erano anche grandi, grazie, ma non intendevo quei biscotti, intendo i biscotti che Floral Green ci fa, sai, quelli che hanno la forma di piccoli panini che hanno il sapore di gatto?"
Con un sospiro, Kakashi lasciò cadere le braccia lungo i fianchi. "Prima di tutto, non usava davvero il gatto come ingrediente, ti stava solo prendendo in giro," disse stancamente "era coniglio e in secondo luogo, non usa più Floral Green come nome in codice, usa Wild Orchid e ha un nome proprio."
"Ricordo meglio gli odori." Pakkun agitò leggermente la coda. "Potresti farle fare più biscotti per noi? Ci occuperemo di eventuali problemi con dei gatti pestiferi o del postino che suona troppo spesso"
Era una richiesta abbastanza ragionevole. Pakkun aveva chiesto solo occasionalmente dei biscotti a Sakura e naturalmente lei era più che felice di coccolare un gruppo di cani viziati. Ma le cose erano un po 'diverse adesso. Sakura non voleva avere niente a che fare con lui, e non poteva garantire che ciò non si estendesse anche al suo cane.
Quello che lui sapeva era solo che in questi giorni si stava tenendo molto impegnata, e che aveva dei seri problemi di soldi. Non l'avrebbe mai disturbata per dei biscotti al sapore di gatto.Dopo una lunga pausa, Kakashi disse: "No."
"Perchè no?" Le piccole orecchie di Pakkun si rianimarono e la sua testa si piegò leggermente in un tipico gesto canino di confusione.
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Casa dei corvi - Kakasaku
FanfictionKakaSaku. La guerra sta arrivando a Konoha e Sakura è incerta sul suo futuro e lontana da casa. Ma solo di una cosa è certa, lei proteggerà il suo bambino non ancora nato a tutti i costi, sia dai nemici di Konoha... che dal padre. TRADUZIONE DI "H...