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Cosa? Il grande Park Chanyeol mi sta venendo a prendere a casa per andare alla SM?
Sbuffo, non so se essere felice o essere scocciata, ma vado comunque a prendere dall'armadio la tuta, il pantalone aderente e il crop top a manica lunga, tutto della nike.

Infilo delle fila bianche, mi metto un filo di trucco e mi pettino i capelli, sono pronta.
Sento il campanello suonare.
Oddio..ma siamo seri? Mi spruzzo un poco di profumo e prendo il telefono, con un giubottino nero di pelle apro la porta e lo vedo, alto tipo quindici centimetri più alto di me.
«Ciao.» dico solo, rivolgendogli un veloce sguardo negli occhi.
«Ciao. All'inizio non pensavo che avresti accettato.» sorride.
Alzo le spalle e mi sporgo dietro di lui, vedendo una Range Rover nera con i vetri oscurati.
Mh, ho sempre amato le Range Rover.

«Hai preso tutto?» chiede.
«Si.» annuisco.
«Allora possiamo andare.» mi poggia una mano dietro la schiena, sento una scossa percorrermi la spina dorsale, e mi guida alla macchina, aprendomi la portiera.
«Che gentil uomo.» faccio un sorrisino.
«Visto eh?» ridacchia, salendo dalla parte del guidatore e mette in moto.
«Wow qui dentro è un salotto!» esclamo, rilassando i miei muscoli sul sedile comodo di pelle nera.
«La mia bambina è bellissima lo so.» ghigna.
«La tua bambina. Mamma mia che fissato.»
«Eh senti, mi piacciono le macchine.»
«Si, l'ho notato.»

Sposta la sua grande mano dal volante alla rotellina per alzare il volume della canzone, inizia a cantare, ed è parecchio bravo.
La sua voce mi cullava, mi faceva rilassare ma al contempo anche battere il cuore più velocemente. Era così profonda, riuscivo a sentirla fino all'interno del mio petto.
Mi rendo conto solo ora che lo stavo guardando, incantata, non mi concentravo sul suo viso, ma appunto sulla sua voce.

Quando ferma la macchina e la musica si spegne mi risveglio, ero tipo in uno stato di trans, e devo sbattere più volte le palpebre prima di riprendermi completamente.
Mi apre la portiera, non ci avevo nemmeno fatto caso che fosse sceso dalla macchina.
Scendo e chiudo la portiera.

«Ti da fastidio se ti prendo la mano? Intanto ti spiego la situazione.»
Sospiro: «va bene» dico e lui prende la mia mano, intrecciandola alla sua.
Okay, per qualche insano motivo ora stavo seriamente morendo di caldo.
«Il menager mi vuole affidare una ballerina personale, ovvero la principale nelle esibizioni e che dovrebbe ballare con me. Ha detto che posso sceglierla io solo se quest'ultima è importante per me, e per importante hai capito come, sennò la sceglierebbe lei, solo che sarebbero tutte sgualdrine ai provini, e non mi va che succeda quello che tempo fa è successo.» parla mentre mancava qualche passo ad entrare.
Okay, ora ho capito.
Aspetta.. ballerina personale?! Sarebbe a dire: diventare famosa? Oh cazzo..
Certo, il mio sogno è sempre stato quello che diventare una ballerina per un gruppo o un cantante famoso, ma non pensavo che questo potesse succedere davvero.
«Va bene..accetto.»
«Grazie di avermi salvato la vita.»

Entriamo nell'edificio e andiamo nella sala provini.
C'è una coda immensa so ragazzine anche più piccole di me, la maggior parte sono tutte vestite in modo..sembrano delle prostitute!
Quasi però mi sento fuori luogo, sono l'unica con una tuta decente e coperta abbastanza.
Tutte mi guardano con sguardo di invidia,
quasi mi carbonizzano con esso.
«Tranquilla, non sei tu la sbagliata qui,
sono loro che sono solo sgualdrine.» mi sussurra abbassandosi quasi alla mia altezza per circa tre secondi.
Annuisco e per una volta
mi sento capita, wow.

𝑰 𝒎𝒆𝒓𝒓𝒊𝒆𝒅 𝒂𝒏 𝒂𝒏𝒕𝒊-𝒇𝒂𝒏. | ᴘ.ᴄʏ.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora