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La manager esce, mandando via tutte le ragazze in coda, alcune piangevano ed altre erano super arrabbiate ed invidiose.
Ora avevo seriamente paura: sarei stata io ora la più odiata, e non Chanyeol.
Certo, lui ha i suoi haters, ma io in più ho anche le sue fan, cazzo.
Usciamo dall'edificio ed entriamo in un bar lì vicino, ordiniamo, io una cioccolata e lui un cappuccino con la brioche alla marmellata di fragole.
Ci sediamo al tavolo e aspettiamo il nostro ordine.
«Quindi..ora sarò io l'odiata.» affermo.
«Perchè dici questo?» chiede corrucciando le sopracciglia.
«Yah, me lo chiedi pure? Lo vedi come mi guardano? Sembrano assatanate.» dico mentre punto l'occhio in un tavolo distante dal nostro.
«Sono solo invidiose.» accenna.
«Ma va?» chiedo retorica.
«Senti Nana, non farti questi problemi, fregatene come faccio io, okay?»
Faccio un sorrisino: «Tu non te ne sei fregato, Chanyeol.»
Lui sbianca.
«Y-yah! L'ho fatto solo perché mi stai sul cazzo.»
«Appunto, quindi se ti sto sul cazzo, non ti sono indifferente.» ghigno.
«Smettila di stuzzicarmi!» esclama.
Arrivano i nostri ordini, e con un cucchiaino prendo un pochino di cioccolata, soffio per raffreddarla e la porto alla bocca gustandomela.
Sgrano gli occhi quando mi ricordo di una cosa.
«Chanyeol, giuro che ti uccido!»
Lui boccheggia: «cosa ho fatto ora?» alza le mani.
«Ora tutti sono convinti che io e te siamo
fidanzati, cosa dirà la mia famiglia? I miei amici? Oh cazzo!» porto una mano alla fronte.
«Yah tranquilla, tanto ci fidanzeremo presto.» ghigna, mentre io arrossisco.
«Non dire stupidaggini, non ti amerei mai e poi mai, Park.»
«Inizi a chiamarmi per cognome ora? Mh, interessante, bambolina.»
«Ti prendo a schiaffi, giuro.» ringhio sottovoce.
«Vedremo.» ghigna di nuovo ed inizia a mangiare la sua brioche.
«Stronzo.» borbotto mentre bevo la mia cioccolata.
«Bambina.» ribatte.
«Pervertito.»
«Stupida.»
«Rincoglionito.»
«Innamorata di Chanyeol.»
«Stra- YAH! Non è vero, e tu lo sai benissimo!»
«Non lo so.» alza un sopracciglio.
«Faccia da culo!» esclamo sbuffando.
«Testa di cazzo!» ribatte ancora.
Stufa, ma divertita, mi alzo e esco dal bar, poco dopo lui esce dopo aver pagato.
«Yah non fare la bambina.»
«Non sono una bambina.»

Mi riaccompagna a casa, scendo dall'auto dopo averlo salutato e mi dirigo verso casa mia.
Sento un braccio tirarmi a se, e poi delle labbra posarsi sulle mie, delicatamente.
Sgrano gli occhi e sbianco quando vedo che si tratta di Chanyeol.
Arrossisco e ricambio il bacio.
Lui lo approfondisce, mentre mi prende in braccio ed entriamo in casa.
Mi stende sul divano del salotto e s sdraia su di me, continuando a baciarci.
Le nostre lingue ballavano assieme, mentre le sue mani scorrono sotto la mia maglia, arrivando a toccarmi il seno ancora coperto dal reggiseno, che ci mise poco a cadere per terra insieme agli altri vestiti.

Mi sveglio sudata e con una mano nelle mie mutandine.
Mi alzo di scatto: PERCHÉ DIAVOLO HO SOGNATO DI FARLO CON CHANYEOL?!
Mi vergogno di me stessa, corro in bagno, ho bisogno di una doccia fredda.
Mi guardo allo specchio e vedo che ero completamente rossa, aish..
Mi tolgo i vestiti, ma ovviamente non faccio altro che pensare a come lui me li toglieva nel sogno, è come se sentissi le sue mani addosso.
Entro in doccia e invece dell'acqua fredda, uso quella calda, non so se quello che stavo per fare è giusto..ma sono una ragazza.. è normale, no?
Prendo il bagnoschiuma e lo metto sulle mie mani, iniziando a passarmelo sul corpo, e quando passo sui seni non riesco a non pensare alle sue mani che li toccavano insistentemente ma allo stesso tempo dolcemente.
Chiudo gli occhi ed inizio ad immaginare che ci sia anche lui qui con me.
Le sue mani, in realtà mie, mi toccano ovunque, dai capelli alla schiena, dal seno al fondoschiena che tocca insistentemente.
Mi mordo il labbro, una mano stuzzicava un mio capezzolo, mentre l'altra scendeva nella mia intimità.
Fa movimenti circolari, mentre mi guarda il viso, osservando la mia espressione di piacere.
Infila un dito in me, e subito inizio a gemere, fino a quando infila il medio e l'anulare contemporaneamente, facendo movimenti veloci, cercando di andare sempre più in profondità.
Immagino la sua voce che mi sussurra all'orecchio: «Vieni, bimba.»
Ed è lì che orgasmo il suo nome, susseguito da sospiri di piacere e altri gemiti.
Tiro fuori le dita da me, e una volta passato il fiatone, apro gli occhi, per poi imprecare.
«Ora come farò a guardarlo in faccia?»

𝑰 𝒎𝒆𝒓𝒓𝒊𝒆𝒅 𝒂𝒏 𝒂𝒏𝒕𝒊-𝒇𝒂𝒏. | ᴘ.ᴄʏ.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora