Capitolo 9

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Sakura's POV

Dopo aver pronunciato quelle parole il ragazzo si allontanò di poco e io mi voltai per andare verso l'entrata dell'accademia. Il suo essere dolce misto al provocatorio, a volte, mi rendeva debole e non potevo far si che succedesse.
Mentre stavo camminando verso l'entrata il ragazzo non smise di seguirmi chiedendomi anche come mi chiamassi, ma non risposi. Non potevo di certo dirgli il mio nome così facilmente. Molte volte sapevo essere anche stronza e silenziosa, anche se quest'ultima cosa era assai difficile farla, ma alcune volte dovevo.
Non appena entrai in accademia salutai il ragazzo con un cenno di testa per avviarmi in ascensore prima che lui potesse raggiungermi, premetti il numero tre nell'ascensore vedendo le ante di esso chiudersi ma prima che si chiudessero del tutto alzai lo sguardo e notai che il ragazzo mi stava fissando. Fortunatamente le porte si chiusero proprio nel momento in cui piegai le gambe per abbassarmi e nascondere il viso tra le gambe.
« Perchè dev'essere così dolce e fottutamente bello? Ma esiste davvero o forse è solo un sogno? »
Esclamai nell'ascensore ma la mia voce non si sentì molto avendo il viso tra le gambe. Non appena l'ascensore si aprì mi alzai velocemente facendo finta di nulla, e fortunatamente non c'era nessuno. Uscì dall'ascensore per avviarmi alla bacheca, che c'era su ogni piano dell'edificio, per leggere dove si trovasse l'aula di ballo e speravo vivamente che si trovasse sul mio stesso piano.
Quando lessi che si trovava accanto alla mia classe di cinematografia non ci credetti. Si vedeva che ero molto sbadata, non leggevo nemmeno le etichette che c'erano attaccate sulle porte. Mi avviai davanti la classe per poi bussare. Non sentì nessuna risposta così aprì la porta lentamente sperando davvero che non ci fosse nessuno, e infatti c'ero solo io in quell'enorme stanza. C'era un enorme specchio che occupava l'intera parete destra e in fondo, davanti all'entrata, c'erano due sedie e una grande cattedra dove c'erano appoggiati due stereo, un computer portatile e delle cianfrusaglie che non conoscevo. Mi siedo su una delle due sedie con le spalle verso la porta presi il cellulare aspettando che arrivasse qualcuno.

Jaebum's  POV

Stavo salendo le scale, visto che l'ascensore ancora non era scesa, e quindi mi dovevo fare tre piani a piedi. Non era molto dopo tutto il lavoro che facevo qui per me era solo un allenamento nulla di che. In questo periodo sono davvero molto stanco, ma da quando quella ragazza era entrata della mia vita non so sentivo meno peso addosso, e non so perchè lo stavo pensando proprio in quel momento mentre mi stavo muovendo per arrivare in classe. Fatto sta che la stavo pensando, e mi faceva sorridere come un cretino pensare ai suoi gesti, alle sue parole e le sue espressioni.
Quando finalmente arrivai al piano della mia classe, camminai verso essa sentendo un profumo abbastanza forte di qualche tipo di fiore ma non capivo da dove provenisse. Scossi la testa non pensandoci molto era solo un semplice profumo, portai una mano ad aprire la porta dell'aula non trovandoci nessuno e mi sembrò strano visto che di solito c'erano tutti, ma alzai lo sguardo vedendo una ragazza seduta su una delle sedie in fondo all'aula.

« E tu saresti? » dissi con un tono serio e professionale, ma mi bloccai notando i suoi capelli e com'era vestita. Era la ragazza dai capelli rossi di stamattina. Cosa ci faceva li proprio stamattina poi.

« C-Cosa ci fai qui? » mi rispose con un tono confuso e intimidito.

«Sono l'insegnante di ballo. Dovrei chiederti cosa ci fai tu qui. Perchè ancora non riesco a capire. Hai sbagliato aula? »

«No, volevo solo parlare...con l'insegnate. Ma a quanto pare già ci parlo da due giorni senza essermene nemmeno resa conto. »
Si alzò venendo verso di me e si fermò ad alcuni centrimetri da me.

«Visto che avevo intenzione di iscrivermi a questo corso, volevo chiederle se era possibile recuperare le lezioni. Il lunedì ho la giornata piena di materie e non ho la possibilità di venire al corso. Ah e anche il giovedì perderei circa un'ora sempre per le lezioni. » continuò a parlare usando un tono e dei termini abbastanza professionali, e io scoppiai a ridere portando una mano sulla fronte.

« Prima cosa non darmi del lei, ti prego nemmeno i miei alunni lo fanno. Seconda cosa si puoi recuperarle ma privatamente. Se hai un pomeriggio libero tra il martedì, mercoledì o venerdì ci metteremo d'accordo e ti farò recuperare le lezioni qui in accademia. » pronunciai queste frasi con tono serio e gentile continuando a guardarla negli occhi accennandogli un dolce sorriso.
Quel momento ovviamente fu rovinato dall'entrata dei miei alunni, e così la ragazza piego la testa per ringraziarmi pronunciando solo una frase, prima di sparire dall'aula: " Ci sentiamo per messaggio."
Quella frase mi lasciò scosso e dubbioso. Non ci eravamo mai scambiati i numeri di cellulare visto che ci siamo visti solo ieri per la prima volta.

~ Focus On You ~ {Jaebum Got7 } Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora