Capitolo 19

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Sakura's POV

Dopo aver finito di farmi una doccia veloce e essermi vestita con le prime cose che avevo trovato nell'armadio: un semplice pantaloncino di jeans e un crop top rosa a maniche corte, esco di casa. Passarono cinque minuti  quando sentì il tono di un messaggio provenire dal mio cellulare, lo estraggo velocemente dalla tasca dal mio pantaloncino di jeans e lo porto davanti al mio viso fermandomi sul marciapiede leggendo cosa mi aveva scritto.
« Accidenti a lui e alla sua dolcezza improvvisa non può smetterla? Mi urta. »
Esclamai sbattendo i piedi per terra ma subito dopo risi per poco continuando a camminare verso la metà che avevo deciso io stamattina.
Dopo altri cinque minuti finalmente riesco ad arrivare al parchetto, porto lo sguardo dove c'erano ferme parecchie biciclette, e stavo cercando quella di Jaebum ma non riuscì a capire se c'era o no. Alzo le spalle come per dirmi "non preoccuparti Sakura" mentre entro nel parco attraversando il primo arco. C'è ne erano tantissimi ma quello preferito era il terzo, dove l'ultima volta ci siamo lasciati e non sentiti più per un mese. Mi avviai verso quell'arco che era a cinque minuti dall'entrata, ma non appena lo vidi sotto di esso c'era un ragazzo di spalle. La figura sembrava familiare, spalle larghe, alto e con le gambe magre. Lo stile era di Jaebum . Mi avvicinai lentamente e non appena arrivai dietro le sue spalle, sperando di non fare una brutta figura, porto le braccia attorno al suo busto. Quell'abbraccio era inaspettato perfino per me, ma sentivo che non mi sbagliavo la composizione del corpo era proprio quella di Jaebum. Lo avevo abbracciato due volte in tutto prima di questa volta, e non potevo di certo dimenticarmi la composizione del suo corpo. Mi piaceva talmente tanto che mi faceva uscire fuori di testa. Era il ragazzo perfetto, ovviamente perfetto per me. Molte coreane non amavano quel tipo di ragazzo con le spalle larghe, o con un po' di muscoli. Forse quella strana ero io.
Mentre ero sovrappensiero sentì il corpo del ragazzo girarsi ritrovandolo davanti a me con le braccia dietro la schiena.

« Hei Saku» mi disse lui con un tono talmente dolce che volevo mangiarlo.

« Hei Jaebum, cosa nascondi li dietro ah? Avevi un appuntamento con un'altra ragazza? » dissi scherzosamente per poi sporgermi di lato per vedere cosa nascondeva ma lui ovviamente mise davanti al mio viso il suo petto.

« Si in realtà ho un appuntamento. » disse con voce seria e feci un passo indietro guardandolo in viso, piego appena la testa verso destra sorridendogli socchiudendo appena gli occhi.

« Ah allora io vado, divertiti con la persona con cui dovr mi girai mentre parlavo ma sentì una mano affermarmi il polso e tirarmi a sé.

« Ho un appuntamento con te, Saku. » sussurrò contro i miei capelli tenendo ancora il polso con la sua mano, con un gesto delicato.

« Jaebum sei uno stron- ah nulla... scusa. » in quel momento mi ero dimenticata di stare con il mio professore di danza, dovevo pure sempre portare rispetto no? Fortunatamente mi fermai in tempo e sentì l'altro braccio libero stringermi a se, ma sentì qualcosa di morbido toccarmi la schiena, qualcosa di plastica che faceva rumore.


Jaebum's POV


Per tutto il percorso che avevo fatto con la bici stavo pensando a cosa mi avrebbe detto Sakura, al perché voleva vedermi proprio li: sotto quell'arco. Non appena arrivo all'entrata del parco lego la bici dove di solito la legavo, un posticino apposta per le bici. Ero in anticipo di alcuni minuti, così avevo tempo di comprargli un mazzo di rose bianche. Mentre cammino sul percorso pieno di petali di ciliegio vedo un chiosco che vendeva i fiori. Mi avvicino per richiedere tre rose bianche. Dopo aver pagato, le prendo con una mano e continuo a camminare verso l'arco. Non appena mi ritrovo li mi volto di spalle portando il mazzo contro il mio petto nascondendoli per bene. Non aspettai molto prima di sentire due braccia attorno al mio busto stringere non troppo forte.
Dopo alcune frasi lei stava per andarsene quando io la presi per il polso tirandola a me e stringerla forte al  mio petto. Non mi resi conto di aver piegato i tre gambi delle tre rose che gli avevo comprato, apposta per portargli qualcosa di unico e raro come lei. Quando volevo essere romantico ci sapevo fare anche se Wonho mi prendeva sempre in giro perché compravo o facevo cose che si vedono solo nei drama, che grazie a lui ho scoperto, ma stavolta ho fatto una cosa credo diversa no? Non ho mai visto in un drama regalare rose bianche ad una ragazza.
La ragazza alzò il viso con la fronte corrugata e non capì il motivo.

« Cosa c'è Saku? » chiesi con un tono preoccupato per poi staccarmi da lei portando le rose davanti ai suoi occhi senza pensarci molto.
« Ah quasi dimenticavo queste sono per te. Spero ti piacciano.»

La sua fronte piano piano tornò normale e così sorrisi vedendo che anche lei lo stava facendo. Mi piaceva quel sorriso non era né finto e né esagerato, come le scorse ragazze che ho frequentato in passato.

« Jaebum...non...non dovevi! » sussurrò intimidita quella frase e gli lasciai prendere il piccolo mazzo di fiori tra le mani. Portai le braccia dietro la schiena e abbassai appena il viso iniziando a dondolare spostando il peso del corpo prima sulla gamba sinistra e poi su quella destra. Sembravo un bambino.
Dopo alcuni minuti riprendo a parlare fermando il corpo e alzando di poco il viso per guardarla, e noto che era incantata nel guardare i fiori.

« Allora ti va di andare a prenderci un gelato? »

Il viso della ragazza si alzò velocemente non appena sentì gelato. Mi fece ridere per la sua espressione da bambina che aveva.

« Si andiamo, mi piace molto ed è da tanto che non lo prendo sai? Quindi mi fa piacere prenderlo con te dopo tutto questo tempo. »

Dopo quella frase il mio cuore cessò di battere. Era la frase più carina che qualcuna non mi aveva mai detto. Sorriso voltando il viso e inizio a camminare lungo il sentiero cercando con lo sguardo un chiosco di gelato.
Dopo pochissimi minuti ne trovo uno indicandolo e Sakura mi prende la mano tirandomi  verso il chiosco, non appena arrivammo dice i suoi gusti e subito dopo lo faccio anch'io pagando, ovviamente, per entrambi.

« Non dovevi pagare anche per me... perché l'hai fatto ah? »

« Dai Saku proprio ora devi lamentarti? Mangia e passeggiamo. » sbuffai sentendo una piccola risata da parte della ragazza e così risi anch'io ma non molto visto che avevo paura che il gelato si potesse sciogliere. Non appena trovammo una panchina vuota ci sedemmo e mi voltai verso lei notando che si era sporcata la punta del naso con la panna. Passo velocemente l'indice sopra il suo naso togliendo la panna del tutto per poi portarlo dritto in bocca, togliendolo velocemente.

« Stai attenta a non sporcarti hai capito? Non ci sarò sempre io a pulirti. »

« Ma guarda che non mi sporco mai ah, quello sei tu. Guarda sei pieno di gelato proprio qui. »

portò l' indice all'angolo delle mie labbra e la guardai restando immobile senza dire nulla. Avevo il cuore a mille per quel suo gesto. Da quando era così aperta per fare certe cose? Non riuscivo ancora a capire. Volevo solo conoscerla meglio, proprio come avevo pensato al nostro primo appuntamento, ma stavolta non mi sarei allontanato per nulla.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 07, 2019 ⏰

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