3 marzo 2019
Quella domenica era stata invitata a casa da sua mamma e Kane, nonostante più volte era riuscita ad evitare quei pranzi domenicali a quello non era potuta sfuggire essendo il compleanno dell'uomo. Sua madre le aveva pure commissionato il compito di prendere la torta, era una sorpresa quindi era importante che non venisse scoperta le aveva ripetuto mille volte sua mamma al telefono. Non poteva nemmeno suonare il campanello quindi dovette mandarle un messaggio per farsi aprire la porta della cucina. Dio, ma cosa le toccava fare.
"Tesoro finalmente, credevo non arrivassi più"
"Ciao mamma" entrò mettendo la torta in frigorifero mentre la madre alle sue spalle partiva a raffica con le solite domande.
"Come stai? Come va il lavoro?"
"Mamma va tutto bene non preoccuparti" la madre la osservò un attimo e le spostò dietro l'orecchio una ciocca uscita dallo chignon. La bionda si scostò, a volte sua madre era troppo invadente.
"Sono felice che tu sia qui"
"Lo faccio solo per te e per Kane, sai che non mi piacciono queste cose"
Trovava queste feste così finte. Era praticamente costretta a parlare con persone che non vedeva da secoli che facevano finta di essere interessate alla sua vita, o quelle fastidiose che mentre fai un discorso ti toccano ovunque e che ti stanno troppo appiccicate non lasciandoti i tuoi spazi, e parenti interessati solo alla vita amorosa.
"Grazie, ora vieni sono tutti di là" disse sua madre uscendo dalla cucina.
Prese un bel respiro preparandosi mentalmente alla marea di gente ed andò in salotto.
Si diresse subito dal festeggiato, abbracciandolo e facendogli gli auguri. Mentre si trovava stretta nel suo abbraccio notò dietro Kane, poco distante, un viso familiare. Blake. Aveva pregato non ci fosse ma se lo sarebbe dovuto aspettare conoscendo il rapporto tra i due uomini e poi, Blake non era come lei che cercava di evitare queste cose.
"Sono felice che tu sia qui Clarke"
Si sciolse dall'abbraccio sorridendo all'uomo."45 anni sono importanti, non potevo mancare ma non farci l'abitudine" ironizzò.
"Non lo farò, ma dimmi, come sta andan" non fece in tempo a finire la frase che qualcuno finì addosso a Kane sollevandolo leggermente da terra. Erano adulti ma giocavano come bambini.
"Scusa signorina ma dobbiamo rubarti il vecchietto"
"Vecchietto a chi?" poi si rivolse a Clarke "Perdonalo, David Miller a volte non sa quello che dice" disse lanciando un'occhiata divertita all'uomo.
Clarke scosse la testa sorridendo "Non preoccuparti" rivolse la sua attenzione all'altro uomo"puoi anche rubarlo"
David sorrise alla notizia "Perfetto abbiamo l'approvazione della biondina, andiamo Kane" detto questo lo trascinò con sé mentre Kane brontolava.
Clarke stava già per sgattaiolare via quando venne bloccata da due sagome del suo passato.
"Clarke Griffin"
Mise a fuoco i due che le avevano bloccato la strada "Jasper? Monty?"
"Mio dio da quanto tempo" disse Jasper dando una pacca a Monty come a cercare il suo appoggio, questo annuì.
"Cosa ci fate voi due qui?" chiese spaesata, perché sua madre avrebbe dovuto invitare due suoi ex compagni del liceo al compleanno del fidanzato?
"Conosciamo Kane" rispose Monty
"Cos, come?" era ancora più confusa.
"Beh in realtà conosciamo Kane attraverso Bellamy" specificò Monty.
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The Head And The Heart
FanfictionBellamy Blake dirige l'Arkadia Enterprise, uno degli studi legali più importanti di New York. L'azienda Polis è da poco tornata sotto il controllo della famiglia Griffin e Clarke ha un unico obiettivo: espandere l'attività del padre, venuto a mancar...