Capitolo 3

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10 febbraio 2019

Clarke si svegliò con la testa dolorante ma i ricordi ben chiari nella sua testa. Era andata al party di Cage, aveva bevuto e fatto una specie di spogliarello davanti a Blake, poi tornata a casa aveva chiamato Nylah. Sperò che quest'ultima parte se lo fosse solo sognata ma quando sentí qualcuno muoversi nel letto capì che le sue preghiere non erano state esaudite.

Imprecò a bassa voce e si alzò per farsi una doccia. Chiuse a chiave la porta del bagno, non voleva che Nylah entrasse per riprendere i momenti della sera precedente.

Alzò la testa lasciando che il getto dell'acqua le bagnasse il viso.

La donna che si trovava nel suo letto doveva essere un capitolo chiuso della sua vita. L'aveva conosciuta al college quando Clarke era al primo anno e Nylah all'ultimo, non era mai stato un rapporto sentimentale ma puro e semplice sesso. Quando Clarke aveva bisogno Nylah veniva, non aveva mai fatto domande quindi non aveva mai dovuto dare risposte. Erano mesi che non la contattava, da quando aveva deciso di riprendere l'azienda di suo padre e iniziare una nuova vita.

Non sapeva quale fosse stata la ragione per chiedere ancora alla donna di venire a casa sua, poteva dare la colpa all'alcool ma in fondo era a conoscenza che non era quello il motivo. Si domandò se non fosse stato il discorso con Blake, mentre era nell'idromassaggio si era resa conto di quante persone le erano accanto ma di come in realtà non la conoscevano per davvero. Nylah le era stata vicino per così tanti anni nonostante il suo pessimo carattere, conosceva bene Clarke eppure non poté fare a meno di chiedersi se era davvero così.

14 febbraio 2019

San Valentino. La festa degli innamorati.

Quella mattina quando Blake arrivò in ufficio trovò la segretaria avvolta da palloncini rossi a forma di cuore e pupazzi giganti, non aveva potuto fare a meno di ridere vedendola lottare nel tentativo di uscire da quella enorme dimostrazione d'amore.

"Murphy si è dato da fare eh" commenta Bellamy allungando la mano per aiutarla a scavalcare un peluche.

Emori alza gli occhi al cielo "Abbiamo litigato qualche giorno fa, credo sia il suo modo per farsi perdonare."

"E sta funzionando?" domanda Blake immaginando il suo amico in giro per negozi a comprare tutte quelle cose.

"Forse"

"Murphy molto spesso si comporta da scemo ma so che ci tiene molto a te" conosceva Murphy dal college, erano stati compagni di stanza. All'inizio non gli piaceva, era una persona irresponsabile che pensava solo a se stesso ma col tempo era maturato ed erano diventati ottimi amici.

Murphy ed Emori stavano insieme da quasi un anno, gli aveva proibito di corteggiarla dato che voleva solo portarsela letto ma, ovviamente, non l'aveva ascoltato. Fortunatamente si era davvero preso per Emori che ora faceva parte della loro cerchia di amici.

Entrò nel suo ufficio mentre Emori scavalcava un peluche per tornare alla sua scrivania.

Quella sera Bellamy era l'ultimo rimasto in ufficio a fare gli straordinari, stava per uscire dallo studio quando il suo telefono squillò, lo tirò fuori dalla tasca guardando sul display chi lo cercasse: Clarke Griffin.

Non la sentiva da quando erano andati al party a casa Wallance, a volte ripensava a ciò che era avvenuto in giardino e il lato umano che aveva visto in lei.

Rispose al telefono.

"Pronto?"

"Ciao Blake, ho appena ricevuto una mail. Ci sono dei documenti che devono essere consegnati entro domani pomeriggio ma quell'idiota della mia segretaria si è dimenticata di avvisarmi. Dobbiamo rileggerli, sistemarli e firmarli. Dimmi che non sei impegnato"

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