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POV NEKO

-Neko giusto?- chiede Toby e annuisco

-perché Neko? Cioè non dico che non sia un bel soprannome, ma è come dire strano-

-allora...oltre ad avere dei lineamenti da gatto, amo molto quell'animale. Posso essere sia dolce che stronza, come un gatto-

-quindi è un soprannome, e il tuo vero nome?- chiede Ben 

-se ci sarà un rapporto abbastanza stretto, vi dirò il mio nome-dico bevendo il mio caffe latte, e loro mi guardano sorpresi

-ti ha scelto bene Slen-dice L.Jack sorridendo

-in realtà non mi ha scelto lui. Vuoi spiegarglielo tu E.Jack?- chiedo guardandolo e lui arrossisce

-doveva esserci un maschio al posto suo, ma per sbaglio essendo che lei si trovava sulla mia strada, ho scelto lei. Cioè sono sicuro che anche voi avreste fatto lo stesso, ne sono sicuro- dice imbarazzato e tutti si mettono a ridere

-bhe che dire, ci serviva una presenza in più in questa casa. Essere solo maschi dopo un po' annoia- dice Jeff e sentiamo dei passi dalle scale, e vediamo Slenderman scendere. Loro sembrano sorpresi, come se fosse la prima volta che faccia colazione con loro

-buongiorno capo- dicono i ragazzi in coro

-ciao ragazzi, ho dei compiti per voi. Ecco a voi i fascicoli- dice semplicemente e i ragazzi appena finito si dileguano. Metto i piatti nel lavandino, e inizio a lavarli. 

-ti fa male il segno?- chiede lui rompendo il silenzio

-no no, credo che anche il segno del tuo tentacolo sia sparito- dico e appena finito mi asciugo le mani, ma prima che mi allontani mi ferma 

-bene. I ragazzi di solito lasciano le cose da lavare in un cesto che hanno in camera. Qualsiasi problema vieni pure in ufficio- 

-va bene, grazie- dico e lui si dilegua. Appena i ragazzi risalgono mi salutano e se ne vanno. Scendo giù nelle camere, e mi analizzano un po' la situazione. Appena capito la situazione vado verso la lavanderia, prendo il cesto, e inizio a prendere la roba da lavare. Per fortuna le lenzuola pulite ed altro, sono tutto qui

POV SLENDERMAN

Stavo studiando un modo per migliorare i miei poteri, soprattutto per la protezione della casa, che è sempre il mio primo pensiero. La porta si apre con una forza pari ed una donna con il ciclo+voglia di uccidere. Mia sorella ha una faccia del tipo "che cazzo hai fatto?"

-che metodo hai usato per metterle il segno scusami-dice con voce incazzata. Non riesco a capire perché mia sorella mi stia per fare un cazziatone per nulla

-mi spieghi qual è il problema? Non capisco il perché di tutto questo discorso-

-hai usato un metodo che nemmeno con me avresti usato. Un metodo più intimo-

-cioè farle bere il mio sangue, e stringere la coscia per farse un segno è intimo?-

-certamente!!- urla infuriata

-cosa mi vorresti dire con questo? Che avrei avuto un colpo di fulmine?-

-esatto, mi avevi fatto una promessa ricordi?  Che avresti usato quel metodo solo in casi estremi-

-non sapevo cosa le avrei fatto con il metodo classico, come hai detto tu poteva morire, e non volevo rischiare- dico cercando di sviare il discorso, ma lei non sembra convinta 

 -non mi convinci molto, ma ormai il danno è fatto. Spero solo che duri molto di più- dice per poi sparire dal mio ufficio.

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