25 Giorni Prima.

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CHER’S POV

Ok.

Calmiamoci.

Dovevo ASSOLUTAMENTE fare qualcosa.

Mi presi coraggio ed entrai in quel bagno pieno di sangue di una persona fantastica come Al. Non se la merita tutta questa sofferenza.

- Al. Ti prego. Smettila subito. Ti prego.

- Cazzo. Merda. Cher ti posso spiegare aspetta…

- No Alaska. Tu ora mi porgi quelle armi e mi aspetti qui. Chiuditi in bagno. Io arrivo con la borsa di primo soccorso che c’e' su questo piano.

- Si ma fammi spiegare ti prego.

- No, guarda. Hai gia' spiegato tutto con questo.

Andai in fretta a prendere il kit di primo soccorso che c’era al terzo piano. Lo vedevo ogni giorno a scuola. Ma cazzo quella volta non lo trovai.

ALASKA’S POV

Cazzo.

Mi aveva scoperto.

Ma quanto fui cogliona a non chiudere quella cazzo di porta. Ogni giorno compivo quel gesto ed era normale per me chiudere la porta. Ma non lo feci. Proprio quella volta.

Sapevo che Cher mi avrebbe odiato a vita. Ovvio. Come tutti quelli che lo vennero a sapere. Nessuno dei miei amici mi riferi' piu' la parola dopo averlo scoperto. Quasi quasi non mi guardarono neanche piu' in faccia.

E cosi' avrebbe fatto anche Cher. Mi avrebbe lasciato sola. Si mi avrebbe curato di li' a poco, ma dopo si sarebbe totalmente disinteressata di me. L’unica persona che non sapeva niente di me ad un tratto venne a sapere tutto. Solo con un’immagine. Solo con un colore. Il rosso. Ma non un rosso qualunque. Quel rosso che appartiene al nostro corpo. Quello che ci fa vivere. Quello che ci da' la vita. Quella che io non mi merito.

Ma non avevo ancora finito il mio lavoro. Non vedendola arrivare, tirai fuori dal portafoglio la lametta di scorta che avevo sempre a portata di mano. L’altro braccio mi stava aspettando. Era li. Candidio come la neve. Bianco, senza un’emozione. Dovevo dargli del colore e l’unico modo per farlo era farlo diventare tutto rosso. Ed un primo, e un secondo e un terzo…

Ad una tratto non sentii piu' niente. Non riuscii piu' a tenere aperte le palpebre. Si fecero cosi' pesanti cavolo. Senza volerlo mollai la presa sulla lametta che cadde nella piccola pozza di sangue che si era formata sotto il mio braccio sanguinante.

Mi accasciai al muro dietro la mia schiena e persi i sensi.

CHER’S POV

Cazzo. Arrivai troppo tardi. Pensai fosse morta. Era li', contro il muro di quel maledetto bagno e sembro' che non respirasse. Misi due dita vicino al collo, visto che sul polso poco prima c’era stato un attentato. Fortunatamente si sentiva il polso. Ma aveva perso troppo sangue. Allora mi misi subito al lavoro. Fasciai con molta cura le due braccia. Feci questo lavoro con cautela perche' so quanto fa male toccare i tagli belli e evidenti. Ci sono passata anche io. Ma sono riuscita a…come dire…guarire. Pulii tutto il disastro che aveva fatto poco prima in bagno. Li per li tutto quel sangue mi ricordo' un film splatter che vidi pochi giorni prima ma poi ritornai in me e pulii tutto. Le bagnai un po la fronte e mi misi accanto a lei. Le feci appoggiare la testa culla mia spalla e iniziai a cantare la prima canzone che mi venne in mente.

ALASKA’S POV

Mi risvegliai dopo quella che mi sembro' un’eternita' vicino a Cher. Mi stava cantando vicino all’orecchio una canzone fantastica. Si chiama “It’s Time”, la canzone piu' appropriata per me.

So this is what you meant

When you said that you were spent

And now it's time to build from the bottom of the pit

Right to the top

Don't hold back

Packing my bags and giving the academy a rain check

 

I don't ever want to let you down

I don't ever want to leave this town

'Cause after all

This city never sleeps at night

 

It's time to begin, isn't it?

I get a little bit bigger, but then I'll admit

I'm just the same as I was

Now don't you understand

I'm never changing who I am

 

So this is where you fell…

Sono io. Quella canzone mi rappresenta in tutto e per tutto. Mi trasmette emozioni che solo lei puo' trasmettere. Non so se conoscete le canzoni che vi capiscono. Ecco. Lei e' una di quelle. Lei mi ha capita fin dall’inizio e non smettera' mai.

Mentre io pensavo a queste cose, notai tutto quello che fece fino a quel momento Cher. Le fasce sulle braccia. Il bagno cosi candido che ci si specchiava sopra. Il panno bagnato sulla testa. Aveva fatto tutto questo solo per me.

- Grazie.

- OH CAVOLO ma sei sveglia?? Dio pensavo fossi morta per un momento.

- Nono sono viva.

Ci fu un attimo di pausa nella nostra conversazione. Ma ripresi subito a parlare.

- Mi dispiace. So che mi odi.

- Guarda puoi dirmi tutto ma io non ti odio. Non potrei mai odiarti. Sai, non te l’ho detto ancora, ma ho avuto anche io un brutto momento nella mia vita. Quando iniziai il liceo io abitavo a Londra. Ero una persona davvero felice e spensierata. Ero fidanzata con uno che si chiama Nick. Era una persona fantastica. Il tipico ragazzo. Una marea di complimenti, ma anche una marea di scuse. Scoprii, dopo un anno che stavamo insieme, che mi tradiva con la mia migliore amica. Lo lasciai. E cosi ogni persona che incontravo a scuola mi reputava la troia di turno. Tutti mi toccavano il culo e mi dicevano “so che ti fa piacere cara”. E li ho deciso di mollare la corda. Non riuscivo a resistere ancora. E cosi per un anno, ogni giorno il rosso circondava le mie braccia le mie gambe. I miei genitori sono venuti a saperlo e mi hanno cacciato di casa. Sono venuta qua a Nottingham per cambiare tutto, per voltare pagina.

Ed e' quello che devi fare tu ora. Che ti piaccia o no.

- Prima di dire questo dovresti sentire tutta la storia che ho da raccontare…

- E che cosa…

In quell’istante suono' la campanella e uscii in fretta. Non ne volevo parlare. Non in quel momento.

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Eeeeee buonpomeriggio a tutte!!

Oggi non scrivo tanto nello spazio autrice perche devo scappare a fare i compiti con i miei amici ( silvia e benny potete capirmi)

Comunque come potete leggere e' successo un casino. Al e Cher hanno due storie completamente diverse ma hanno una cosa che le accomuna.

Votate e commentate...e soprattutto...visualizzateeee

Vi adoro tantissimo.

Ci sentiamo al prossimo aggiornamento.

Ciao ciao

-BornToDiee

Born To Die EverydayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora