Il "nuovo" vicino di casa.

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Arrivo per fortuna di fronte al cancello di casa mia; non ne potevo piu', la giornata a scuola stamani è stata veramente stressante, non ne potevo davvero piu' di continuare a sentire la voce di quel ragazzo.

Caccio le chiavi di casa dalla tasca dei pantaloni, quando in lontananza vedo arrivare un ragazzo; mano mano che si avvicina, capisco sempre meglio di chi si tratta, colui che tutta la mattina mi ha stressato, o per meglio dire rotto le balle.

I miei tentativi di fare velocemente ad aprire il cancello, sono invani; quando finalmente riesco a far scattare la serratura, lui ormai mi ha gia' raggiunto;

" cos'è mi segui anche qui?" ci mancava solo questa ora.

" come scusa? ma cosa stai dicendo. Certo non vengo a seguirti dopo che per tutto il giorno non ci siamo praticamente sopportati. Cosa credi, anche io ho una vita:" cosa vorrebbe dire, che io sono una sfigata che non ha una vita.. che cazzone.

" oh certo capisco, perchè qui puoi averla solo tu la vita, dico bene"

"già"

" ciao" apro il cancello di casa ed entro " spero di non rivederci tanto presto, non potrei sopportare tutta la tua vita!" e con questo mi volto e mi dirigo verso il portone.

" sai una cosa, neanche io potrei sopportare di vederti tanto presto, non potrei affrontarlo, è troppo per me, ma credo che non potremo evitarlo!" oh, si invece che possiamo evitarlo. Lui sta alla larga da me, io sto alla larga da lui.

" ciao"

" ciao" ci rigiriamo entrambi; faccio appena in tempo a voltarmi verso di lui, mentre metto le chiavi nella serratura, per vederlo aprire il cancello della casa a fianco alla mia.

" e' uno scherzo" provo ad alzare il tono di voce per farmi sentire; sembra aver funzionato, visto che si sta girando in questo momento.

" cosa hai detto?"

" dimmi che questo è solo uno scherzo, e che qua intorno ci sono delle telecamere" è incredibile.

" perchè"

" tu non puoi abitare qua, è impossibile, ma come fai?"

" non so, credo che i miei genitori abbiano firmato un contratto di vendita e abbiano pagato la somma per comprarla, poi non lo so eh" ma che simpatico.

" non scherzare, come fai a vivere qui? cioè, insomma...." mi arrendo " no vabbè niente, lascia stare."

" ci si vede allora"

" credo non possiamo evitarlo" che scocciatura.

" gia', ciao"

" ciao"

Cosa potrà mai succedere di cosi' disastroso ora; fatemi arrivare Einstein davanti, e allora lo potrò segnare sul calendario come il giorno piu' strano del mondo.

Appena riesco ad entrare in casa, trovo la mamma seduta sul divano in salotto;

<< ciao tesoro! come è andata a scuola?" di merda, sarebbe la risposta che vorrei dargli, ma non credo che usare questo linguaggio co i genitori sia giusto.

" insomma, ce n'è stati di meglio"

" ci sono delle cose in frigo, se vuoi fare merenda" adesso proprio non mi va, dopo tutto cio' che è successo, mi si è chiuso anche lo stomaco.

" grazie mamma, ma adesso non ho fame, forse dopo"

" va bene"

" io vado in camera mia a studiare, torno dopo a mangiare qualcosa"

Mi avvio verso la mia cameretta; la adoro, è stata fatta e decorata da me in persona, come meglio potevo; alle pareti ho attaccato ogni genere di poster, dei miei gruppi musicali preferiti, le pareti sono color celestino chiaro, il mio colore preferito; insomma, è fatta su misura per me, il mio piccolo mondo in cui chiudermi, quando voglio staccare un po' dal mondo in cui vivo.

Mi butto sul letto, con le braccia aperte ad angelo sopra di esso, quando alla mia finestra, giunge un sassolino, sicuramente da fuori.

Non ho la minima voglia di alzarmi dl mio adorato letto, per andare a ricevere una sasso in testa, ne farei volentieri anche a meno.

Le mie gambe si alzano piano piano, procedendo a passi molto lenti verso la finestra, mentre da fuori continuano ad arrivare quei dannati sassi, che tra poco mi spaccheranno la finestra se non la smetteranno di essere lanciati.

Apro la finestra, per ritrovarmi di fronte quel deficiente di pochi minuti fa;

" E adesso cosa vuoi?"

" Visto, abbiano la stanza di fronte, che fortuna eh" scherzi, sono la più fortunata del mondo..

" Già" il mio tono ha tutte le sfumature, tranne quella di essere felice.

" Cos'e' non sei felice.. Potremmo vederci tutti i giorni, a tutte le ore"

" Stai scherzando spero, se solo fino a pochi minuti fa stavi dicendo che non avresti veduto l'ora di rivederli il più tardi possibile, ma dai"

" Oh, mi scusi tanto signora Biancaneve, non è felice di vedere il suo principe, SEMPRE?" adesso richiudo la finestra, me lo sento, tra poco lo farò.

" Come no!! non lo vedi, sto facendo i salti di gioia"

" Certo che li stai facendo e continuerai a farlo anche dopo" la mia mano si muove sempre più veloce sulla finestra per chiuderla.

" Cosa vuoi dire?" Non riesco a capire.

" Da fuori sembri apparire la ragazza più fredda, e dura del mondo, ma io so che non è così, o mi sbaglio; insomma, tutti hanno un cuore, almeno lo spero..."

" E con questo cosa vorresti dire"

" Solo che ce la farò a farti diventare la vera te" ma chi si crede di essere per venire a dirmi chi devo essere... mi stupisce sempre di più.

" Certo, perché adesso mi manca solo chi mi venga a dire chi essere. no grazie, non ho bisogno del tuo aiuto"

" Fai come vuoi, io ti ho avvisata"

" Ci si vede " e così richiudo la finestra.. lasciandomi il suo volto dietro la tenda viola della mia stanza.

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Allora? Cosa ne dite di questo colpo di scena.. cosa intenderà Josh col fatto di cambiare?

Chi lo sa... continuate a seguirmi e lo scoprirete..

Un bacione.

I love you.. idiotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora