Il famoso sassolino

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Tibby e' ancora in camera mia; in questo momento ho bisogno di affetto da parte di persone come lei.

Non so come, ma siamo arrivate a parlare del fatto per cui poco prima stavamo litigando;

" Mi hai sentito?" Veramente no... mmhhhh.

" Ehm, cosa?"

" Lo sapevo!!"

" Cosa?" vorrei saperlo tanto anche io.

" Lui" luuuuuuuiiii, ma che dice.

" Ma cosa dici?? lui? che ha fatto?"

" Te ne sei innamorata" whattttt, io, innamorata, di quello; bella battuta.

" Ma cosa dici dai, e' una cavolata, non è vero per niente. Non potrei mai innamorarmi di una persona insopportabile come lui, mai!!! sai bene i miei gusti!" lei sa i gusti che ho, li ha sempre saputi.

" Si, li conosco, e so che anche se in passato ti piacevano alcuni tipi di ragazzi, adesso invece, cambierai gusti solo per lui!!" uguale.

" Stai sbagliando tutto, siamo troppo diversi, non andremo mai bene insieme."

" Due calamite uguali avvolte si respingono, quindiiii..." quindi cosa??? vorrebbe dire che noi insieme andremmo bene??

" E tu ti vorresti basare su una stupida, insensata, sciocca frase della fisica!" la fisica.

" Certo, perché ha sempre ragione." insomma, non la penserei proprio così.

" Mmh."

" Oppure dovrei dire, i sassolini uguali avvolte si attraggono." come, come fa a sapere queste cose, come fa a sapere del sassolino, solo io è lui lo sappiamo

" Come diavolo fai a sapere queste cose? le sappiamo solamente io e lui!?"

" Già, ma so tra vicini come ci si comporta, soprattutto se si è molto intimi!" chi sarebbe intimo con chi?

" Io non sono affatto intima con lui."

" No, per niente." non appena finisce di dire la frase, apre la finestra e afferra un sasso, per poi gettarlo alla sua finestra.

" Che stai facendo?"

" Un giorno mi ringrazierai per questo!"

" Si eh! non credo proprio."

"Ti voglio bene!" so che lo pensa davvero, ma in questo momento, non è il momento giusto.

" Ti odio" ovviamente non lo penso sul serio, lei lo sa; con il sorriso sulle labbra, esce dalla mia stanza, mentre io sono ancora intenta a fissare la sua finestra.

Dopo qualche secondo si affaccia;

" Mi avevi chiamato?!." ecco, e ora cosa gli dico, no scusa quella deficiente della mia migliore amica ha deciso di lanciare un sasso per divertimento proprio alla tua finestra?? no, non credo vada bene.

" ehm, si" ma cosa sto facendo. " volevo chiederti, mm, si, se volevi venire un po' qui da me, per, parlare" ma sono veramente io quella che parla; con il ragazzo che odio più di tutti al mondo tra l'altro.

" Certo, arrivo subito"

Che guaglio.

20 secondi dopo, sento il campanello di casa suonare; non è una novità visto che so già chi sia, e sono stata io a fare questo casino.

Percorro le scale e mi avvio per aprire la porta...

" Ehy, cosa e' successo!?" come spiegarlo.

" no, niente di che, avevo solo bisogno di parlare" si come no.

" Certo!" la sua faccia perplessa e' già una risposta. " sono qui" si trascina le mani su e giù lungo il corpo per far vedere che è qui.

" Si!" affermo l'evidente.

Saliamo in camera mia, per "parlare"; di cosa non si sa, ma si parla.

" Allora, di cosa vuoi parlare?"

" Ehm, vedi.." mi sto incasinando ancora di più.

" Non è che tu stai inventando una scusa, vero? perché altrimenti non avrebbe senso stare qui?" ecco, e' tornato a fare il presuntuoso, come sempre del resto.

" Come scusa? io ti chiamo per parlare, visto che sei stato tu a dirmi che se avevo bisogno potevo chiamarti, e tu adesso mi rispondi così?"

" Senti, non sono io quella che ha problemi con ex ragazzi, solo perché ha subito violenza; adesso non credere di essere l'unica ad avere problemi in questo mondo, ce ne sono molti altri, peggiori di questo." che stronzo, non avrei mai immaginato che si comportasse in questo modo, poi vatti a fidare delle persone.

" Va' via!" la sua faccia adesso sembra risentita, ma non me ne frega niente, perché adesso sta a me.

" Non volevo, e' solo che ultimamente sono un po' distratto."

" Beh, a me non importa niente di come sei negli ultimi giorni, per ora si solo che sei uno stronzo e basta. Va via da qui!"

" Non volevo"

" Fuori!! Ne ho già abbastanza di te, mi hai stancato. Per una volta che mi apro con una persona, vengo ripagata così." il suo volto adesso e' un misto tra stupore e delusione.

" Cioè vorresti dire che ti sei aperta solo con me? neanche con Tibby?"

" No, con Tibby non ne ho mai parlato."

"Oddio!"

"Si, è beh adesso fuori di qui." Il mio dito teso ad indicare la porta.

" Ma..."

" No, devo stare un po' da sola." e' la verità, devo riflettere, pensare a cosa fare.

" Va bene, ci vediamo dopo."

" Non lo so!." e con questa ultima parola se ne va dalla stanza, senza dire più niente.

Ma non è possibile, appena mi fido di una persona anche solo un pochino ne vengo delusa; ma adesso basta, sono stufa di farmi calpestare da tutti, adesso vedranno la vera me.

Chiamo Tibby, per aggiornata del casino che ha fatto; dopo tre squillo risponde;

" Allora?"

" Allora una sega, abbiamo litigato... "

"Litigato? e perché mai?"

"Perché il signorino, non voleva parlare con me..."

" Non ci credo!"

" Beh credici perché è successo proprio adesso, e se quel sassolino stava al suo posto forse era meglio." molto meglioo..

" Scuuusa." in fondo non è colpa sua se quel deficiente non riesce ad essere carino con nessuno.

" Non è colpa tua Tibby, e' solo sua e se lui non avesse risposto così non sarebbe successo niente"

" E io ho lanciato il sasso" meglio dimenticare tutto.

" Dimentica tutto Tibby, non me ne frega proprio niente; d'ora in poi vedrà la vera me, perché sono stufa di essere calpestata e basta da tutti senza reagire... basta"

" La ribelle Cat, mi piaci così, brava tesoro!" ahahahah: la ribelle Cat, nessuno prima mi aveva mai chiamata così.

" AHAHAHA sei incorreggibile, ti voglio bene"

" Ti voglio bene anche io."

" Vado a dormire, sono davvero stanca, ci vediamo domani così ne parliamo meglio"

" A domani"

E così termina la nostra chiamata, mentre io mi addormento con dentro di me, "la ribelle Cat".

I love you.. idiotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora