Capitolo 6

452 29 4
                                    

- Mi scusi? Un altro grazie! -

Zico chiamò il barista, era già al terzo bicchierino di vodka, guardò l'orologio al polso e vide che erano le 16:15, sbuffò, erano già 15 minuti che lo aspettava. Jimin non era mai in ritardo, pensò, era sempre stato puntuale quando erano ancora una coppia.

Dentro di lui sapeva che Jimin non sarebbe mai venuto ma sperava, era proprio la speranza che lo tratteneva ancora in quel bar, aveva una voglia matta di vederlo, non lo vedeva da tre mesi...da quel giorno...dal quel maledetto giorno.
Buttò alla calata anche il terzo bicchierino, pagò il conto al barista e uscì per fumare una sigaretta.

Mentre fumava guardò in giro, per lui ogni persona che vedeva da lontano era Jimin e ogni volta che metteva a fuoco ne rimaneva deluso, cominciava seriamente a pensare che Jimin non sarebbe mai venuto, decise così di volergli mandare un messaggio ma ci ripensò subito, poco dopo sospirò, era veramente triste lui amava ancora Jimin, non aveva mai smesso di amarlo perciò non vedendolo ancora arrivare lo faceva stare male. Improvvisamente il cellulare vibrò, mise una mano in tasca ed estrasse il telefono, vide che aveva appena ricevuto un messaggio

To: Zico
From: Unknown
Date: 2013/06/12 16:20:14

Smettila di aspettarlo!
Non arriverà mai!



Lesse quello strano messaggio, ma chi poteva essere? Come faceva a sapere che aspettava Jimin? Come sapeva che non sarebbe mai venuto? Zico si face tutte queste domande, si guardò in giro ma non vide nessuno che poteva dare nell'occhio.





Jimin e Jungkook non rimasero soli a lungo, passarono solo 10 minuti che per Jungkook sembrarono interminabili, rimasero in silenzio tutto quel tempo solamente a fissarsi.
Suga rientrò nella stanza mentre riponeva il telefono in tasca

- Allora... -

Suga si interruppe quando vide le facce dei ragazzi

- ...Ehi? Mi sono perso qualcosa? -

Jungkook e Jimin girarono la testa verso Suga

- No, no...perché? - rispose subito Jungkook frettoloso

- Avete certe facce! -

Suga andò verso il divano, Jimin abbassò il capo sorridendo e Jungkook invece non fece nulla.

- Mah!...Comunque ho avvisato gli altri, hanno detto che ci saranno, ho dato a tutti appuntamento per le 20:00 a casa mia -

- Ok! - rispose Jimin.

La porta dell'appartamento di Jungkook si aprì

- Kookie! Amore! Sei a casa?
Mi dai una mano?  -

La madre di Jungkook varcò la porta di casa con una marea di buste per la spesa, Jungkook si affrettò a raggiungerla per poi dargli una mano

- Mamma! Ma quante cose hai preso?! Per una esercito? - gli disse Jungkook sarcastico

- Ma ti lamenti sempre?! - gli rispose sua madre sorridendo

Lei  andò verso il salotto che subito dopo avrebbe portato alla cucina seguita da Jungkook, ma si fermò quando vide Jimin e Suga

- Ragazzi! Ciao! Che bello vedervi!
Come state? -

- Signora Jeon - disse Suga

- Salve signora Jeon! È un piacere rivederla! -

Jimin sorrise alzandosi in piedi per poi andare verso di lei a dargli una mano

- Oh! lascia Jimin caro non serve! -

Jimin si soffermò per la prima volta a quel sorriso, era lo stesso di Jungkook, non ci aveva mai fatto caso, pensò che era proprio bella, ecco da dove Jungkook aveva ripreso la bellezza.

- La prego! Lasci che io l'aiuti! - rispose Jimin ricambiando il sorriso

- Grazie, sei molto gentile! Vi fermate a cena? -

- No, mamma stasera siamo stati invitati da Suga! -

- Oh! Va bene! Divertitevi allora! -

Sorridendo la donna andò verso la cucina, Jungkook e Jimin la seguirono, lasciarono la spesa in cucina e tornarono in salotto

- è proprio gentile tua madre, è una brava persona! Ora so da chi hai ripreso- disse Jimin

- G...grazie - rispose Jungkook con un piccolo sorriso

- Allora Ragazzi! Io vado ci vediamo alle 20:00-

Suga si alzò dal divano dirigendosi verso la porta

- Ok! - rispose Jimin

- Aspetta! Ti accompagno! -

Jungkook andò verso l'entrata insieme a lui e
aprì la porta, Suga uscì per poi girarsi a guardare il ragazzo

- Grazie Kookie -

- Per cosa? -

Suga si limitò ad un sorriso per poi girarsi e andare via.

Jungkook guardò la sua figura che si allontanava sempre di più con un espressione perplessa, alzò le spalle e chiuse la porta.
Si girò e vide Jimin dietro di lui, fece un balzo

- Scusa non ti volevo spaventare, volevo dirti che vado anch'io - gli disse Jimin sorridendo

- Chi mi dice che non vai da Zico? -

- Kookie, sono le 16:30 anche se fosse lui se ne sarà già andato! - gli rispose Jimin ridendo

Jungkook si fece rosso, ma che diavolo stava combinando? Pensò, si comportava come una ragazzina gelosa

- ehm...si, si...certo scusa... io non volevo! -

Jungkook cominciò agitandosi, Jimin sorrise e appoggiò le mani sulle braccia del ragazzo

- Ascoltami. Riguardo a prima... -

- Jimin! - Jungkook abbassò lo sguardo

- Non sono arrabbiato con te, tranquillo! E poi io non ho nessun diritto di dirti cosa fare e cosa non fare, d'amico posso solo consigliarti, mi dispiace per il mio comportamento, ho agito malissimo ti chiedo scusa -

Jimin lo guardò serio e sospirò

- Kookie sono io che ti devo chiedere scusa, ho fatto preoccupare te e Suga, in quel periodo mi siete stati tanto vicini e io per ripagarvi vi ho fatto preoccupare! -

- No Jimin, non scusarti, posso solo immaginare cosa si prova a riavere la possibilità di vedere la persona che ami, non deve essere facile  -

Jungkook lo disse con un finto sorriso,
Jimin in sua risposta abbracciò di scatto l'amico, al risentire quella sensazione gli provocò la tachicardia, cominciava veramente a capire che Jungkook stava diventando qualcosa di più

- Qui ti sbagli, io non lo amo più - gli disse sussurrando

- Jimin non mi devi spiegare nulla, te l'ho detto, sono contento che alla fine non ci sei andato -

I due sciolsero l'abbraccio, Jungkook aprì la porta e Jimin una volta uscito si girò verso di lui

- Ci vediamo dopo! -

- Si -

- Comunque non era quello il discorso - gli disse infine sorridendo.

Jungkook schiuse leggermente le labbra e rimase impassibile, Jimin si girò e se ne andò.

Jungkook guardò la figura di Jimin finché essa non scomparve, chiuse la porta si tolse il capotto che ancora aveva e salì le scale fino a raggiungere la sua camera, chiuse la porta dietro di se e si accasciò a terra mettendosi le ginocchia al petto tenendosele con le braccia e appoggiandone la testa.
I nervi, la tensione e le sensazioni che aveva avuto uscirono provocando così un crollo emotivo, Jungkook scoppiò a piangere disperatamente.

IO SENZA TE NON SONO NESSUNO || Jimin x JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora