Nathan, dopo l'episodio del banco in fiamme, era diventato piuttosto famoso sia a scuola che in città, e, la maggior parte dei ragazzi avevano una certa paura di lui. La regola principale di sopravvivenza era "o ti fai amico Cross,o sei morto."
Nessuno però aveva il coraggio di tentare il primo passo, perchè sul banco incendiato erano girati e tutt'ora giravano tantissimi pettegolezzi, uno più ridicolo dell'altro.
Al ragazzo però non importava più di tanto, aveva il suo gruppo di amici fedeli e passava con loro la maggior parte dei cambi d'ora e dei pomeriggi.
Durante l'estate aveva realizzato che il vero punto su cui focalizzarsi era quella troia che lo aveva tradito, Rita, che durante la loro relazione si era iscritta nella sua stessa scuola. Il destino aveva voluto che, dopo la loro drastica rottura, capitassero nella stessa sezione, ma proprio sull'ultimo, lui era riuscito a cambiare per poter tenere a bada la voglia di strangolarla.
Dentro di lui il rancore bruciava ancora come la sua ultima ragazzata combinata l'anno prima.
Abby, quella mattina, era arrivata a scuola in anticipo, quando i corridoi sono ancora deserti. Si era recata alle macchinette e aveva bevuto del caffè, per poi sedersi sui tavolini in attesa che comparisse qualcuno della sua classe.
Nel frattempo la scuola cominciava a riempirsi, ma ancora non era suonata la prima campanella.
Fu allora, dopo due settimane esatte dall'inizio dell'anno scolastico, che lo vide.
Un ragazzo moro e dalla pelle bianca, che stava entrando dalla porta d'ingresso seguito da alcuni suoi amici. Era molto alto e aveva delle spalle larghe, un paio di jeans strappati e un felpone verde dall'aria molto morbida. La bocca era sottile e gli zigomi marcati. Gli occhi erano verdi e un po' arrossati, e Abby poteva immaginarne perfettamente il motivo anche se non ne aveva realmente l'intenzione.
All'improvviso si senti il volto andare a fuoco.
Quegli occhi verdi la stavano guardando.
Subito lei distolse lo sguardo, ma notò con la coda dell'occhio che quelle due pupille smeraldo erano ancora fisse su di lei.
Furono attimi imbarazzanti, troppo imbarazzanti per una ragazza così timida.
- Hey Abby, tutto bene? Sembra che tu abbia visto la Madonna! - le fece fare un sobbalzo Rita, seguita da altre sue due compagne.
Lei pensò fra sè e sè che in fondo era vero, aveva appena visto uno dei ragazzi più belli che le fosse parso di conoscere.
- Guarda che è ora di andare in classe - le aveva sottolineato una delle due, vedendola ancora assorta nei suoi pensieri.
- Ah, giusto. Meglio sbrigarci.
Sarebbe stato utile chiedere a Rita chi fosse quel ragazzo, magari lei le avrebbe saputo dire qualcosa, dato che abitava in pieno centro ed era abbastanza conosciuta, ma qualcosa dentro di lei le suggerì di non farlo.
Magari più tardi.
Quel pomeriggio Abby arrivò a casa con un sorriso a 32 denti assolutamente invidiabile, e trovò compagnia.
Era una vecchia amica di Katia, che avrà visto circa un centinaio di volte da quando abitava lì. Aveva uno stile molto più sobrio della zia ed Abby l'aveva sempre trovata molto antipatica e il sentimento era ricambiato.
Ilary era stata una compagna di liceo della zia e facevano lo stesso lavoro, ogni tanto condividevano il laboratorio in casa di quest'ultima.
Agli occhi di Katia, l'amica sembrava una persona gentile e dall'animo buono, ma, dal punto di vista più lucido di Abby, la donna era soltano una perfetta opportunista. E oltretutto pettegola.
Un'altra informazione? Era anche la sua nuova professoressa di storia dell'arte.
Abby era così tanto felice che avrebbe preferito scivolare dalle scale e rompersi una caviglia.
Il suo sorriso a 32 denti era completamente svanito.
- Oggi era il mio primo giorno, e ho conosciuto i miei nuovi colleghi. Mi hanno detto che quest anno avrò un alunno al corso un po' turbolento..
- Turbolento? - domandò la zia perplessa, fissando Abby che era ancora sulla soglia della porta con lo zaino in mano, dandole un'occhiata come per invitarla a sedersi obbligatoriamente.
- L'anno scorso ha dato fuoco ad un banco, e pare che sia proprio al corso con tua nipote.
Abby rimase subito indifferente a tutto ciò, ma più tardi avrebbe realizzato.
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Portami via
Teen Fiction“Quando, dopo aver scavato a lungo, toccherai il fondo, ti renderai conto che è giunto il momento di tentare la risalita. E non metto in dubbio quanto sia dura e faticosa, mia cara, ma ti posso assicurare che il panorama che ti aspetta ripagherà ogn...