Erano le 11:40 di Venerdì 30 marzo.
Aveva dormito solo con un paio di boxer e una maglietta blu, be avrebbe indossato anche quel giorno.
Mangiò con calma la sua povera colazione. Sapeva che il suo tostapane stava per rompersi. Poteva ripararlo, ma il problema era che non sapeva fare nulla lui. Riusciva solo a fare del male e magari, sforzandosi, delle cose per gli altri, come aveva iniziato il giorno dopo essere uscito e aver abbandonato quel suo "amichetto" Ralph, però doveva ancora imparare a prendersi cura di sè stesso.Camminava da un parte all'altra del mini appartamento con una mano sulla testa, pensando a quel sogno, che faceva ogni venerdì, e al fatto che stessero finendo le fragole.
Si diede una lavata e, non avendo nulla da fare, riordinò un po' la casa.
L'indumento più bello che aveva era una camicia bianca regalata gli dai suoi genitori per il suo 17° compleanno, un anno prima di entrare ed evadere dalla prigione del New Mexico, vivendo poi da carcerato per 6 anni qui a Seattle. Era stato rilassato il giorno dopo il suo 24° compleanno, quell'estate a Giugno, dopo essere stato accusato di narcotraffico (in Mexico appunto) e tentata rapina in una gioielleria.
E lui se la ricorda anche molto bene.
Quella notte in cui era stato preso. Nel buio, in cui aveva capito chi era in grado di essere."AAAAAAAAH!!!".
Quella fuga di gas era stata l'unica pecca di tutto il piano, l'unico errore imprevisto.
Solo uno di quei sei ragazzi ne fu la vittima.
Il ragazzo ustionatosi alla gamba sembrava sorpreso dalle sue stesse urla, così potenti e cariche di dolore. Era il più giovane della banda, dopo Jake, e forse il più gracile.
"Pablo!". Jake avrebbe potuto raggiungere gli altri, senza fare troppe storie. Gliel'avrebbe detto anche quel suo compagno a terra in mezzo alle fiamme, ma forse la sua gratitudine era più forte. Jake non l'avrebbe mai saputo, ormai era troppo tardi.
I poliziotti erano davanti alla vetrina, con i due criminali in bella vista. Quei due fratelli, l'unico vero fratello che Jake avesse realmente avuto, e forse anche Pablo.
"Che cazzo fai amico?! Scappa!".
Le sirene però coprivano in gran parte la sua voce alta e allarmata. Magari fu anche per questo se Jake gli salvò la vita, oltre alla sua bontà d'animo nascosta da qualche parte, facendolo scappare e sprecando così 6 anno della sua giovinezza. Era solo scivolato. Non era stato abbastanza attento. Forse non era pronto.
Ciononostante venne preso, e capì dj aver fatto la cazzata più stupida e bella della sua vita.Trovò anche le scarpe che indossava mentre stava sollevando Pablo dal pavimento un po' in fiamme.
Notò che erano nere, forse anche per la polvere, o molto probabilmente per il fatto che si erano ustionate anche loro. Quando Pablo gliele aveva regalate erano marroni.
Se le portò al petto, sporcandosi un po' la maglia, e disse sedendosi sul materasso e chiudendo gli occhi:"Oh, Pablo. Vorrei abbracciarti di nuovo come hai fatto tu prima di andava con gli altri lasciandomi lì, in mezzo alla cenere, al fuoco, e i vetri e davanti agli sbirri".
Ogni settimana la stessa storia: almeno una volta mandava messaggio al suo fratello di origini argentine, senza però osare versare una sola lacrima.
Faceva ascoltare la sua voce solo ai vicini che lo pagavano, ai commessi dei negozi per ringraziare e salutare e a sè stesso, da solo, quelle poche volte a settimana.
Era come se fosse isolato dal mondo. Aveva solo un telefono fisso, che pareva rotto per quanto non suonasse mai.
Chi poteva chiamarlo? I suoi genitori dal Canada? Dai quali era scappato per non creare problemi?
Certo che un po' gli farebbe bene, tornare da loro. Tornare a quando aveva cibo in abbondanza. A quando non doveva fare curriculum su curriculum per trovare lavoro, anche misero, al fine di guadagnare dei soldi e vivere con meno preoccupazioni, e cominciare la sua vita da ragazzo normale.Ecco cosa poteva fare quella mattina.
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Il criminale che non sono mai stato
Romance"Wow, è bellissima" Jake incontra una ragazza, anche se a causa di un orribile fatto, la figlia di uno degli uomini più potenti di Seattle. Lui invece? Rapinatore, schizofrenico, violento e altre caratteristiche diverse e meno descrivono un ragazzo...