Chapter 13

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Pov's Scrittrice
Jake fu il primo a svegliarsi.

La sua unica e "grande" finestra si trovava proprio sopra la testa di Lidia, appoggiata al muro ancora dormiente, ed emanava una gran luce sul viso della ragazza.

Visto tutto ciò che era successo la scorsa sera, voleva provare a renderla felice con una buona e genuina colazione.

Si alzò molto delicatamente, diversamente dal solito.

Uscì, senza fare troppo rumore, dalla stanza e cercò qualcosa di buona da mangiare.

Aveva un pacco di biscotti secchi pronti a scadere entro un mese, del Pan carré, che avrebbe tostato, e infine una scatola media di rosse e buone fragole.

Ne preparò una ciotola e di fianco ci mise un piatto di biscotti e aggiunse anche un bicchiere di acqua fresca.

Pov's Jake
Hmmm.... Non basta.

Per lei servirebbe qualcosa che la faccia sentire speciale, che la rappresenti. Tipo...una rosa.

Aspetta, di solito il sabato mattina passa qui sotto un ragazzo che vende rose a presso basso.

Faccio velocemente per uscite e apro la porta, quando sento rumori provenire da dietro.

Mi giro e la vedo lì, in piedi davanti all'ingresso della mia camera, ancora non completamente sveglia, con i capelli arruffati e solo i miei vestiti indosso. Sembra però più seria che addormentata.

"Dove stai andando?" mi chiede perplessa e con un'espressione spenta in viso.

Chiudo subito la porta e rispondo:

"Ehm, no, da nessuna parte".

"Senti, non mi voglio trattenere. Sei stato veramente gentile però potrei riavere la mia roba così posso tornare a casa?".

Pov's Scrittrice
In fondo Jake la capiva. La sua coinquilina si sarebbe molto preoccupata, magari lo era già, però lui, il suo eroe, non voleva lasciarla andare neanche per un secondo.

Con lei si sentiva strano: non pensava di poter essere in grado di, appena sveglio, preparare la colazione, intenzionalmente per bene, a qualcuno che neanche conosceva; non pensava di poter ritrovare la ragazza, con la quale aveva provato per la prima volta una scossa, anche se in circostanze orribili.

La voleva accanto, almeno per poco.

Pov's Jake
"Guarda che non mi disturbi affatto. Resta almeno per la colazione" dico cercando di incoraggiarla.

"Non è il fatto di disturbare, è che... wow, l'hai preparata tu?" si gira per vedere quel povero pasto fatto con tanto affetto.

Il suo viso si accende un po' di più, anche se l'espressione non cambia dall'essere cupa.

"Ehm, si, è tutto ciò che avevo, sono le cose più buone che ho trovato".

"Sai, sono così sorpresa perché non mi era mai capitato prima. Diciamo che mio padre ha sempre guadagnato abbastanza da permettermi di mangiare abbondanti pasti, tra cui la colazione ovviamente, tutti i giorni. Insomma, sono abituata a tutta quella roba, a volte, esagerata, perciò nel vedere questo..."

Si ferma un momento e sospira.

"Ti dirò la verità: fra tutte le colazione che io abbia mai visto, preparate apposta per me, questa è la migliore".

E finalmente sorride, in modo sincero, mentre mi guarda, per poi sedersi e mangiare.

Pov's Lidja
Penso che questo ragazzo sia veramente speciale.

Ha qualcosa di diverso dagli altri.

Ma cosa?

Il criminale che non sono mai stato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora