Che giornata orribile. Già mi manca la Francia.
Vabbè dai, vedremo quest'estate. Poi è sempre bello cambiare un po'.
Questa città è diventata ancora più grande!Oh... Ancora mio padre!
"Oui?" rispondo.
"Hey, stellina".
"Papà, lo sai che non mi piace essere chiamata così" dico sorridente e un po' spazientita.
"Non importa, senti l'indirizzo ce l'hai, vero? Ricordati: per qualunque cosa ci sono coloro che si occupano del ristorante, oppure può anche aiutarti il tuo amico del bar. Io sarò di ritorno verso la fine di Aprile, sicuramente per l'ora di pranzo..."
"Papà! Devi stare tranquillo. So badare a me stessa" gli dico con tono rassicurante e divertito.
"Ti voglio bene, papà, ma non essere così iperprotettivo".
"Voglio solo che tu ti trova bene qui a Seattle. Così, magari, un giorno potrai venire a vivere qui..."
"Papà, io la Francia non la voglio lasciare. Davvero".
"Ok, ne parleremo meglio quando tornerò".
"Aspetta, in che senso ne parlerem-".
"Au revoir!"
E mi attacca il telefono in faccia.
Certe volte è proprio impossibile parlargli, a meno che non si parli di argomenti che a lui interessano particolarmente.
Penso sarà proprio un bel mese: starò con la mia amica dello stage Jackie, conoscerò meglio l'America e i suoi abitanti, studierò, andrò alle feste...ecc.
Quest'estate passerà in un att-
No, dio, ho lo shooting! Uff, cavolo. Vabbè dai, non sarà poi così terribile, spero.Seguo il navigatore mandato dalla mia coinquilina che è già nell'appartamento ad aspettarmi.
Poco meno di 1km.Dopo 15/20 minuti raggiungo destinazione: il palazzo è molto grande, rosso e si affaccia alla strada piena di macchine, autobus e taxi.
Jackie ha i capelli neri lisci e gli occhi marroni. Abbiamo fatto insieme il viaggio in aereo e da quello ho capito che avrei avuto come coinquilina una ragazza divertente, vivace, festaiola, disponibile e organizzata.
Prendo le chiavi per aprire e salgo le scale raggiungendo la mia solita stanza, dove c'è lei ad attendermi.
Il palazzo ha delle camere bellissime. Come sempre, mio padre ha scelto per me (e anche Jackie, ovvio) quella più grande, bella e "lussuosa": è composta da due grandi bagni con una vasca ciascuno, affiancata a una serie di shampi e bagnoschiuma; soggiorno e cucina sono collegati, ecco perchè spesso, quando si guarda per esempio la tv, io e Jackie ci mettiamo sul divano a mangiare, appoggiando tutto su un tavolino di vetro e fragile davanti a noi; ci sono pure due stanza per studiare, enormi, ben illuminate, con tanto di libreria e computer per ciascuna; l'unica pecca è la camera da letto, composta da un letto matrimoniale e un armadio dalle dimensioni abnormi, perché, avendo un muro di vetro davanti a un fianco del letto, non ci sono le persiane e la notte è difficile dormire con le luci della città, nonostante sia un paesaggio veramente fantastico.
Non ringrazierò mai mio padre abbastanza per questo, però a volte penso esageri un po'. Cioè, ok, lo ammetto, siamo ricchi, ma con ciò?
Vabbè, avrà semplicemente voluto farmi felice, però devo fargli capire di non esagerare, anche se gliel'avrò detto centinaia di volte."Heylà!". Jackie mi spaventa urlando felice non appena metto piede dentro.
"Hey! Come va?".
"Bene, grazie. Pronta per sta sera?" mi chiede con sguardi quasi malizioso.
Io arrossisco e sorridendo rispondo:
"S-si certo, ma non so precisamente cosa mettermi".
"Ma dai, hai l'armadio pieno di vestiti stupendi. Aspetta, fammi dare un'occhiata".
La seguo mentre si dirige verso la nostra camera.
Apre l'immenso armadio e si, c'è parecchia roba.Dà una rapida occupata a tutti ma, prima che possa finire, di volta e mi chiede:
"Visto che abbiamo a disposizione tutto il pomeriggio, ti va di andare a fare shopping?".
"Mi sembra un'ottima idea, ahahah".
"Perfetto! Sta sera sarai impeccabile!"
Sorrido e un secondo dopo usciamo, tenendoci le braccia una sopra le spalle dell'altra, come se ci conoscessimo da una vita.
Ho la netta sensazione che passerò dei mesi stupendi grazie a lei.
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Il criminale che non sono mai stato
Romansa"Wow, è bellissima" Jake incontra una ragazza, anche se a causa di un orribile fatto, la figlia di uno degli uomini più potenti di Seattle. Lui invece? Rapinatore, schizofrenico, violento e altre caratteristiche diverse e meno descrivono un ragazzo...