Come tutto ebbe inizio

1.3K 52 10
                                    

Klaus inizia a raccontarmi...

<<Era l'estate dell'anno 1001. Ero a Mystic Falls, luogo in cui ero nato con i miei fratelli. Al tempo era una piccola cittadina in mezzo alla campagna, senza nome. Ero nel bosco con mio fratello Elijah, ci stavamo divertendo. Era mezzogiorno ed eravamo assetati, così ci avvicinammo al fiume e fu allora che ti vidi per la prima volta. I tuoi lunghi capelli biondi, gli occhi blu come il cielo e la tua veste bianca e candida, con rifiniture dorate, che avvolgeva il tuo corpo così perfetto, che sembravi una visione. Eri seduta su un telo e ti guardavi intorno meravigliata dalla natura che ti circondava. Sembrava non avessi mai visto quelle terre ed effettivamente era così. Tuo padre, il Dio del Cielo e degli Dei, ti aveva finalmente concesso di vedere la Terra e i suoi abitanti per il giorno del tuo compleanno, il 30 giugno. Tu avevi sempre ammirato, tutto di questo mondo e ne eri affascinata, ma i tuoi genitori non volevano che lo vedessi, perché dietro a tanta bellezza, spesso si nasconde tanto orrore. Tua madre, la Dea Selene, Dea della Luna, ti aveva dato alla luce 1018 anni prima. I tuoi genitori ti amavano tantissimo e ti proteggevano perché tu eri la più potente delle Dee: Serenity, Dea della Luna e Dea delle Dee, colei persino più bella di Afrodite, più saggia di Atena e più forte di Artemide. Eri la più importante Dea dell'Olimpo, ma ancora così giovane e pura.

Ti girasti verso di noi e i nostri occhi si incontrano. Io mi innamorai subito di te, del tuo sguardo azzurro come il cielo, della tua bellezza sconfinata, dei tuoi lunghi e splendenti capelli biondi. Mi guardavi curiosa e meravigliata - giorni dopo mi rivelasti che anche tu ti eri innamora al primo sguardo - poi notasti mio fratello che ti guardava curioso, che ti vedeva come una bambina, ma in realtà avevi molti anni più di noi. Ci invitasti a sederci e con un semplice gesto della mano, facesti apparire del cibo e delle bevande e li condividesti con noi. Ci presentammo e tu facesti lo stesso, rivelandoci chi e cosa eri. Noi non ti credemmo e tu in tutta risposta mostrasti nell'acqua del fiume la tua casa, l'Olimpo. Noi ne fummo completamente stupiti. Conoscevamo la magia: nostra madre era una strega potente, ma sapevamo che alcune magie non poteva farle, perché avevano un prezzo da pagare. Tu invece eri libera di usare a pieno i tuoi poteri, ma sapevi che quelli oscuri erano un pericolo, per te, ma soprattutto per coloro che ti circondavano.

Pranzammo al tuo fianco e ti raccontammo le bellezze di questo mondo: i colori, la natura, la magia del sole che sorge e tramonta e della Luna. Tu ridevi, consapevole che quelle cose erano frutto dei tuoi genitori e degli altri Dei. A tua volta feci lo stesso, raccontandoci del tuo mondo e delle sue meraviglie: la tua casa, le creature magiche, la magia, le feste e tanto altro ancora.

Passavano i giorni e io ed Elijah decidemmo di farti conoscere i nostri fratelli: Kol, Rebekah, Finn e Henrik. Loro ti adorarono da subito. Eri ormai di famiglia e per te era nato un soprannome: Dee. Era un omaggio a quello che eri: Dea della Luna e Dea delle "Dee". Cambiammo leggermente la pronuncia, quindi la "e", da aperta, divenne chiusa. Era un soprannome adorabile, che ti rimase negli anni a venire, soprattutto quando ero io a pronunciarlo. Passavi tanto tempo con noi e divenni la migliore amica di Rebekah, da lei hai preso il soprannome con cui mi chiamavi: Nik, da Niklaus.

Un giorno portasti con te tua cugina: eravate due gocce d'acqua, tranne per gli occhi, che erano verdi acqua, ma nel momento in cui usava i suoi poteri, diventavano azzurri come l'orizzonte tra mare e cielo. Lei era la Dea degli Oceani, nata dall'unione di Poseidone, Dio dei Mari, e Aqua, Dea degli Oceani. Si chiamava Luchia Athena Nanami, per noi tutti era Lia, ma per mio fratello Elijah era Athena, loro si amavano e stavano insieme, così come noi due.

Arrivò l'autunno e la Luna Piena. Adoravi vederla e sapevi cosa accadeva ogni volta che l'astro raggiungeva il suo apice: alcuni uomini maledetti, si trasformavano in bestie, lupi affamati. Io, te ed Henrik, non seguimmo il consiglio dei nostri genitori, Esther e Mikael, a cui non eri particolarmente simpatica, perché sapevano chi eri e ne erano gelosi.

Ricordi Persi || KM  (Lasciati Andare Alle Emozioni) {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora