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- Ma secondo te qualcuno dei fratelli Hargreeves è carino?

- Camilla, quando la smetterai di cercare un ragazzo carino in ogni parte del mondo?

- E del tempo.

- Come scusa?

- Io cerco un ragazzo in ogni parte del mondo e del tempo. Non è colpa mia se tutti quelli che conosco sono peggio dell' ananas sulla pizza margherita!

La bizzarra conversazione venne interrotta dal portone che si apriva rivelando una donna magnifica. I cappelli biondi le scendevano delicatamente sulle spalle, gli occhi azzurri davano risalto alle forme perfette del viso della donna, che le accoglieva con uno splendente sorriso. Tuttavia era vestita di nero, probabilmente era in lutto, ma anche quel colore aveva qualcosa di dolce, armonico ed allegro sulla donna. Poteva avere un trentina d'anni, non di più, nè Camilla nè Alexandra, avevano mai visto un qualcuno di tanto perfetto.

- Su care, non state qui sull'uscio, accomodatevi.

La sua voce era melodiosa come un carillon che ricordavano aver avuto sulla mensola della loro camera, da piccole.
La prima a fare un passo fu Camilla, dato che l'altra delle Williams era particolarmente timida.

Subito dentro la dimora, si trovarono un'enorme corridoio adornato con mobili particolari, lampadari sgargianti, quadri e un delizioso profumo di biscotti appena sfornati.

Alexandra intravede una luce spuntare da qualche porta più in là seguita da alcune voci, e presa dalla curiosità non aspettó neanche che la sorella la raggiungesse.

- Nostro padre era proprio uno stronzo.

- Hai ragione Diego, ma ormai ci ha fatto ciao ciao.

A parlare era stato un uomo in vestaglia, sotto la quale portava dei leggins neri ed una maglia sgargiante di colori e disegni, aveva dei capelli scuri e degli occhi chiari che attirarono l'attenzione di Alexandra.

-E voi sareste?

A parlare era stata una ragazza alta e riccia, con gli occhi scuri.

- Eh, ecco, io sono Alexandra e lei è Camilla.

- Si, grazie, nessuno ha chiesto i vostri nomi, volevamo sapere per quale motivo siete qui.

- Diego, avanti, non vedi che sono a disagio?

Quella ragazza era sembrata alle Williams la più normale tra le persone nell' ampia stanza.

- Vanya, senza offesa, ma ci sono due estranee in casa nostra se non l'avessi notato.

- Ehy dov'è Cinque?

- Chi è Cinque?

Chiese curiosa Camilla

- Nessuno.

Quello che si chiamava Diego, Camilla, lo considerava il più antipatico, era sgorbutico e affatto affidabile.

- Oh andiamo smettila tu vestito con quella stupida tutina da bambini nera.

- Che hai detto? Ripetilo se ne hai il coraggio.

- Ho detto che sembri un bambino.

- Ma guardala, non sono io quello che si intrufola nelle case degli altri

- VERAMENTE mi ha aperto tua madre

- Che cosa?

- sei anche sordo adesso?

- Ma tu chiudi mai quella boccaccia? Sono piu grande di te, porta rispetto

- e lo sai perché Dio ha creato prima te e poi me? Perché dagli errori si impara, no?

- Questo è troppo. Io la ammazzo.

Diego si lanciò verso Camilla, che nel frattempo guardava il quadro di un ragazzino di più o meno sedici anni, chiedendosi chi fosse, e venne fermato velocemente da un omone alto e grossi dagli occhi azzurri: Luther.
Allison (la riccia) guardava incuriosita le due sorelle Williams, mentre Vanya era assorta nei suoi pensieri. Klaus (il primo uomo che Alexandra aveva notato) stava ridendo con Ben (il fratello morto che nessuno riusciva a vedere, motivo per cui veniva preso per "strambo" da Camilla, e "affascinante" da Alexandra).
Poi all'improvviso una lucetta blu si fece spazio nella larga stanza e comparve il ragazzino del bar , il quale era ancora abbastanza alterato per l'incontro con una misteriosa ragazza, di cui NOI conosciamo il nome, che nel trovarsi quella scena alquanto bizzarra aggrottó le sopracciglia.

- Mi sono perso qualcosa?

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