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Alexandra aveva lasciato cadere il telefono.
Cosa sera successo a Klaus?
Iniziò a percorrere in modo agitato il breve tratto da un divano all'altro.

-Ale calmenti! Che cavolo sta succedendo? Da quando hai sentito Marta è come se non capissi più niente!

- Diego, vostro fratello, vostro fratello, è-è scomparso!

- Ma non lo stava cercando lei?

- Ehm, Luther non so come dirtelo ma voi avete anche un altro fratello.

A parlare era stata Camilla, seduta sul divano a sgranocchiare dei cracker.
Le guance di Luther si tinsero di rosa acceso e nella danza calava la tensione più totale. Alexandra afferró il cappotto e mise la mano sul pomello dorato della porta, non poteva starsene lí senza far niente sapendo che la persona a cui teneva di più (eccezion fatta per le sue sorelle) era in pericolo di vita.
Marta aveva blaterare qualcosa su un motel, e se sarebbe stato necessario, avrebbe controllato e ispezionato accuratamente ogni singolo motel della città, avrebbe fatto di tutto pur di riavere il suo Klaus.

Luther nel frattempo aveva abbandonato la grande sala d'attesa, voleva fare un giro all'esterno, e, così facendo aveva lasciato, soli, Camilla e Diego.
La ragazza guardava annoiata il suo telefono in cerca di qualcosa di divertente, mentre il ragazzo ascoltava ansioso il ticchettio dell'orologio in cucina. Per un attimo il suo sguardo cadde sulla Williams e si ritrovò a pensare a quanto fosse bella. Poi scosse la testa.
Doveva assolutamente cancellare quei pensieri dalla sua testa, Camilla era solo un ragazzina viziata.

- Perché mi odi tanto?

Le parole gli erano uscite quasi automaticamente eppure, lui, proprio lui, l'orgoglioso Diego Hargreeves, aveva appena chiesto ad una ragazza un motivo per cui lo odiasse. Eppure per quanto si sforzasse di mentire a se stesso, la bellezza di Camilla era evidente, la pelle leggermente scura e opaca, gli occhi color cioccolata, la frangetta, il suo sorriso.

- Sei tu che hai iniziato ad odiarmi per primo

- Sei tu che hai insultato la mia tuta nera.

- Già, ma non sono stata certo io a trattarti male per prima.

-Cosa vorresti dire?

- Tu, cosa vorresti dire, non ti ho fatto io la domanda signor sonoorgogliosoemenestoperifattimiei.

Il silenzio tornó ad aleggiare nella immensa sala.

-Camilla.

- che vuoi adesso?

- Si ecco... Si, perché non proviamo ad essere...

Prese un grande respiro e chiuse gli occhi

- Amici.

- Amici?

- Ci ho pensato e... sono stato ingiusto con te, mi dispiace.

Camilla in quel momento perse un battito, era agitato, cercava di restare tranquillo ma piccoli dettagli lo tradivano.

- Ci sto. Tregua.

Lui sorrise

- Tregua.

Angolo autrice
Ok, odiatemi è praticamente un mese che non aggiorno. Mi dispiace tantissimo! Tuttavia non posso permettervi nulla perché devo iniziare a studiare per gli esami! Aiuto.

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