One-shot: Time travel with broken heart

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Per questa mi vorrete ammazzare, ma ricordatevi che vi voglio bene 


Alec era morto e Magnus aveva il cuore spezzato.

Cercava di tenere duro per i Max e Rafe perché non voleva che i suoi figli lo vedessero in quello stato e teneva duro per i nipoti e per i pronipoti.

Max aveva smesso di invecchiare una volta raggiunti i venticinque anni e cercava di aiutare suo fratello Rafe, che di anni ne aveva 62, a prendersi cura di sé stesso.

Due mesi erano passati da quando il cuore di Magnus si era spezzato a metà e dubitava che si sarebbe ripreso questa volta. Certo, in passato aveva amato e perso, ma nessuno gli aveva rubato il cuore come solo Alec Lightwood era stato capace.

La prima notte Isabelle si era fermata a dormire da lui, con la fatica che contraddistingueva gli anziani si era sistemata accanto a Magnus, nel lato del letto fino a dove, poco prima, aveva dormito Alec.

"Ho lasciato Simon a casa con Clary, si sente ancora molto sola nonostante i bambini"

Jace era morto due anni prima, all'età di 76 anni, di morte naturale e felice con Clary accanto che gli teneva la mano.

Il dolore della perdita del parabatai aveva distrutto così tanto Alec che per giorni era rimasto a letto, rifiutandosi di mangiare. Magnus aveva dovuto pregarlo di nutrirsi perché diventata sempre più debole.

"Dai Capitan Baffo siamo solo tu ed io adesso. Sistemiamo un po', che ne dici? Deve arrivare la signorina Bridget della Lucifer Entertainment, il lavoro di un Sommo Stregone non finisce mai"

Il gatto si dileguò appena Magnus finì di pronunciare la frase, i vari gatti che aveva avuto nel corso degli anni odiavano le pulizie, Magnus non poteva farci nulla.

Venti minuti e diversi incantesimi dopo il loft era pulitissimo, Magnus pensò che Catarina sarebbe stata orgogliosa di lui se lo avesse visto, ma si trovava in Perù con Ragnor per una vacanza: erano partiti una settimana prima e Magnus dubitava sarebbero tornati prima di due mesi.

Mancava ancora un'ora all'incontro e Magnus decise di rilassarsi sul divano, forse avrebbe guardato la televisione, forse avrebbe schiacciato un pisolino, forse avrebbe chiamato Ragnor e Catarina ma di certo non se ne sarebbe rimasto in panciolle. Più stava fermo e più il dolore per la perdita di Alec si faceva forte, lo aveva capito un mese prima quando andando da una parte all'altra del globo per incontrare altri stregoni aveva, per poco, dimenticato il peso aveva sul cuore.

Con Isabelle e con i figli non lo avrebbe mai ammesso, ma stava cercando di compiere un incantesimo per tornare indietro nel tempo: il dolore per la perdita di Alec era troppo opprimente per poterlo sopportare, sperava di tornare indietro agli anni in cui erano ancora assieme, agli anni con Max, agli anni con Rafe, avrebbe continuato così tutto il resto della sua vita.

Si domandò come aveva fatto Tessa dopo che Will era morto, lei era andata da lui a Parigi, avevano vissuto lì assieme per un po', poi erano andati a New York, la guerra aveva raggiunto la Francia.

Tutte le notti in cui Tessa si era svegliata chiamando Will lui si era precipitato al suo fianco dicendole che la prima persona amata che muore era la più difficile, che sarebbe passato. Si sbagliava, si sbagliava eccome, quando Alec era morto lui si era sentito squarciato a metà, non aveva mai provato un dolore simile, nemmeno con Etta; aveva amato molto durante la sua lunga vita, ma Alec era stato il suo grande amore, quello di cui raccontano poeti e scrittori.

Decise che avrebbe provato a fare l'incantesimo, se fosse andato storto si sarebbe trovato comunque in un tempo antecedente alla morte di Alec, avrebbe potuto aspettarlo, conoscerlo di nuovo, il tempo che sarebbe mancato al loro incontro avrebbe scandito la vita di Magnus.

Shadowhunters: Il disagio in GlitterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora