Capitolo 4

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Mi sveglio presto la mattina seguente.
Esco a buttare le bottiglie di birra vuote, prima che i miei mi sgamino.
Faccio i pancakes al volo e sveglio Hellen.
Mangia di fretta con me e poi scappa al suo corso di latino.
Inizio a pensare a come potermi vestire sta sera: vestito, gonna o jeans?
Provo un po' di tutto e alla fine scelgo: shorts bianchi, top nero e orecchini a cerchio,; semplice, ma d'effetto.

Per l'ora di pranzo torna a casa Dylan, mio fratello.
Ha due anni in più di me.
Non parliamo molto, io e lui; succede, ogni tanto, ma credo sia solo perché siamo fratelli ed è normale che a volte capiti, credo.
Non ci sfottiamo a vicenda o cose simili, solo non ci rivolgiamo spesso la parola.
Mi avvisa subito: "Stasera non ci sono, sono ad una festa, dillo a mamma e papà."
"Nemmeno io sono in casa; dovresti scrivere loro un messaggio o chiamare per avvisare, esco poco prima di mezzanotte e non penso che per quell'ora siano già tornati."
"E dove andresti, stasera?"
È davvero strano che si interessi dei miei impegni, ma vado diretta al punto.
"Una festa. Casa di Jason Holder."
"Ah."
"Qualcosa non va?"
"E chi ti ha invitata?"
"Uno, un ragazzo che ho conosciuto."
Annuisce e poi se ne va. Davvero strano.

Undici e dieci.
Sono un po' in ansia, non è la prima festa a cui vado, però è la prima festa a cui vado senza Helly;
inoltre, al suo posto c'è quel figo di Cole.

Negli ultimi anni ho frequentato alcuni ragazzi che, però, non riuscivano a tenermi del tutto testa e nessuna di queste storie si è conclusa bene.
Ho deciso che devo smettere di cercare storie serie, voglio divertirmi, ormai ho sedici  anni e questo ragazzo mi sembra l'occasione giusta.

FINCHÈ NON SEI ARRIVATO TUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora