I luoghi dove si ha pianto,
dove si ha sofferto,
e dove si trovarono
molte risorse interne
per sperare e resistere,
sono proprio quelli a cui
ci si affeziona di più.Giorgio Bassani
La notizia...
Gli è arrivata quando aveva le luci negli occhi, il parrucchiere che gli tirava i capelli, la sua assistente che gli parlava velocemente all'orecchio.
Le voci si sono improvvisamente quietate, il camerino si è svuotato, è rimasto solo, Genn, o forse lo è sempre stato e se n'è accorto solo adesso.
Ha alzato lo sguardo.
Sullo specchio luminoso che mostrava ogni sua ruga di espressione, ogni spaccatura del fondotinta, ogni suo dolore.La notizia...
Gli è arrivata in un bagno lurido di una stazione di servizio in cui si era fermato per lavarsi i capelli e sorridere provocatorio si camionisti che lo guardavano ripugnati.
Ripugnati dal trucco scuro sbavato, dalla canotta in latex, dai pantaloni luridi di polvere bianca.
Damiano ha alzato lo sguardo.
Ha sorriso allo Specchio per vederlo sorridergli di rimando.
Non si sente mai solo.La notizia...
Gli è arrivata con un telegramma.
Un telegramma pieno di firme, timbri, francobolli, linee colorate.
Un telegramma stropicciato, secco al tatto, quel secco raggrinzito dall'umidità asciugata in fretta, dell'inchiostro sbavato, da una grafia elegante resa rachitica, traballante.
Alex ha alzato lo sguardo.
Davanti a lui il deserto, chilometri e chilometri di sabbia gialla e calda frustata dal vento, chiude la finestra con uno scatto serrando le persiane.
Il cuore gli batte a mille.
Neanche andando sulla luna sarebbe riuscito a sfuggirgli.La notizia...
Le è arrivata con la vibrazione di un messaggio.
Victoria sobbalza come per tutte le volte che la contattano di notte.
Ma stavolta non è la richiesta di aiuto di una donna disperata vittima di minacce e percosse, stavolta non è la voglia di vendetta di una ragazza bruciata con l'acido, stavolta non è la paura di una mamma per i propri figli.
Stavolta Victoria non deve uccidere nessuno.
Sorride.
Il Vecchio... ha deciso da solo.La notizia...
Gli è arrivata con una chiamata.
Thomas non voleva rispondere, era stanco, troppo.
Si era rifugiato in uno di quei caffè notturni, poca gente, movimenti lenti, sonno negli occhi, tintinnii di tazze.
No, non voleva rispondere.
L'iPhone ha continuato a vibrare a vuoto sul bancone di legno malamente pitturato di nero per diversi minuti, vibrava e si muoveva, si spostava, sempre più vicino al bordo.
Il biondo ha risposto solo quando lo ha visto al limite.Per un attimo.
Solo un attimo.
Risentendo quella voce familiare che non udiva da anni... ha sperato.
Ma poi dopo-"Signorino Thomas... non avrei mai voluto disturbarla, tantomeno per darle una notizia così straziante ma purtroppo è mio dovere.
Suo padre, Mr. Hargreeves ci ha lasciati."T⃘H⃘E⃘ U⃘M⃘B⃘R⃘E⃘L⃘L⃘A⃘ A⃘C⃘A⃘D⃘E⃘M⃘Y⃘
Thomas stringe il manico dell'ombrello nero con forza, non ha dormito tutta la notte per poi presentarsi prima dell'alba davanti al palazzo che ha racchiuso la sua infanzia.
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Sæglópur
FanfictionGenn non può impedirsi di sorriderle, notando il caschetto biondo scompigliato. Quando l'ha vista ieri era perfettamente in ordine. "Ci vediamo solo ai matrimoni e ai funerali." Genn si irrigidisce un attimo, ma poi è costretto a sospirare. Vic non...