Tough

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Ci sono alcune persone
ci sono alcune cose

da cui non ti riprendi mai.

Cleo Wade









"Mi avevi detto che stavi meglio

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"Mi avevi detto che stavi meglio.
Avrei dovuto... accertarmi che fosse vero.
Ero convinta che ormai avessi smesso di mentire, almeno con me."

"Non volevo darti altre rogne oltre alla merda che ti spalano addosso quelle poveracce."

"Non sono poveracce, sono donne sfortunate che hanno avvicinato uomini sbagliati, o in alcuni casi dei pazzi furiosi che si sono finti quello che non erano solo per-"

"Non ti scaldare... Kraken."

Victoria gli lancia un asciugamano addosso ma Damiano non ha la forza di schivarlo, lascia che gli atterri in faccia smorzando la propria risata allegra.
"Zitto. Tu neanche ce l'hai un nome da supereroe."

"Questo perché non sono un supereroe al contrario tuo, non mi atteggio a vigilante della notte, anzi. Più sopprimo i miei poteri e più mi sento meglio. Al... sicuro."
Damiano abbassa lo sguardo sull'asciugamano che ora stringe sul grembo, è rimasto in slip dopo che Victoria l'ha praticamente buttato sotto la doccia, l'effetto dell'MD sta svanendo e questo lo spaventa come poche cose.
Il dopo.

"Ci sono io. Con me sei sempre al sicuro."

Il ragazzo sorride, un po' tetro.
"Sei forte, Vic. Ma non puoi proteggermi da questo, non hai mai potuto farlo. È la mia condanna."

"I fantasmi non possono farti del male, tu sei solo un tramite, si esprimono attraverso i tuoi occhi. Ma non possono toccarti, non possono ferirti, manipolarti, costringerti a pensare o a fare quello che non vuoi. Anche se ti sembra che siano qui, con noi... sono in un'altra dimensione. Non possono toccarti."

Victoria è seduta sulla vecchia scrivania nella camera del moro, si allunga per stringergli una mano, nonostante sia la donna più forte del pianeta le sue mani inanellate gli paiono così sottili, così delicate.
Tutto nel suo corpo grida femminilità, provocazione, sensualità, bellezza, ma le sue mani, la serietà dei suoi occhi, in loro c'è solo delicatezza.
Non se lo aspetterebbe nessuno da lei.
La vedono piccola, esile.
Pensano di poterla sopraffare, tutti, dal primo dei poliziotti all'ultimo degli stupratori.
Finiscono sempre male, quegli uomini.
Kraken è ancora in giro, mentre alcuni di loro sono sotto terra.

"Non puoi capire, pensi che sia facile, che mi basti chiudere gli occhi, girarmi da un'altra parte. Ma vedo in ogni dove, uomini, donne, vecchi decrepiti e bambini col cranio fracassato, ne vedo così tanti ogni giorno che ormai anche quando dormo... non c'è pace."

"Pensavo stessi meglio."
Victoria gli stringe di più la mano e si piega per potarsela alle labbra, lo fa sorridere.
Un po' di calore dalla persona più fredda del mondo.

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