Capitolo 14

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Rinchiusa qui in camera mia, poggiata alla porta che piango e piango e piango, fino a non avere più lacrime.
Perchè.Perchè mi ha fatto questo?Pensavo fosse diverso, pensavo fosse umano.Pensavo mi amasse.
E invece sono solo una stupida.
Mi rigiro l'anello nel dito che mi aveva regalato l'anno scorso a Natale, continuando a pensare a cosa dovrei fare ora.Non posso rimanere qui a piangere come una ragazzina.Io devo fare qualcosa.

//Roger//
Apro di colpo la porta che porta allo studio e cerco Freddie con lo sguardo e coi pugni serrati.
-Dove cazzo è Freddie!?- grido per i corridoi aprendo tutte le porte e sbattendo i piedi forte a terra.
-Roger perchè gridi?- mi chiede John uscendo dalla sala prove, insieme a Brian e Freddie.
-Tu brutto figlio di una...!- mi mordo il labbro per non continuare.Mi avvicino pericolosamente a lui e inizio a spintonarlo.
-Che cazzo ti passa per la testa!?Eh!?-
-Roger cazzo calmati!- mi richiama Brian, prendendomi da entrambe le braccia visto che stavo iniziando a picchiarlo in pieno volto.
-Sei stato tu a dirmi di chiamare lì.Io che dovevo fare?Hm!?- mi rifila un pugno in pieno volto.
-Vediamo che pugile sei, dai!Fatti avanti stronzo!-
E ci picchiamo.Ci picchiamo fino a sanguinare, fino a che non arriva la sicurezza a dividerci.

-Lo strozzo quello stronzo.- sbuffo seduto su una sedia, insieme a John.
-Roger.È colpa tua e lo sai- dice con quella voce da angioletto.Cristo se ha ragione.
-Ti sei comportato male tutti questi anni.L'hai tradita ai tour, le hai mentito, le hai fatto credere cose che tu non riusciresti mai a provare e questo lo sappiamo entrambi, Roger.Tu sei così...- sussurra le ultime parole.Ha ragione.Ha ragione su tutto e sono stato così stupido a prendermela con Freddie.Lui ha solo fatto quello che gli ho detto di fare.A quest'ora potevo starmene a casa accoccolato alla ragazza che amo... che amo...
Scoppio a piangere.
Io la amo cazzo.È la prima volta che amo una persona così tanto e da tanto ma sono così stupido da lasciarla andar via per merito mio.
In più ho picchiato il mio migliore amico.Mio Dio cosa sto facendo.
-È tutta colpa mia John.Io la amo più della mia stessa vita.Farei qualsiasi cosa per lei e sono stato così coglione da tradirla.Lei è l'unica che mi fa sentire vivo, mi fa sentire me stesso.Con lei ho le farfalle allo stomaco come una fottuta scolaretta in preda agli ormoni e vorrei solo poter tenerla stretta a me per sempre.- mormoro in preda alle lacrime.
-Lo so amico, lo so.Ora però smetti di piangere e se veramente la ami come dici, beh, vai da lei e scusati.Ma scusati seriamente Roger, non come tuo solito- borbotta il castano qui vicino a me.
Annuisco e dopo averlo abbracciato per prima cosa vado da Freddie e mi scuso, mi scuso di tutto.

//Fiamma//
-Non so cosa fare Mary, dico sul serio- stiamo io e Mary sedute sul divano a parlare dell'accaduto, mentre stringo a me un fazzoletto di stoffa ormai bagnato dalle lacrime.
-Conosco Roger e credimi, non l'ho mai visto così innamorato di una persona, di te.Ma si è comportato da coglione, quindi direi di vendicarmi-
-Cosa intendi?- chiedo spaventata ma anche curiosa della sua proposta.
-Non lo perdonerai subito, aspetterai diciamo... un po'.Io so che tu lo ami ancora, come so anche che lui ama te, ma devi fare così.Fallo aspettare-

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.Spazio autrice.
Scusate se è corto ma sono davvero stanca.
Spero che questi capitoli vi stiano piacendo perchè ho intenzione di continuarla in un modo abbastanza... carino🤭
Detto ciò.
Goodnight

The classmate - Roger TaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora