Capitolo 7

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Mi sveglio lentamente, tenendo gli occhi socchiusi per via della poca luce che entra in camera.Mi ritrovo davanti Roger, ormai sveglio e chissà da quanto, mentre giocherella con una ciocca dei miei capelli.
-Buongiorno piccola- sussurra sorridendomi.
Sorrido dandogli pure io il buongiorno e rimaniamo così per ben 10 minuti.

-È tardi Taylor, dovremmo andare a scuola- sospiro intenta ad alzarmi ma sento una forte presa sulla spalla che mi fa ritornare sdraiata sul letto.
-Oggi è domenica, la scuola è chiusa- mormora stringendomi a se -ti prego rimaniamo così ancora un po'.Voglio starti vicino ancora un pochino- borbotta col viso nascosto nella mia spalla.Vorrei tanto pure io rimanere così tutta la mattinata, ma ho altre cose da fare visto che ho appen saputo che la scuola è chiusa, vorrei andare a fare un giro in centro o qualcosa del genere, e poi se i signori Smith vedono Roger nel mio letto potrebbero prendersi un infarto.
-Allora facciamo così, se vuoi mi puoi accompagnare in centro.Che ne dici?Così passi del tempo con me.Però sbrigati a prepararti che se i miei ti dovessero vedere qui prenderebbero un infarto- ridacchio e con me anche lui
-Ai suoi ordini signorina Smith-

-Roger!- lo tiro per la manica della sua giacca -Guarda che belli quei cuccioli!- dico portandolo di corsa con me davanti ad una vetrina da cui si possono vedere i cuccioli di Akita
-sono così belli...- ho un debole per i cani, lo devo ammettere.Ne ho sempre voluto avere uno mio ma non ne ho mai avuto l'occasione di prenderlo.
Sento Roger ridere vicino a me e mi scompiglia tutti i capelli con una mano.
-Tu dovresti accudire un cane?A malapena sai accudire te stessa- metto il broncio, guardandolo male dal basso e roteando gli occhi -cretino- borbotto ritornando a camminare;
Tra i vari "scusa" e risatine da parte di Roger siamo giunti in un negozio di vestiti.Presto ci sarà il ballo scolastico e diciamo che non ne vado pazza, anzi non mi piacciono proprio, ma Roger sembra entusiasta all'idea di vedermi con un bel vestito addosso, invece che sempre con jeans a vita alta o divisa scolastica.
-Avanti provati questo-

Mi provo il primo vestito scelto da lui ed esco dal camerino-sembra una veste da notte- ridacchio-hai ragione

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Mi provo il primo vestito scelto da lui ed esco dal camerino
-sembra una veste da notte- ridacchio
-hai ragione.Infatti te ne ho portati altri due!- vedo i vestiti scelti mentre mi stavo cambiando e rimango a bocca aperta -non li metterò mai!-
-avanti non fare la bambina e provali!Hai quasi 18 anni signorina-

Infatti te ne ho portati altri due!- vedo i vestiti scelti mentre mi stavo cambiando e rimango a bocca aperta -non li metterò mai!- -avanti non fare la bambina e provali!Hai quasi 18 anni signorina-

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-sento il seno esplodermi- piagnucolo -è troppo stretto Roger...- faccio per voltarmi e non vedo solo lui a bocca aperta ma pure Freddie.
-Freddie!Che ci fai qua!?- sbotto cercando di coprirmi il più possibile con le braccia.
-beh sai faccio anch'io un giro in centro di solito.Comunque ti sta veramente d'incanto, dolcezza- mi fa l'occhiolino indicando poi Roger con un cenno della testa.
-ha ragione... Freddie- sussurra quest'ultimo.
Divento rossissima in viso rientrando così in camerino

Esco nuovamente e devo dire che questo, anche se non rispecchia i miei gusti, mi piace davvero molto

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Esco nuovamente e devo dire che questo, anche se non rispecchia i miei gusti, mi piace davvero molto.È comodo ed è colorato, facendo risaltare il colore dei miei occhi e la mia carnagione.
-così come sto?- sorrido timidamente ai due, i quali prima si stavano dando dei pugnetti
-ragazzi!- li riprendo come fossi la loro madre.Mi guardano ma non rispondono.Cosa devo fare con loro?Penso tra me e me scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
-beh.. ecco.. sì è... bello molto...- mormora Roger e le sue guance si fanno di un rosso acceso come il vestiro che ho indosso.
-voleva dire che stai molto meglio così, Fiamma.È come se fosse già tuo- ridacchia Freddie -quindi avete deciso di andarci insieme?-
-No!- esclamiamo entrambi per poi guardarci dritti negli occhi.
-no ecco... non so neanche se verrò, queste feste non mi piacciono per niente e poi c'è troppa confusione e...-
Mi interrompe Roger -ci vado con Sharon.-
Sbotta infine incrociando le braccia al petto
-oh amico sappiamo tutti e tre che quella ragazza non è per te, è una put...-
-Freddie basta.Vuole andarci con lei e ci andrà, non spetta a noi la decisione.E poi, ripeto, neanche ci verrò a quel ballo.- sbuffo entrando in camerino e rivestendomi.
Sento da fuori i ragazzi discutere sottovoce.
Usciamo tutti e tre da quel negozio.Io e Roger salutiamo Freddie, il quale aveva un impegno e poi ci dirigiamo insieme verso casa Taylor, senza neanche dirci una parola.

-sicura di non voler venire?- scuoto la testa rimanendo con gli occhi fissi davanti a me
-no Roger, non mi piace e non ho nessuno che mi voglia portare-
-hai prov..-
-no, Freddie ci va con un suo amico, John con una sua amica e Brian con la sua ragazza- sospiro abbassando lo sguardo mentre continuiamo a camminare
-puoi andarci con...-
-Roger basta, no.Non voglio andarci con nessuno, ok?Ora basta parlare di questo ballo.- ed è la bugia più grande che avessi mai detto.Ci voglio andare, eccome se vogio andarci ma solo con una persona e quella persona è proprio Roger Taylor.Non voglio nessun'altro tranne lui e ciò mi fa un po' male, sapere che ci andrà con una che neanche merita un secondo del suo tempo.
Ma è così strano, sentire delle emozioni così forti e miste dentro di me, con una persona che conosco da poco.Roger Taylor, penso tu sia riuscito per la prima volta a prendere posto nel mio piccolo cuore di ghiaccio.
-Fiamma?- mi riprende il biondino -tutto ok?- mi ferma posandomi le mani sulle spalle.Non mi sono neanche resa conto di star piangendo.
-sì io... io...-
-vuoi salire su in casa mia un attimo?- chiede preoccupato e come non biasimarlo, dopotutto sto piangendo senza un motivo preciso, per strada.
-No sta tranquillo, vado a casa mia.A domani Roger- gli sorrido asciugandomi le lacrime con la manica della maglia per poi andarmene a casa velocemente, lasciandolo lì sotto l'uscio di casa sua.

The classmate - Roger TaylorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora