~L'incontro~

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Quella sera Scarlett non riusciva a dormire. Aveva in testa troppi pensieri.
Dopotutto sarebbe morta, come poteva stare tranquilla sapendo che il giorno del macello stava arrivando?

Almeno le avevano dato un letto, come alle altre. Le aveva fatte sistemare in una stanza abbastanza grande da farci entrare quattro letti singoli.

I tre ragazzi pensavano che era inutile tenerle nei sotterranei come prigioniere, sapevano che non sarebbero andate via, non avevano scelta.

Gli occhi di Scarlett si posarono su Helen, i loro letti erano vicini.
Lei stava bene, alla fine le sue costole erano intere ma, a detta sua, il dolore che aveva sentito era stato particolarmente forte.
Quella Rain si che sapeva dare i calci.

Si rigirò nel letto, mettendosi a pancia in sù, guardando il soffitto. Bianco, tutto bianco, bianco come i vestiti della ragazza dai capelli grigi.
Quella maledetta.

Strinse i denti, poi sospirò, chiuse gli occhi e provò di nuovo a dormire.

Voglio dormire! Non chiedo tanto nella vita. Salverò un casino di ragazzi, non posso almeno riuscire a dormire?

Così si alzò, seguendo come al solito l'istinto, e andò verso la cucina. Stava in quella casa da tre giorni, ormai conosceva le stanze principali, però nonostante tutto c'erano due stanze chiuse a chiave. Scarlett avrebbe voluto così tanto buttarle giù per capire perché erano chiuse, ma non poteva.

Entrò in cucina, senza guardarsi intorno, come se fosse casa sua.
La luce era spenta, quindi pensò che non c'era nessuno.
Ma appena aprì il frigorifero, la luce si accese, e non quella dell'elettrodomestico che aveva davanti purtroppo.

A Scarlett scappò un piccolo urlo, e indietreggiò.

Luke se ne stava lì, a guardarla, con quel sorrisetto. Era appoggiato a una finestra. La guardava senza parlare.

«Si può sapere che ci fai qui?»
Chiese Scarlett cercando di darsi un contegno.

Il suo sorriso aumentò. «Qui? Nella mia cucina intendi»

La ragazza sbuffò. «Con la luce spenta?»

Lui alzò le spalle. «Mi piace il buio.»

Non potrebbe essere più strano

Lei lo guardò stranita. «Tu non sei normale.»

«Te ne sei accorta adesso?» Sorrise, nuovamente.

Scarlett lo guardò male, per poi girarsi e andare verso la porta.

«Perché odi farti chiamare piccola?» La sua voce le arrivò forte e chiara.

Scarlett si irrigidì.

Me lo sta davvero chiedendo davvero?

Si girò verso di lui. «Perché me lo chiedi?»
Era curiosa, ma non avrebbe rivelato i suoi segreti a uno sconosciuto.

Lui alzò di nuovo le spalle. Quel ragazzo era ripetitivo.

«Per curiosità.»

Allora la figlia del fuoco sorrise furbamente. Si avvicinò a lui lentamente.

«Allora posso farti anch'io una domanda... perché hai baciato Samantha sapendo che era la ragazza di Nicolas?»

Scarlett riuscì a vedere che si era irrigidito.

Colpito!

Ma lui sorrise, facendo cadere le speranza di Scarlett di averlo in pugno. «E visto che io non sono come te, non ti risponderò con un'altra domanda.»

The Sons Of Elements - I Guardiani  (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora