Tutto nero... buio... cosa sono quelle?!
Delle scale...Perché mi trovo davanti a delle scale?
Sento un fischio nelle orecchie, si fa sempre più forte... mi da così tanto fastidio, metto le mani sulla testa premendo, nel tentativo di ovattarlo.
Le scale... si stanno allontanando?
O no...Non voglio rimanere di nuovo al buio!
Ignoro quel rumore fastidioso e comincio a correre verso di esse, ma continuano ad allontanarsi, non riesco a raggiungerle sono troppo veloci.
Nel correre inciampo nel nulla e precipito nel vuoto, abbasso lo sguardo sotto di me e... cosa?
Le scale sono là sotto... sto per schiantarmici sopra...
Nonono no!!!
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Scattai in piedi, inciampai in qualcosa di morbido per poi schiantarmi al suolo. Mi voltai notando che ero appena volata dalla poltrona come un sacco di patate.
Il cuore mi stava esplodendo a causa di quella botta di adrenalina improvvisa...
Il fuoco stava scoppiettando, era tutto tranquillo come lo avevo lasciato prima di addormentarmi.
Tentai di mettere a fuoco le immagini nel sogno e ricordai le scale.
Erano molto simili, se non le stesse, di quelle che c'erano all'interno della casa...
La cosa mi inquietò e non poco.Andai davanti a quest'ultime.
Avevo paura a scendere, era così buio e freddo e silenzioso... poi quel sogno strano...Purtroppo la curiosità è molto difficile da controllare. Mi feci coraggio e cominciai a scendere, gradino dopo gradino. (🧡)
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Giulia: Io col cazzo che ci sarei scesa là sotto...
Gradient e Kate: SHHHHHHH!!!
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Finii in un lungo corridoio molto tetro.
Ormai ero scesa, che senso aveva tornare indietro?Continuai a camminare finché non arrivai in fondo dove, sulla sinistra, iniziava un secondo corridoio.
Attraversai anche quest'ultimo finche non mi ritrovai di fronte ad un portone in legno molto pesante.
Lo aprii titubante premendo con forza per mezzo di entrambe le braccia.
Inizialmente sembrava sigillato, ma a forza di insistere si mosse, aprendosi di colpo con un tonfo che rimbombò contro le mura, perderdendo l'equilibrio e facendomi schiantare a terra.Indovinate un po' cosa trovai, un altro corridoio.
Era più lungo degli altri due, mi alzai spolverandomi i vestiti scuotendoli.
Ci volle una decina di minuti per attraversarlo. Infondo si trovava un altro portone uguale al primo.
Lo spalancai lentamente, tra i cigolii, stando attenta a non schiantarmi di nuovo, ritrovandomi di fronte ad un enorme viale costeggiato da altissimi alberi, completamente ricoperto di neve.
Woh.
Feci un passo avanti.
Neanche una frazione di secondo che le ante si richiusero di scatto alle mie spalle provocando un enorme frastuono.Rimasi immobile...
A fissare il vuoto per qualche secondo...
...cercando di realizzare ciò che era appena successo.(T/N)- Oh... cazzo...
Ero rimasta chiusa fuori... cercai in tutti i modi di riaprire quel fottuto portone, ma nulla. Lo presi a calci, spinsi, tirai...
Fanculo la mia curiosità.
Ora ero in mezzo alla neve, con dei vestiti leggeri, al freddo e senza né cibo né acqua, ci sarei morta lì...Continuai ad andare avanti cercando di non sprofondare in quella distesa bianca. Sembrava che anche questo luogo fosse deserto, freddo e deserto.
Continuai a camminare per ore. Attraversavo viali, sentieri nel bosco, ponti, non una sola anima avevo incontrato per tutto quel tempo.
Non mi sentivo più il naso...
Stavo tremando, mi strinsi le braccia al petto cercando di farmi un po' di calduccio. Aveva persino iniziato a nevicare; una vera e propria tempesta di neve.
Come cazzo faceva a nevicare!?!?
Dopotutto ero caduta in una vera e propria voragine, mi sarei dovuta trovare sottoterra, no?!
Allora come cazzo faceva ad esserci TUTTA.QUESTA.FOTTUTA.NEVE.?!?!?Stavo barcollando, le gambe non reggevano più dal freddo.
Stavo congelando... ero piena di brina sulle braccia, sul viso, sulle gambe, ovunque...Non volevo mollare, dovevo andare avanti... non volevo morire. (💜)
Ce la dovevo fare.
Attraversai un ultimo ponte ma dopo pochi passi inciampai in una roccia e crollai a terra finendo di faccia sulla neve.
Le palpebre si appesantirono...
Alzai lievemente la testa, rendendomi conto che di fronte a me c'erano delle case.Aspetta... case uguale a caldo, cibo e acqua, non potevo mollare ora... ma le gambe non avevano intenzione di rispondere ai comandi...
No no no...
La vista si offuscò e le palpebre si chiusero del tutto.
Poi... tutto nero.
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Spero vi sia piaciuto pescotte~
Chissà se uscirà il prossimo capitolo.*risata malvagia* 🙂
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Non giudicare mai un libro dalla copertina [DISCONTINUA] (NSxReader)
FanfictionVorrei avere anche io un carattere così deciso... vorrei essere anche io così sicura di me, sicura di ciò che faccio e di ciò che dico... essere pronta a rispondere e contrattaccare......ma so che non succederà mai... •••••••••••••••••••••••••••••••...