●Capitolo 13~ Insegnami.

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Camminammo per una decina di minuti. O meglio fu lui a camminare tenendomi salda alla sua spalla.

(T/N)- Posso camminare anche da sola...

Farfugliai completamente rossa in viso sia per le lacrime precedenti che per l'imbarazzo.

Per tutta risposta mi ignorò.

(T/N)- Dove stiamo andando?

Error- A casa mia, Ink si trova lì.

Mi trattenni dal fare altre domande.
Anche perché eravamo arrivati a destinazione.

Era una casa molto simile a quella di Ink, tranne che per i colori, i quali erano molto spenti.

Error spalancò la porta e finalmente mi fece scendere dalla sua spalla.

Si. Era identica alla casa di ink.

Error- Vieni?

Error aveva inizato a salire su per le scale dirigendosi in quella che, a casa nostra, era la porta della mia stanza.

Io lo seguii a passo svelto superandolo e aprendo la porta di scatto.

Ink era lì su un letto.
Si voltò verso di me con uno sguardo sollevato, sorridendomi.

Io corsi da lui ricominciando a piangere. Mi inginocchiai ai piedi del letto abbracciandolo.

(T/N)- FRATELLONE!!! Credevo ti a...avessero fatto chissà cosa, c...credevo di non rivederti mai più!!! Ho a...avuto così paura...

Ink- Tranquilla sono qui, è tutto ok...
Sshhh, non piangere sorellina...

La sua voce sembrava ancor più dolce del solito. Sprofondai il viso nelle coperte strusciandomi sul suo petto.

Alzai il viso, interamente intriso dalle lacrime, e mi voltai verso Error donandogli uno dei miei più sinceri sorrisi.

(T/N)- Grazie...

Per tutta risposta, la sua faccia si colorò di una leggera sfumatura giallina, e ricambiò con un sorriso leggero.

Si avvicinò a noi.

Error- Sarà meglio disinfettarti ancora le ferite. (T.../N)... giusto?

(T/N)- Si..

Error- Vieni, dammi una mano.

Mi trascinò nel bagno passandomi bende e disinfettanti di ogni tipo. Dovevo ammetterlo, quella casa era veramente ordinata. Non me lo sarei aspettata da un... distruttore.

Tornammo da Ink. Error si appoggiò al letto, scostando la coperta e aiutandolo a mettersi seduto, molto lentamente, cercando di non fargli male.

Gli scostò la maglietta, scoprendogli il petto e provocando una leggera sfumatura arcobaleno sul suo viso.

Error si rese conto dopo qualche secondo di questo piiiiccolissimo dettaglio e, per tutta risposta, il suo viso si tinse di giallo.

Soffocai una risata a quella scena.

Mi soffermai su Ink...
Era pieno di lividi, graffi e tagli di tutte le grandezze.

Aiutai Error a fasciargli e disinfettargli le ferite e una volta finito sentii di essermi tolta un peso enorme. Dopo giorni di insonnia sentii gli occhi farsi pesanti.

Error uscì dalla stanza per riportare a posto bende e quant'altro.

Mi distesi accanto Ink e lo abbracciai.
Per tutta risposta avvolse le mie spalle con un braccio.

Non giudicare mai un libro dalla copertina [DISCONTINUA] (NSxReader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora