LOUIS' POV
-dobbiamo perforza portarcela dietro?- commentava con tono schifato la mora che sedeva sul sedile del passeggero, teneva le braccia incrociate sotto il suo giubbotto che lei stessa definiva "super-chic" ma orribile per me.
Ero tentato di non rispondere e limitarmi ad ignorarla, ma lei continuava a borbottare guardando fuori dal finestrino, non vedevo l'ora di lasciarla fuori da casa sua così da non doverla sopportare ancora, per l'amor del cielo, le volevo bene, eravamo amici dai tempi dell'asilo, ma a volte era opprimente e snervante, anche appiccicosa -si, Eavy, devo portarla a casa.- risposi secco continuando a guidare, di tanto in tanto buttavo l'occhio sullo specchietto retrovisore, Britt era li stesa sul sedile si teneva lo stomaco accovacciata nel silenzio totale, gli occhi chiusi sembrava dormisse se non fosse per l'espressione dolorante che aveva in volto -Britt- la chiamai alternando lo sguardo da lei alla strada, non rispose - tutto bene?- chiesi preoccupato, lei mugulò qualcosa di incomprensibile provocando l'ennesimo brontolio di Eavy.
Finalmente la mora arrivò a destinazione, accostai sul marciapiede lasciando il motore acceso -Notte Tommo- disse slacciandosi la cintura -Buonanotte - le sorrisi appena, solo per cortesia aspettando con ansia che scendesse, appena chiuse la portiera mi voltai sui sedili posteriori -Hei- cercai di essere cauto nel toccarla, le passai una mano sulla spalla -cos' hai?- mugulò ancora stringendosi più forte lo stomaco -c..casa- riuscì a dire, rimisi in moto la macchina e ad una velocità elevata guidai in direzione della villa delgli Ash.
Fermai la macchina nel solito posto, Brittany ne scese velocemente, quasi correndo ignorando il suo dolore per poi fermarsi pochi passi dopo. Vomitó fore il pranzo degl'ultimi tre mesi poi si accovaccio, cercai di avvicinarmi preoccupato dalla sua salute, ma lei mi spinse via, singhiozzava appena stringendosi ancora le mraccia aò ventre -Britt- mi avvicinai ancora -non fare la stupida, fatti aiutare1- la presi quasi di forza dal suo "angolino" per poi caricarla sulla mia spalla.
non era pesante, anzi, era leggera, forse troppo. lei cominciò a scalciare mugulando lamenti incomprensibili.
sicuramente aveva alzato troppo il gomito, non era una novitàvederla ubriaca, non lo era per nessuno -dove andiamo?- mi chiese quando, una volta dentro la casa mi avviai verso le scale, non risposi subito sentì le sue mani allungarsi a penzoloni sulla mia schiena e lei iniziò a canticchiare una melodia a caso mentre con le mani giocerellava con la tasca posteriore dei miei jeans.
una doccia fredda non potea che farle bene in quella situazione. -cosa hai intenzone di fare?- mi chiese confusa mentre la facevo sedere sul bordo della vasca -cerco di farti stare meglio- gli spiegai vago mentre le facevo sfilare il giacchetto che indossava lei strinse gli occhi in due fessure, ma non disse niente, lasciò che gli sfilassi anche le scarpe - uhh - disse con voce da bambina -ho capito!- disse portndo le braccia al mio collo e avvicinandosi a me - NO! No Britt, non hai capito! - mi affrettai a dire, lei spalancò gli occhi a pochi centimentri dai miei, l'azzurro cielo era sparito, quasi invisibile sotto la pupilla nera. A quella distanza, la voglia di baciarla sarebbe stata incontrollabile, se non fosse stato per i suoi occhi spenti. La presi di peso menttendola nella vasca, aprì di colpo l'acqua -BRUTTO FIGLIO DI...- iniziò a gridare coprendosi il volto con le mani, scalciava nella vasca mentre l'acqua le bagnava i capelli -CHE CAZZO FAI?- gridò ancora, inutile dire che la scena provocò in me molte risate -stai un po' Ferma!- le dissi cercando di spostare le mani dall suo viso.
AUTHOR'S POV.
Con calma Louis riuscì a tranquillizzare la ragazza, le passava delicatamente l'acqua sui lunghi capelli biondi dove ancora scivolava l'acqua che nel frattempo aveva scaldo. Lei era rannicchiata con il cervello ancora fuori uso tremando, lo sguardo fisso nel nulla -è ancora fredda?- chiese il moro perplesso, ma non era per il freddo, era solo l'ennesima reazione che provocava la droga che aveva assunto. Il tremolio, la nausea, i giramenti di testa, fitte alla testa e amnesia. Ti faceva dimenticare, per un po', tutto: chi sei, cosa stai facendo, chi conosci e chi no e tutto quello che Brittany voleva era dimenticare.
I vestiti le grondavano di acqua mentre usciva dalla vasca -Dovresti toglierli - disse Louis guardandosi in tornp, prese un asciugamano porgendoglielo, lei tolse i vestiti abbandonandoli a terra, si coprì e tornò a fissare con sguardo vuoto il moto.
Anche lui la osservava triste e preoccupato, lo aveva capito ormai che non er alcool, infondo non ci voleva un genio a capirlo, sospirò appena prendendola premuroso per mano e accompagnandola nella grande stanza conosciuta.
Quando aprì la porta era il caos. i muri spogli erano tristi e vuoti. tutte le foto che erano appese erano ora sparse in disordine, sul pavimento mischiate a vestiti stroppicciati, Louis raccatto una maglietta a caso facendola indossare alla bionda. nella sua mente si sovrapponevano confuse idee di cosa possa mai essere successo li dentro. Brittany entrò nel letto apatica sdraiandosi su un fianco, Louis le rimboccò le coperte lasciandole un baci sulla fronte -Buonanotte- le sussurrò uscendo dalla stanza.
Non l'avrebbe lasciata per nessun motivo, da sola, in quella casa e in quella condizione, a passo stentato si recò nel salotto lasciandosi cadere sul divano, si sdraiò cominciando a pensare al quel suo punto fisso che da giorni non si toglieva dalla sua mente.
Quella ragazza, di aspetto tanto finto ma più vera di qualsiasi altra ragazza. La bionda platinata con i suoi mille problemi, la bionda platino che fa la dura, con la sua triste storia alle spalle. La bionda platino alla deriva che ha bisogno solo di un'ancora. di un amico.
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ODIATEMI PURE!
SCUSATE PER IL TROPPO TEMPO CHE VI HO FATTO ASPETTARE, MA DAVVERO GLI ORARI CHE MI FANNO FARE SONO DA SUICIDIO E DI CONSEGUENZA NON RIESCO MAI A STARE UN PO' AL PC PER SCRIVERE T.T
VA BEH, HO GIà UN INIZIO DEL PROSSIMO CAPITOLO PER IL RESTO COMEMNTATE E VOTATE QUESTO!
VI AMO TUTTI ANCHE SE VOI MI ODIATE
Effy <3
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Just Another Sunny Day [Louis Tomlinson]
FanfictionBrittany Ash e Louis Tomlinson sono due ragazzi che studiano alla "british London Arts accademy" una delle migliori accandemie di arte di tutto il paese, sono due ventenni completamente diversi tra loro, lei fredda e impassibile con un grande muro...