Lo spogliatoio| L/C/M

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contiene: bondage, nastro adesivo, occhi bendati, forzatura(?);

"Dobbiamo vincere la partita di sabato." mormorò una voce profonda mentre entravano nello spogliatoio. Lo stesso spogliatoio nel quale Luke si stava cambiando i vestiti sportivi con quelli normali, quando riconobbe la voce si sbrigò improvvisamente, Calum Hood.

Non era un segreto che grazie alle sue abilità sportive il ragazzo dai capelli scuri dominava la scuola, ma non era questa la ragione per cui il biondo era spaventato dal farsi vedere. Aveva cominciato ad odiare i ragazzi popolari dal primo momento in cui mise piede in quella scuola. Odiava il loro comportamento. Erano arroganti e snob, in più pensavano di poter dominare il mondo e che niente potesse ferirli.

Poi c'era Luke. Era un pò un emarginato, bravo solamente in educazione fisica, matematica e musica; ma questo non lo definiva certamente popolare. O intelligente.

Certamente, Calum l'aveva notato almeno una volta o due, ma l'aveva solo insultato con parole dure o aveva fatto finta che non ci fosse.

Proprio come il suo migliore amico e compagno di crimini,Michael Clifford.

Michael aveva dovuto ripetere un anno, cosa che lo rendeva figo poichè più grande e cose simili. Rimaneva comunque un cretino. Specialmente con Luke.

Infatti, appena Luke sentì Michael rispondere a Calum, diventò ancora più ansioso di lasciare lo spogliatoio. Entrambi gli idioti nello stesso posto con lui? Assolutamente no.

Sembrava però, che la fortuna fosse contro di lui quel giorno, perchè appena finito di sistemare la sua borsa, sentì qualcuno rivolgergli la parola.

"Ah, vedo che Hemmings è ancora qui. Che ci fai qui, amico?"

Luke si girò lentamente, fronteggiando un Calum ironico, che stava ghignando con le braccia incrociate. Michael era in piedi dietro di lui e guardava il biondo con gli occhi più scuri del solito. Luke deglutì.

"Allora?" Calum divenne leggermente impaziente, sollevando un sopracciglio. "Parla!"

L'improvviso cambio di tono fece indietreggiare Luke, i suoi occhi si spalancarono.

"I-io sono dovuto rimanere. Ho aiutato l'allenatore a rimettere la roba apposto."

Calum annuì lentamente, poi ghignò ancora. "Davvero, uh? Magari puoi restare ancora un pò ed aiutare anche me."

Luke aggrottò leggermente le sopracciglia, non capendo cosa Calum intendesse dire. Non era molto esperto in quel campo, quindi non c'era da stupirsi che non avesse capito.

Calum guardò Michael, annuendo e facendolo allontanare. Questo spaventò un pò Luke, cosa sarebbe successo se Michael avesse fatto il giro degli armadietti così da circondarlo? Non sarebbe mai riuscito a scappare da quei due.

"D-devo andare." disse improvvisamente Luke, avvicinandosi nervosamente a Calum e cercando di oltrepassarlo velocemente. Ma Calum non lo lasciò andare, gli afferrò il braccio, spintonandolo e scuotendo la testa. "Tu non vai da nessuna parte, Hemmings. Non abbiamo finito con te."

Luke deglutì ancora una volta, tremando leggermente dalla paura. Aveva sempre sperato che il giorno in cui fosse stato picchiato non sarebbe mai arrivato, invece eccoci qui.

Calum si avvicinò al ragazzo, mantenendo il suo presuntuoso ghigno. Afferrò il biondo dalla maglia, spingendolo contro gli armadietti e facendolo piagnucolare nel momento in cui i lucchetti gli colpirono la schiena. "Ti prego."

"Aw, preghi di già? ma non abbiamo nemmeno cominciato." Calum mise un finto broncio, accarezzando una guancia del biondo. Luke si ritrasse al contatto, temendo che sarebbe seguito uno schiaffo.

5SOS Smut boyxboy[traduzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora