Capitolo 22:

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<<Pierre, spiegami tutto.>>, risposi sedendomi sul grande divano nero dietro di lui.

<<Angelica, io sono un principe.>>, affermò, risi, ma vendendo lui più serio che mai mi zittii anche io, <<Non è uno scherzo, vero?>>, chiesi lievemente, scosse la testa, <<Principe di cosa?>>

<<Degli angelo oscuri...>>

<<No, aspetta, cosa?!>>. La mia faccia era un misto di stupore e paura. <<Angelica...tu sei una di noi. >>, disse prendendomi la mano che mi affrettai ad allontanare, <<Ti sbagli Pierre, non ho niente a che fare con "voi".>>, dissi mimando le virgolette con le dita, <<Angelica, tu sei una...>>, la frase si fermò a metà mentre io caddi nel vuoto.

Aprii gli occhi lentamente, la stanza era completamente immersa nel buio, cercai di alzarmi ma il braccio di Axel mi circondava la vita e mi attirava a se, mentre Alis era attaccata a me.

Era notte? Mi girai verso Axel il più lentamente possibile e mi misi ad osservarlo dormire.

Era bellissimo.

Per quanto mi sforzassi la rivelazione di più non mi permetteva di pensare ad altro. Cosa intendeva dire?

Passarono un paio d'ore, e senza nemmeno rendermene conto lui stava aprendo gli occhi, <<Ehi, buongiorno...>>, sussurrò sbadigliando, <<Giorno.>>, risposi sorridendo, sollevò delicatamente il braccio che era rimasto intorno alla mia vita, e lo spostò, <<Come stai?>>

<<Bene tu?>>

<<Assonnato.>>. Ridemmo entrambi , perché quella domanda?

<<Ieri quando siamo tornati in camera, tu ti sei addormentata subito...e boh non so...>>, disse rispondendo alla mia domanda, <<Si sto molto bene.>>, tagliai corto, avevo voglia di riaddormentarmi, tornare da Pierre e scoprire cosa voleva dire.

<<Forse, dopo ti conviene dirglielo ad Alis.>>

<<Che cosa?>>

<<Quello che ti sta succedendo.>>. Annuii, meritava di sapere tutto quello che mi stava accadendo.

Appena Alis si svegliò facemmo colazione tutti insieme, Axel appena finito raggiunse i ragazzi per lasciare a me ed Alis un po' di spazio, <<Alis, ti devo raccontare una cosa...>>, dissi mentre lavavamo le tazze del latte, <<Dimmi tutto.>>, disse quasi entusiasta, <<Il tatuaggio che hai visto sul mio polso...non è un tatuaggio.>>. Le raccontai tutto quello che avevo visto nei miei sogni.

<<Ma chi è questo Pierre?!>>

<<Allora...un paio di anni fa, è arrivato questo bambino biondo nei miei sogni, un bambino simpaticissimo e bellissimo. Sembra un nobile...è stato il mio primo amore...il mio primo bacio, ma poi lui otto anni fa, è scomparso.>>, confessai, sembrava stranissimo parlarne con qualcuno, non lo avevo mai fatto, avevo sempre tenuto dentro tutto.

<<Mia, ci conosciamo da una vita, e tu non me ne hai mai parlato...>>, sussurrò, era offesa, lui mi aveva sempre detto tutto e io no, <<Alis, mi dispiace, sono solo sogni, non ci ho mai dato peso. Si ci sono stata male quando è scomparso ma sono andata avanti. Però ora se ne esco con sono un "principe". >>

<<Sei sicura che è veramente Reale?>>

<<Inizio a pensare che io mi sia immaginata tutta, e che in questo momento io sia in coma o che stia dormendo da qualche parte.>>, conclusi ridendo. Cercammo e raggiungemmo gli altri.

Non fecero domande e parlammo normalmente come se non fosse successo niente, poi andai in infermerie per accertarmi che stessi bene e infine andammo tutti insieme all'ultimo piano dell'hotel.

<<Che bella giornata!>>, esclamò Richy girando su se stesso, <<Si, è stupenda.>>, rispose Edward, ci sedemmo sulle sdraio che c'erano e in silenzio ci godemmo quel momento.

Degli aerei passarono nel cielo, lasciando quelle stupende scie bianche che si intrecciarono tra di loro. <<Dite che un giorno, tutto sarà tranquillo?>>, chiesi senza pensare, <<Tranquillo come?>>, domandò Andrè, <<Senza preoccupazioni...insomma noi qua viviamo per uccidere persone, un giorno finirà mai?>>. Ma che sto dicendo?

<<Beh lo spero, un mondo migliori per tutti.>>, si aggiunse Axel, Alis annuii e ritornò il silenzio, <<E se invece non succedesse?>>, continuai, non volevo parlare ma le parole uscivano da sole, <<In quel caso continueremo come abbiamo sempre fatto.>>, concluse Richy, avevo come l'impressione di essere osservata.

Mi alzai un secondo, <<Che c'è?>>, chiese Axel, ok ero strana ultimamente ma sapevo che ci stavano fissando. Lo sentivo.

Guardai prima su ogni tetto delle case affianco e poi sui miei amici.

Un punto rosso comparve proprio sulla testa di Richy, <<C'è un cecchino.>>, sussurrai mettendomi davanti a lui, <<Cosa?>>

<<Richy, un cecchino ti sta mirando.>>, dissi alzando la voce, lui si alzò di scatto, come gli altri del resto, e corremmo tutti verso la porta per uscire. Ma era chiusa.

<<Ci hanno chiuso fuori!>>, urlò Alis, <<Non c'è un'altra uscita?>>, chiese Edward, scossi la testa, era una porta blindata non potevamo neanche buttarla giù. Iniziammo a bussare sempre più forte nella speranza che qualcuno di aiutasse ma non arrivava nessuno.

<<Mia, fa qualcosa!>>, urlò Alis scuotendomi, il puntino rosso ora era sulla sua testa, deglutii rumorosamente e mi misi davanti a lei. Perché non sparava?

<<Non ti muovere.>>, le ordinai, Richy mi spostò e si mise davanti, mi guardai ancora ingiro. Eccolo li! Nascosto da un camino.

<<Qualcuno ha portato la pistola?>>, chiesi sperando in un si, <<Io.>>, disse Axel, lo guardai sorpresa, gli indicai il punto esatto dove stava il cecchino e in pochi secondi si era avvicinato fino al limite dell'hotel.

Prese la mira e sparò. Alis urlò, <<Oh mio dio!>>, urlò Richy reggendola, <<Il braccio!>>, esclamò lei piangendo.

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