Capitolo 35:

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Sentivo continuamente qualcuno che urlava in sottofondo, la testa mi stava letteralmente scoppiando e le cose che mi ricordavo di ieri sera erano sempre meno.
<<Scusate, potete abbassare la voce?>>, chiesi a bassa voce, <<Si scusa.>>, rispose qualcuno abbassandola, il mal di testa aumentò e fui costretta ad aprire gli occhi. <<Buongiorno.>>, disse Andrè, stava parlando con Axel e Alis.
<<Che ore sono?>>, chiesi sbadigliando, <<Le nove...>>
<<Dobbiamo essere in palestra! Muoviamoci!>>, esclamai ricordandomi l'orario che ci aveva dato il Capo.
Ci fu un "prendi i vestiti e fuggi in bagno a cambiarti" generale, Alis svegliò tutti gli altri mentre io presi una pastiglia di MomentAct.
<<Come stai?>>, mi chiese Axel appoggiandomi una mano sulla spalla, <<Sto bene.>>, risposi, dando una pastiglia anche a Richy. <<Grazie.>>, rispose lui prendendola, <<Qualcuno ne vuole una?>>, chiesi sventolando il pacchetto, Edward alzò la mano insieme a Claid.
Ne diedi due a loro, poi cercai dei vestiti per la palestra, bussai alla porta del bagno dove c'era Alis, <<Alis! Mi fai entrare?>>, urlai cercai di non ricordarmi del mal di testa tremendo che avevo, aprì la porta e mi infilai dentro.
Era seduta sul coperchio della tavoletta del Water, <<Che succede?>>, chiesi inginocchiandomi davanti a lei per guardarla negli occhi, <<Ieri io e Claid ci siamo...>>, iniziò lei, <<Si vi ho visto. >>, aggiunsi, <<Ecco, ma era ubriaco. Cioè non so se era brillo o cosa.>>
<<Ma va dai! Stai tranquilla, vi siete baciati perché vi piacete. Prova a parlarne e vedi cosa dice.>>
<<Si hai ragione, vado.>>. Sorrisi e la lasciai passare, aprì la porta e mi accorsi che era in reggiseno. L'abbracciai per coprirla e la riportai dentro chiudendo la porta.
<<La maglietta!>>, esclamai sventolandogliela davanti, <<Oh si grazie.>>. Ci cambiammo e nel giro di dieci minuti eravamo in giro per il palazzo a cercare la palestra.
<<Eccola!>>, esclamai, aprendo la porta e trovandomi 3000 sguardi addosso. Mi vergognai veramente tanto. <<Finalmente i nuovi arrivati si sono decisi a scendere!>>, esclamò l'istruttore con non poco sarcasmo, <<Non abbiamo...sentito la sveglia.>>, si intromise Andrè.
<<Sapete sparare?>>, ci chiese, risi, <<E chi non lo sa fare?>>, ribattei, come primo giorno era già troppo, <<Allora perché non ci fai vedere come riesci a beccare quella lattina di coca cola in fondo al corridoio davanti a noi?>>. Era abbastanza lontana ma ero sicura che c'è l'avrei fatta. Notai Roxy fra tutti. <<Nessuno fino adesso c'è l'ha fatta.>>, aggiunse, ora mi stavo preoccupando, mi avvicinai al bancone dove c'erano tutte le pistole e ne presi una, non potevo usare la mia anche se l'avevo ai lati dei fuseaux.
<<Ok.>>.
<<Poi tocca a voi. Avete tre tentativi. >>, disse rivolto ai miei amici, <<Chi ci riuscirà vincerà il permesso di saltare la palestra una volta a settimana se vorrà.>>, aggiunse divertito, sorrisi, mi misi in posizione, presi la mira, contai fino a tre e poi premetti il grilletto, la sfiorai ma non cadde. Imprecai mentalmente e riprovai, sempre più vicino ma niente.
Feci un passo indietro, feci un ultimo respiro profondo poi premetti il grilletto di nuovo, echeggiò nella stanza un rumore di metallo. La lattina era per terra. Sorrisi e appoggiai la pistola sul legno. <<Allora il permesso?>>, chiesi divertita, intanto era sbiancato e i miei amici ridevano. Ci riuscì anche Axel ed Edward. Ottenemmo tre permessi speciali.
<<Cos'altro sapete fare?>>, chiese lui rivolto al nostro gruppo, alzai le spalle, suonò una specie di campanella, tutti presero le proprie cose e uscirono da lì.
Aspettammo che l'istruttore ci desse i nostri permessi poi uscimmo.
<<Wow!>>, esclamò Roxy prendendomi a braccetto, <<Andiamo a mangiare dai!>>, aggiunse poi prendendo a braccetto anche Axel, ok mi iniziava a darmi fastidio adesso.
<<Quanti anni hai?>>, le chiese Axel con aria molto sexy, <<Diciotto compiuti da poco.>>, rispose lei arrossendo, <<Ah allora auguri.>>, sorrise lui, notai John da lontano, <<Ehi John!>>, esclamai andando da lui e lasciando loro due da soli, mi girai giusto in tempo per vedere lo sguardo di Axel posarsi su John.
<<Ehi, scusa ma non mi ricordo il tuo nome...>>, disse grattandosi la testa, <<Sono Mia. >>, risposi, <<Ieri sera mi hai detto di stare...>>, mi tappò la bocca con la mano, <<Se proprio vuoi parlarne tieni il mio numero, ci metteremo d'accordo per incontrarci in privato.>>, concluse dandomi un biglietto da visita e allontanandosi.
<<Alis, lasciami spiegare...>>, sentii dire Claid, <<Lasciami in pace!>>, urlò Alis attirando l'attenzione di buona parte della sala, <<Alis!>>, la rincorsi finché non si fermò con le lacrime agli occhi, <<Si che sono un po' fuori allenamento.>>, risposi tra un respiro e l'altro.
<<Claid, è...Mia ti prego andiamocene da qui.>>, mi supplicò, <<Ti fidi di me?>>, chiesi seria, <<Certo, perché me lo chiedi?>>
<<Perché Pierre mi aveva chiesto se volevate venire al castello...ecco...>>, cercai di trovare le parole più giuste, <<Qualsiasi cosa Mia. Portami via da qui.>>.
<<Ora è trovare il modo di comunicare con Pierre.>>, sussurrai pensando, presi Alis per la mano e cercai un posto isolato.
<<Cosa stiamo cercando Mia?>>, mi chiese dopo un po' fermandomi, <<Un posto tranquillo, dove non passa nessuno.>>, risposi, arrivammo fino ai dormitori maschili.
Mi guardai intorno, non passava nessuno.
Ok Pierre aveva solo appoggiato la mano sull'erba ed eravamo arrivati in spiaggia, quindi stando alle statistiche ce l'avrei fatta anche io.
Appoggiai il palmo della mano sul muro, chiusi gli occhi e inspirai profondamente.
Il mio castello. Voglio andare nel mio castello.
Sentii sotto la mia mano una specie di vuoto, ma subito si riprese, <<Mia, che stai facendo? Se non volevi aiutarmi potevi dirlo.>>, mi disse freddamente, <<Shh.>>, la zittii, mi serviva concentrazione, molta.
Mi concentrai ancora, sentii di nuovo andar via il muro da sotto la mano, mi presi un minuto, ed era ancora così. Aprii lentamente gli occhi. C'era un po' di viola, <<Funzionerà?>>, chiesi più a me stessa che ad Alis.
<<Che cosa?>>, chiese lei scocciata, la presi per la mano ed entrammo nel muro. <<Che cavolo sta succedendo?!>>, urlò aggrappandosi al mio braccio. Feci un respiro profondo, <<Mia?>>, chiese una voce famigliare, <<Ice!>>, esclamai iniziando a ridere, <<Oh mio dio ce l'ho fatta!>>, aggiunsi, Alis rimase impietrita, <<Ed eccoci qua al castello di cui ti ho parlato.>>.
Lei guardò prima me; poi Pierre e Ice avvicinarsi, continuò così per un paio di minuti. <<Wow.>>, riuscì a dire, sorrise, <<Lei è Alis la mia migliore amica. Loro sono: Pierre ed Ice.>>, li presentai.
<<Come hai fatto a venire qua?>>, mi chiese Pierre abbracciandomi, <<Non lo so, ho provato a fare quello che avevate fatto voi l'altra volta.>>, risposi sorridendo, <<E ci sei riuscita!>>, esclamò Ice scompigliandomi i capelli, <<Come mai qua?>>, aggiunse poi, <<Storia lunga.>>, rispose Alis.
Le feci fare il giro del castello, raccontai a loro quello che era successo tra Alis e Claid, e loro spiegarono ad Alis un po' della "nostra" storia.
<<Ora è meglio che voi andiate.>>, disse Ice interrompendo la nostra cena, <<Di già?>>, chiesi un po' stupita, <<Sono quasi le dieci. >>, rispose Pierre, saltai in piedi e Alis mi seguì.
Pierre appoggiò la mano sulla parete e nel giro di un secondo si era aperto un portale.
<<Domani pomeriggio cercheremo di venire da voi, va bene? Così magari venite tutti qua.>>, concluse facendoci entrare.
Facemmo un passo e ci ritrovammo nel corridoio davanti alla nostra camera, bussai alla porta, <<Sono simpaticissimi!>>, esclamò lei ridendo, <<Te lo avevo detto! Sono fantastici!>>, esclamai appena la porta si aprì.
<<Eccole!>>, urlò Richy facendoci entrare, <<Che fine avevate fatto?!>>
<<Eravamo...Alis dove eravamo?>>, non sapevo cosa rispondere così passai la risposta ad Alis, che mi incenerì con lo sguardo, <<Oh Akira, sei uscito?>>, chiesi ad Akira inginocchiandomi davanti a lui, sembravo pazza ma dovevamo scappare dal pericolo, <<Si, l'abbiamo portato fuori. Ora mi rispondete? Dov'eravate? Vi abbiamo cercato per tutta la struttura!>>
<<Scusate, dovevamo...parlare!>>, illuminazione del momento, <<E dove siete andate?>>, si intromise Claid, <<Cos'è quarto grado? Non dobbiamo darvi spiegazioni.>>, concluse il discorso Alis andando in cucina.
Claid mi guardò con sguardo di supplica, <<Che c'è? >>, domandai alzandomi.
Alis per tutta la sera cercò di evitare Claid, Axel ovviamente sapeva già tutto, ma rimase zitto finché non andammo a dormire.
Non riuscii a prendere sonno, era più forte di me, però pian piano chiusi gli occhi, <<Mia.>>, sussurrò Alis,, <<Psh.>>, continuò, <<Mhm.>>, mugugnai, <<Andiamo?>>
<<Dove Alis?>>
<<Da loro.>>, concluse, <<Ma è tardi.>>, risposi io, <<Ti prego Mia.>>, piagnucolò, <<Ma li disturbiamo Alis. >>, cercai di convincerla, <<Cinque minuti.>>.
Cercando di fare meno rumore possibile mi alzai dal letto e andai da lei, nessuno si era svegliato stranamente, facendo silenzio appoggiai la mano sulla parete, aspettai qualche minuto, quando non sentii più il muro sotto la mia mano presi Alis ed entrammo.
Eravamo in giardino, sicuramente loro erano dentro ma non volevo disturbarli.
<<Stiamo qua.>>, conclusi sdraiandomi sull'erba, <<Wow, è il tuo giardino questo?>>, chiese girando su se stessa per ammirarlo tutto e poi sdraiarsi accanto a me.
<<Sono stanchissima...>>, balbettai chiudendo gli occhi.
<<Mia!>>, mi urlò nelle orecchie Alis, <<Dimmi!>>, esclamai alzando la testa, la luce del sole mi finì negli occhi, <<È mattina!>>, esclamò, ancora sdraiata appoggiai la mano per terra, sotto di noi non c'era più niente.
Continuammo così per una settimana, domani saremmo dovute andare a scuola, ma avremmo saltato le prime due settimane.
<<Torniamo?>>, chiese Roxy, che mi costringeva a stare con lei, dovevo parlare con John, non avevo ancora avuto il tempo per farlo, <<Io rimango qua.>>, risposi sorridendo, lei si alzò e se ne andò. Mentre io aspettai che John si sedette davanti a me.
<<Finalmente ce l'hai fatta!>>, esclamò esasperato, <<Non voleva andarsene.>>
<<Ultimamente ci sono stati dei rapimenti.>>, iniziò a raccontare, <<Diciotto persone per l'esattezza, ho iniziato ad investigare sui possibili rapitori. E sono arrivato alla conclusione che è stata lei.>>
<<E cosa te lo fa pensare?>>
<<Perché dopo che sono sue amiche, scompaiono, e non sono più tornate. Ho ricerche dettagliate che lo dimostrano.>>
<<Me le potresti far vedere?>>
<<Non lo so...magari lei te le sgama...>>
<<Non ci riuscirà.>>.
Mi guardò poi annuì, ci alzammo e lo seguii nella sua camera. Era molto carina: non molto grande proprio come la mia, ma con poche cose.
Si chinò per prendere una valigia da sotto il letto, rimasi a guardarlo, <<Ecco a te. Non me li perdere e cerca di non farti beccare grazie. Ho rinominato tutti nomi con soprannomi in modo da non far capire.>>, concluse, presi un bel numero di fogli dentro una cartellina verde e uscii da quella stanza.
Tornai in camera dove c'era Alis e Edward. Appoggiai i fogli sul tavolo e mi sedei.
<<Che cosa sono?>>, chiese Edward curioso, <<Delle robe...>>, risposi sbadatamente guardando tutte le innumerevoli foto di Roxy.
Ognuna sempre vicino ad una porta blindata, uno sguardo troppo serio per lei e per finire la porta solamente.
<<Ma è Roxy?>>, chiese Alis, <<Si. Ragazzi devo fare una cosa importante vi dispiacerebbe non disturbarmi?>>, domandai gentilmente, loro annuendo andarono a sedersi sul divano.
Continuai ad esaminare ogni singolo foglio, mi soffermavo prendevo appunti e infine ricominciavo.
<<Mia? Che stai facendo?>>, chiese Richy sedendosi davanti a me, <<Shh!>>, risposi.
Forse ero arrivata ad un filo conduttore.
Mi alzai di fretta, presi un bicchier d'acqua e una matita.
Bevvi l'acqua e con la matita tracciai dei cerchi sulle foto.
Sbadigliai, <<È tardi Mia. Andiamo a dormire.>>, aggiunse Axel.
Lo guardai e annuii.
Infilai tutto nella cartelletta e mi buttai sul letto. Appena toccai le coperte crollai.
Il giorno seguente seguii Roxy, finché non trovai il fatidico corridoio.
Girò l'angolo e non la vidi più; feci un passo avanti per controllare meglio. <<Stai cercando qualcosa di specifico o volevi solamente seguirmi?>>, tossì lei dietro di me, mi irrigidii, appena mi ripresi mi girai lentamente, <<Ti stavo cercando a dir la verità.>>, risposi cercando si essere più convincente possibile, <<E' da stamattina che mi stai seguendo.>>, corresse lei, <<Io...io...>>, balbettai, mi prese per i polsi.

Io

Ragazze, grazie mille per tutti i voti e bei commenti che mi lasciate, la storia ha 10K visualizzazioni! Wow non ci credo!
Spero che la storia vi stia piacendo e che la continuerete a seguire, le cose si faranno più interessanti col passare dei capitoli :)
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi fa piacere e mi interessa saperlo, ci si vede al prossimo capitolo ♥️Grazie mille a tutte!

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