capitolo 8: cosa sapeva lei?

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Capitolo 8: cosa sapeva lei?

R Y D E R

Grayson stava sorridendo ma non aveva detto nulla mentre stavamo camminando verso l'armadietto di Amelia. Probabilmente, aveva sentito i pettegolezzi riguardo la piccola sceneggiata con Amelia questa mattina. Avevo solo prestato la mia giacca a lei, non chissà cosa.

Comunque questo era un liceo e tutto veniva calcolato, ringraziai mentalmente Amelia per non averci fatto caso. "È nuova e la conosco ma non ricordo dove l'avevo vista," mormorai a Grayson appena arrivammo davanti all'armadietto di Amelia.

La campanella suonò qualche minuto dopo e speravo di vederla per mangiare il pranzo insieme ma non la vidi. Si sarà fatta degli amici?

Ma poi lo sentii, un grido uscì dalla caffetteria. Alzai un sopracciglio a Grayson ma lui si strinse solo nelle spalle, "Non ho ricevuto nessuna informazione riguardo un qualsiasi combattimento oggi."

Corsi lungo il corridoio ma mi fermai improvvisamente alle porte della caffetteria, dove arrivavano le urla e le grida. Spinsi le porte, i miei occhi si ampliarono alla vista di ciò che avevo davanti a me.

Al centro della caffetteria c'era Amelia seduta, circondata da atleti e Lottie che sorridevano attraverso il tavolo. Lottie aveva qualcosa da dire e mi pentii di non aver pensato a lei prima. Lei spaventava sempre le nuove ragazze.

Quando attraversai la caffetteria, arrivai già in ritardo perché un atleta stava gemendo dal dolore sul pavimento. Ma che cazzo?

Non potei fare nessuna domanda che Amelia mi spinse fuori dalla stanza.  Lasciai che facesse perchè volevo scoprire altro su Amelia Davis. Volevo che abbattesse quei muri per poi aprirsi di più a me.

Camminò fuori dalla caffetteria e lungo un corridoio vuoto. Poi guardò in alto verso di me e avevo visto che quello che stava per dirmi la spaventava.

"Potresti picchiarmi più tardi?" Fece una pausa, prendendo un profondo respiro, "È solo questo - conosci le regole e le cose - Dio non posso nemmeno parlare adesso."

Amelia scosse la testa, lasciando andare la mia mano ma io la ripresi di nuovo, "Cosa stai cercando di dire, Amelia?" la portai a camminare da un'altra parte, dovevo dirle di nuovo che non volevo ferirla? Perchè pensava sempre solo a questo?

Ero veramente un mostro ai suoi occhi?

"Non voglio sbagliare. Devo andare più tardi e so che chiedo molto ma non voglio che Madeleine e John pensino al peggio. Per favore -"

"Perchè dovrei colpirti? Di che regole stai parlando, Amelia?" Sollevai un sopracciglio cercando di capire a che cosa si stava riferendo ma avevo solo il vuoto.

Amelia sospirò, "Ho infranto le tue regole. Non potevo permettere loro di approfittarne e -"

Le mie regole? Si stava riferendo alle regole della mia gang? Le regole di Guaio? Cosa sapeva lei?

"Ameli, cosa sai te?" Cercai di mantenere la calma ma ero già nel panico. Se Amelia sapesse, essendo spesso intorno a me durante il giorno, cosa sapeva in più? Conosceva tutto?

"So che sei -," la campanella suonò e lei scappò via. Lasciai la sua mano dalla mia e la vidi disperdersi tra la folla che si era raccumulata nei corridoi. L'avevo persa di vista.

Scossi la testa, pensando razionalmente. Non poteva Amelia sapere che ero Guaio, giusto?


***
Scusate l'ora ma ho dovuto fare una cosa! Spero vi piaccia il capitolo!

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Vi ricordo che la storia originale è di KateAnnee e se volete leggerla in inglese la trovate sul suo profilo ♡

Loving Trouble •Italian translation•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora