Capitolo 10: lei non doveva essere notata
R Y D E R
Passai la mia mano tra i miei capelli cercando di tranquillizzarmi. Guardai mentre la folla di persone sfilava dall'uscita della scuola.
Stavo aspettando Amelia per portarla a casa. Una parte di me diceva di ritornare dentro e di vedere se lei stava bene. L'altra parte diceva che non dovevo preoccuparmi di lei dato che era sicuramente capace di badare a se stessa. Cercai di farmi calmare prima di commettere uno stupido errore come picchiare l'intera squadra di football davanti a tutti.
"Che cazzo era?" sentii Daniella urlare a me mentre correva verso di me. Alzai un sopracciglio mentre si posò davanti a me, infuriata.
Ma di cosa stava parlando? Era riguardo questa mattina? Oppure del pranzo? Questa mattina era successo di tutto a causa di Amelia. Era come se fosse una calamita per il dramma e le lotte. Ma sapevo che non avrebbe fatto nulla di tutto ciò perchè era così innocente anche se non dovrebbe essere sottovalutata.
Lei non aveva paura di nessuno. Chiunque tranne me e questo mi faceva incazzare. In un giorno l'avevo conosciuta e aveva paura di starmi vicino nonostante le abbia detto innumerevoli volte che non ero intenzionato a picchiarla.
"Terra chiama Ryder!" urlò Daniella sventolando la sua mano davanti alla mia faccia. Roteai gli occhi, avevo davvero bisogno di smettere di pensare ad Amelia.
"Di cosa stavi parlando?" le chiesi guardando le porte della scuola. Le porte le quali Amelia non si era ancora decisa di oltrepassare."Mi hanno riferito cosa hai fatto nell'ora della Miss Green. Cosa cazzo ti era passata per la testa? La poveretta probabilmente pensava che l'avresti uccisa. Che cosa ha mai fatto per farti agitare fino a quel punto? Perché entrambi sappiamo che non l'avresti fatto se non fosse stato importante."
Battei le palpebre quando ebbe finito di sfogarsi. Non pensavo davvero che lo avrebbe scoperto così facilmente e che sarebbe rimasta sconvolta, eppure lei sembrava sempre imprevedibile.
"Avevo le mie ragioni," cominciai, la mia voce parlò a lei in modo che la conversazione finisca. Mi fissò prima di camminare lontano, arrabbiata. Non volevo farla arrabbiare ma certamente non avevo intenzione di dirle qualcosa.
"Ryder?"
Distolsi lo sguardo da Daniella che stava attarversando il parcheggio scolastico per andare verso la macchina di Lottie e incrociare lo sguardo di Amelia. Era davanti a me con la fronte corrugata, confusa.
"Ti do un passaggio verso casa" dissi, portandola verso la mia macchina. Annuì, camminando nella parte del passeggero e aprendo la portiera. Mise la cintura di sicurezza e sospirò, guardando fuori dal finestrino.
Non mi aspettavo che parlasse. Aveva a malapena detto poco o niente la prima volta che ci eravamo incontrati. Non sapevo nulla di lei ma stavo pensando follemente a lei.
"Lui aveva messo le sue mani sulla mia coscia e non voleva toglierle, quando glielo chiesi."
Guardai Amelia per vederla fissarmi. Poi mi concentrai di nuovo sulla strada. Aveva appena confessato quello che era successo durante la pausa pranzo.
Lei si stava aprendo.
***
Ecco il 10° capitolo! Che ne pensate?***
Vi ricordo che la storia originale è di KateAnnee e se volete leggerla in inglese la trovate sul suo profilo ♡
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Loving Trouble •Italian translation•
Chick-LitRyder Lynch è Guaio, il noto leader di una gang e combattente di strada mai imbattuto, ma nessuno sa questo. Quando Ryder mette gli occhi addosso all'innocente Amelia Davis, i suoi pensieri diabolici non cambiano. Quell'angelo non conosceva nessuno...