Ellinor non era disposta a lasciarlo andare da solo, così la notte prima della sua partenza fece una cosa un po' stupida ed avventata: decise di seguirlo in battaglia.
Il cuore le martellava forte nel petto, quando uscì dalla sua stanza non sapeva nemmeno dove stava andando. Era la rabbia, o l'amore, o la stupidità, ma si ritrovò nell'armeria di Grande Inverno come se il suo corpo sapesse già da sè cosa doveva
fare. Scelse un'armatura, delle armi e le mise da parte. Sarebbe stata un uomo in mezzo a tanti uomini. Sarebbe stata dura e difficile, ma ce l'avrebbe fatta. Per il cavallo non c'erano problemi, lei aveva il suo e sicuramente si sarebbe riuscito a mascherare meglio di lei.
Rimase lì sotto per qualche minuto pensando a cosa le servisse. Non poteva portare vestiti, ovviamente, ma aveva bisogno di alcune fasce per mascherare al meglio il seno e sapeva anche dove trovarle. Per tanto andò subito a prenderle insieme ai dei
fiocchi di cotone che avrebbe messo fra le gambe durante i suoi cicli. Sperò solo di averne preso abbastanza.
Rientrò in camera con il fiatone anche se non corse affatto. Si tolse la vestaglia e si mise dentro le lenzuola. Doveva riposare al meglio.Il sole non era nemmeno sorto in cielo che lei era seduta alla sua toeletta a sciacquarsi e a sistemarsi i capelli. << Chissà quanto potrò pulirmi nuovamente. >> pensò fra sè e sè, guardandosi allo specchio cercò di legarsi i capelli per bene. Fece una lunga e stretta treccia che partiva direttamente dalla nuca e che finiva ovviamente alla base, la bloccò con un nastrino minuscolo e poi la girò intorno alla testa bloccandola con delle forcine. << I miei bei capelli. >> pensò anche a questo. Il suo inconscio cercava di trovare delle motivazioni per non andare, ma lei era decisissima. Finito di sistemare i capelli, prese un pezzo di pergamena e scrisse un messaggio a Bran in quel codice che riuscivano a capire solo loro. Sistemò il suo letto infilando dei cuscini per simulare la sua figura sotto le lenzuola, poi mise il biglietto sul cuscino. Quando non l'avrebbero vista intorno alla mezza mattinata sicuramente si sarebbero precipitati in camera sua a << svegliarla >> e avrebbero scoperto il messaggio indirizzato a Bran e i cuscini nascosti sotto le lenzuola.
Scendendo furtivamente nelle scuderie e nell'armeria, sperò di non trovare nessuno, non poteva essere vista per nessun motivo al mondo. Una volta lì si tolse la mantellina, si tolse i vestiti femminili ed indossò delle brache e una maglia in lana pesante, nascose i suoi soliti indumenti e indossate le scarpe iniziò a sistemarsi l'armatura, impresa ardua da sola. La camicia in anelli di acciaio era già pesante da sè, mettere il gonnelino in acciaio prottettivo per la zona inferiore del corpo non fu complicato, come nemmeno le ginocchiere e i parastinchi, la cosa difficile fu indossare la parte superiore dell'armatura. Non aveva riflettuto sul fatto che non sarebbe mai e poi mai riuscita a chiuderla da sola, imprecando contro la sua testa calda riuscì nell'impresa, poi indossò i paramenti degli Stark e l'elmo.
Scelse un elmo completo in modo da coprirle anche la faccia, ma girandosi un po' intorno vide che anche i suoi compagni avevano fatto lo stesso perciò si sentì rincuorata.
Prima di lasciare l'armeria nella sua saccoccia infilò i suoi indumenti femminili, due brache e due maglie di lana di riserva in mezzo alle fasciature di riserva, all'intimo e al cotone.
Sellare Lyanna fu ancor più complicato, ma la cavalla con sopra i paramenti degli Stark era meno riconoscibile di lei. Giusto il tempo di sistemare la saccoccia con gli indumenti, quella con la coperta, e quelle con le sue armi che nella stalla iniziò a scatenarsi il pandemonio. Arrivarono tutti i suoi compagni di battaglia, uno più euforico dell'altro. << Come fanno gli uomini a trovare la guerra eccitante? >> si chiese, molti la salutarono, altri la guardarono curiosi, era evidente che la sentivano quasi un'intrusa. " Hey ragazzo. " sì sentì apostrofare da un uomo, era alto e possente. Lei arrossi sperò che non le facesse qualche domanda. L'uomo si avvicinò e guardandola con sospetto chiese: " La spada dove è? " lei arrossì e si guardò i fianchi, aveva dimenticato la cosa più importante mettere il cinturone con la spada al suo fianco, la prese dal fianco del cavallo e la mise subito in vita. L'uomo approvò e disse: " È la che
deve stare. Semmai ci attaccassero di sorpresa pensi che ti metteranno anche la spada in mano? Mah... ragazzi. " poi andò via, il cuore di Ellinor ricominciò a battere quando venne richiamata da un altro uomo, questa volta si gelò completamente: era Theon.
Theon le si avvicinò e chiese: " Chi sei ragazzo? ", lei iniziò a sudare copiosamente ora avrebbe dovuto rispondere, cercò di ingrossare la voce e disse di essere un certo Greg Snow, disse di essere il figlio bastardo di qualche Lord minore, Theon osservò che c'erano troppi Lord a seminare figli bastardi in ogni anfratto e bordello e che questo gli rendeva impossibile riconoscere chi era chi, le chiese quando era stato
arruolato, lei rispose con un'altra bugia.
<< Sto costruendo un castello di carte che cadrà al minimo soffio di vento. >> pensò quando Theon le si riavvicinò e le chiese: " Come mai questa voce strana? Sei rauco?
"
" No, mio signore. - Theon se ne compiaque e lei non fece che odiarlo ancor di più - è questo il mio tono naturale, i miei fratelli mi hanno sempre preso in giro. Le mie sorelle non fanno che ridere inoltre.... "
" Oh, mi dispiace. " disse Theon
" Oh, anche a me. Non sono piacevole al parlato, figuriamoci al canto. Ogni tanto il mio fratello più grande, un altro bastardo, mia madre faceva la prostituta in un prostibolo sa... comunque, mi constringeva a cantare e si faceva grasse risate. Una voce davvero sgradevole la mia. "
" Oh, spero di non doverti udire al canto. " disse lui
" Non oserei farlo. " rispose lei, a quel punto Theon la fissò con sguardo quasi divertito e se ne andò.
Erano passati dieci minuti è già aveva perso dieci chili li dentro. << La prossima volta che vorrò mettermi a dieta indosserò un'armatura >> pensò ironicamente.
L'uomo enorme che le aveva detto della spada li chiamò furori, lei prese Lyanna per le redini e uscì, l'uomo fece un discorsetto e poi disse di montare in sella. In quel caso furono tutti aiutati a montare a causa delle armature, ciò la fece tirare un sospiro di sollievo. Una volta a cavallo si diresse con gli altri davanti alla piazza principale di Grande Inverno dove Re Robb li salutò e fece loro un bel discorsetto motivazionale. << Si fa vedere sicuro di sè, ma ha paura. Ha tanta paura. >> pensò fra sè e sè, poi
i Karstrak e gli Umber inziarono ad andare via, loro stettero in attesa, Robb salutò chi si trovava davanti alla porta principale del castello e sembrava essere riluttante ad andare via. << Starà cercando sicuramente me! >> pensò tristemente << Ma io
sono qui con te amore mio. >> .
Theon lo chiamò e lui si apprestò a salire a testa della sua guarnigione guidandola fuori da Grande Inverno e lontano da Grande Inverno.
Ellinor si chiedeva se ci sarebbe mai tornata e in quanti sarebbero tornati vivi soprattutto.
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For Eternity
RomanceEllinor è una ragazza nata nel sud di Westeros, ma non ha mai visto quel luogo perché è cresciuta a Grande Inverno presso la corte di Lord Eddard Stark. La ragazza cresce come se fosse una vera Stark e ovviamente cresce con tutti loro. È una ragazz...