Capitolo 16

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Erano circa due giorni che marciavano ininterrottamente, si erano fermati solo per riposare un poco e nulla di più.
Robb era sempre alla testa della guarnigione che per fortuna si era ingrossata: i Glover e i Mormont si erano uniti al Re del Nord. Ellinor ne era felice e soddisfatta. Già così c’erano molti più uomini di prima. Robb sembrava aver preso un po’ di ottimismo, parlava entusiata con Theon a riguardo. I suoi piani diventavano sempre più luminosi, inoltre anche gli Umber e i Karstrak iniziavano a respirare più facilmente.
I suoi << compagni >> ridevano e scherzavano e a lei la chiamavano il muto ritardato. Lo avrebbe potuto trovare offensivo, ma non gli importava granché dato che in quel modo era più semplice non farsi riconoscere. Il difficile era andare a liberarsi nei boschi e sistemarsi i capelli. Oltre al dormire. Doveva dormire senza armatura ovviamente e togliersi l’elmo era particolarmente rischioso.
Camminando lentamente lungo la Strada del Re, sentì una sorta di fruscio, abbassò lo sguardo e vide Vento Grigio che la annusava. “ Pss, Vento Grigio... via... pss. “ sussurrò, ma il meta - lupo l’aveva riconosciuta e non aveva intenzione di andare
via, poi Robb lo richiamò e le si avvicinò. Sorrideva, il suo sorriso era bellissimo, le fossette sulle guancie, le rughette di fianco gli occhi. Gli occhi che gli diventavano ancora più belli. Il suo cuore batteva a ritmo, quasi volesse dirgli << Sono qui. Sono qui. Non mi vedi? Non mi riconosci? >>, ma lei sapeva che non avrebbe mai dovuto sapere di lei.
Con quel sorriso meraviglioso le chiese: “ Ci sai fare con gli animali vedo. “, lei fece sì con la testa e aggiunse con la sua falsa voce da uomo: “ Mi piacciono molto i cani.

“ Questo non è un cane, è un meta - lupo. “ precisò lui
“ Ehm, sì. “ rispose “ Immaginavo che non potesse essere un cane normale, non è nemmeno un lupo. Troppo grosso.”
“ Mi ricordi quando è che ti ho assunto? “ chiese lui, lei iniziò a tremare, cosa diavolo avrebbe risposto? “ Ehm... mio signore, io... non se lo ricorderà... sa... “
“ Ho lunga memoria. “ rispose
“ Non ricordo di... sono stato arruolato in paese. “ rispose, lui la guardò un po’ sospettoso, ma aveva comunque un uomo in più.
Quando Robb tornò con Vento Grigio in testa alla coda Ellinor ricominciò a respirare. Anche se iniziò a provare un po’ di paura. E se Robb l’avesse ritenuta una spia? O un infliltrato?
<< Ma cosa mi ha detto la testa? >> si chiese. Si chiese tante cose. Anche se a Grande Inverno si erano accorti della sua assenza.

Tata Nan era preoccupata, non vedeva Ellinor uscire da camera sua da giorni, il cibo era rimasto a terra davanti la porta intatto e la sera stessa della partenza dell’esercito e di Re Robb il capo stalliere era salito a riferire a Lord Bran e a Maestro Luwin che Lyanna era sparita dalla stalla.
Si dissero che forse Ellinor era uscita e non se ne preoccuparono, ma l’indomani mattina sia la cena che la colazione erano ancora a terra. Come il posto di Lyanna nella stalla era sempre libero.
Tata Nan allora decise di entrare anche senza permesso in camera da Ellinor. Aprì la porta e vide il letto occupato. Che stesse dormendo di nuovo? Dolcemente si avvicinò ma quelli che c’erano sotto le coperte erano solo cuscini. La vecchia tata si portò le mani al petto quando notò sul cuscino una lettera indirizzata a Bran. La prese e corse a perdifiato in cerca del principe reggente di Grande Inverno.
Il ragazzo era riunito con il consiglio, ma le aveva detto di andarlo a chiamare in qualsiasi momento se avesse visto Ellinor. Lei si fiondò all’interno dell’aula senza bussare ( anche se questo non lo fece intenzionalmente. ), si scusò e porse la lettera a Bran. Lui la prese e la aprì.
“ È Ellinor! “ esclamò lui, guardò la lettera con dubbio, poi capì. Chiese un foglio e iniziò a leggere da sè.
< Orac Narb,
Iuq eratser ossop non am, otant imasucs.
Non lasciare vada solo posso che da, non sa quello ehc af e ah ongosib id qualcuno lo ragionare che faccia.
Oniciv ilgrats oilgov. Seguo in battaglia olletarf out.
Oh ongosib id iul e di me lui ha bisogno. Ies etnegilletni, osnep ehc ut aibba otipac ad opmet iamro.
Veglia su Nokcir e oi veglirò su Bbor. It prometto che et ol farò erevair onas e salvo.
Noc otteffa. >

[ < Bran caro,
scusami tanto, ma non posso restare qui.
Non posso lasciare che vada da solo, non sa quello che fa e ha bisogno di qualcuno che lo faccia ragionare.
Seguo tuo fratello in battaglia. Voglio stargli vicino.
Ho bisogno di lui e lui ha bisogno di me. Sei intelligente, penso che tu abbia capito da tempo ormai.
Veglia su Rickon e io veglierò su Robb. Ti prometto che te lo farò riavere sano e salvo.
Con Affetto. > ]

Il ragazzino guardò vecchia Nan e maestro Luwin e disse: “ Ha seguito Robb. “.
“ Fermi tutti. “ urlò Re Robb dalla testa della guarnigione, tutti si arrestarono, tutto quello che desiderava Ellinor era scendere da cavallo. Il sedere iniziava a farle un po’ male.
“ Che succede? “ chiese a quello che le stava di fronte, quello le rispose: “ Hanno avvistato stendardi. “.
<< Oh, madre. >> pensò agitata. Doveva essere coraggiosa, doveva essere pronta. Sapeva maneggiare spada e pugnali e daghe, aveva imparato da piccola, ma era da tanto che non le usava. Doveva ricordarsi le parole che Robb, Jon e Ned Stark le dicevano sempre.
Era il primo scontro che stava per affrontare, ma pensò che lo era anche per Robb.
Percorsero mezzo miglio quando Robb diede l’alt, il cuore di Ellinor le era arrivato alla gola, e anche quello del ragazzo. Robb si voltò lentamente verso Theon quando distinse lo stemma sugli stendardi. Il suo cuore ricominciò a battere più lentamente.
Era sua madre con Ser Rodrick Cassel, il castellano di Grande Inverno, con loro Ser Bryden Tully, zio di sua madre e Lord Edmure Tully suo zio nonché fratello di Catelyn Tully-Stark.
Il ragazzo si diresse verso la madre e il castellano, abbracciò la donna e strinse la mano di Ser Rodrick.
Lady Catelyn stette ad ascoltare attentamente e gli suggerì di recarsi immediatamente alle Torri Gemelle a cercare di convincere Lord Frey a seguirlo. Impresa ardua come gli avevano già detto i Glover, ma lui ritenne opportuno provarci.

Il viaggio verso le Torri Gemelle fu più complicato. La strada era particolarmente accidentata inoltre in diversi punti si scontrarono con piccole guarnigioni. Ellinor veniva lasciata a guardare le armi, il resto delle esercito doveva ritenere Greg Snow un vero ritardato, non poteva negare di aver fatto questa impressione, non parlava quasi mai, cercava di isolarsi, ma non aveva altra scelta. Quella notte mentre tutti erano in battaglia entrò nella tenda armeria e si spogliò per sistemare le fasciature intorno al seno. Fece il più infretta possibile, e per un pelo non fu quasi scoperta.
“ Hey, Greg... non ti devi nascondere dentro devi stare fuori e capire le nostre necessità. “ gli urlò dietro il gigante, lei allora rispose: “ Scusi mi è stato chiesto di cercare altri pugnali, qualcuno è rimasto senza. “ quello uscì brontolando.
Una volta uscita dalla tenda, la piccola battaglia era già finita. “ Snow, recupera tutte le armi che puoi. “ le fu ordinato da Theon. Non potè far altro che obbedire.
Anche le altre case avevano mandato qualcuno a rimediare armi. Un lavoro osceno, si doveva camminare fra le carcasse degli animali e i corpi dei defunti a recuperare tutto il ferro che si poteva. Sfilava spade dal suolo e dalla terra, cercava i pugnali tenendo una torcia in mano e dove riusciva salvava anche qualche paramento. “
Ragazzo si prendono anche queste. “ le disse un soldato dei Karstark, prendendo le armi che erano state dai defunti mentre un altro soldato dei Tully le disse che doveva prendere anche quelli ancora infilate nel corpo dei morti.
La ragazza trainava un carretto che ormai era diventato pesantissimo, quando rientrò all’accampamento era stracolmo. Re Robb si parò davanti a lei e chiese: “ Cosa hai recuperato? “
“ Tutto quello che ho potuto. “ gli rispose
“ Pulisci tutte le armi e sistemale in armeria. “ le ordinò
“ Ho recuperato anche qualche pezzo di armatura, non è granchè però. “
“ Bravo. Hai fatto bene. Speriamo solo che vadano bene a qualcuno. “ disse “ Comunque, ti consiglio di muoverti. Ci muoveremo poco dopo l’alba e dovrai aver riposato un po’. Sappi che se ti addormenti e cadi da cavallo ti lasceremo indietro. “
“ Sì, sua maestà. Farò come dice. “ disse obbediente.
E fu così che Ellinor passò tutta la notte a pulire della ferraglia.

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