Capitolo V

15 1 5
                                    

Quando Pelirroja si svegliò era quasi il tramonto. La ragazza era ancora sdraiata nella terra rossiccia, esattamente dove si era addormentata. Le faceva male la testa. Se la tastò e si accorse che era bollente. Doveva sicuramente aver preso un colpo di sole. Attorno a lei era pieno di vetri, che le avevano graffiato il petto quando ci era caduta sopra. Il terreno era sporco di sangue in corrispondenza della sua fronte.
Pelirroja aveva le mani tagliate e sanguinanti, un braccio completamente graffiato, i pantaloni strappati in corrispondenza di una delle ginocchia e una scheggia di vetro piantata in un polpaccio.
Per prima cosa, doveva togliere la scheggia. La prese con una mano. Poi la strinse e tirò. Faceva molto male e, inoltre, si stava tagliando ulteriormente il palmo della mano.
La ragazza urlò, ma continuando a tirare. Dopo qualche minuto, che a lei parve interminabile, la scheggia era finalmente fuori dal suo polpaccio. Non era molto grossa, era larga quanto un dito, ma era molto lunga ed era penetrata nella carne per metà circa.
Fèlix aveva detto che sarebbe tornato alla stazione abbandonata dopo qualche ora. Aveva poi aggiunto che, se non l'avesse trovata là, avrebbe seguito le rotaie. Lui non c'era. Quindi i casi possibili potevano essere due: o si era spostata di tanto o Fèlix si era fatto ammazzare.
Pelirroja sperava vivamente che l'opzione giusta fosse la prima. Ma, in ogni caso, non poteva certo stare lì nel mezzo del deserto per tutta la notte. Cercò di rimittersi in piedi. Mise le mani a terra, che bruciavano a causa dei graffi, e si tirò su. Sentì la testa girare, le gambe che non la reggevano. Iniziò a vedere moltissimi puntini neri, finché la vista non le si oscurò del tutto. Sopraggiunge poi un forte senso di nausea. Le gambe, tremanti, si lasciarono completamente andare e Pelirroja ricadde a terra, fra le schegge di vetro.
L'insieme delle botte ricevute, aggiunto alla perdita di sangue e al colpo di sole alla testa le avevano tolto completamente le forze.
Per un attimo si sentì spacciata. Sarebbe morta, ne era certa. La sua missione sarebbe finita lì. Non era neanche riuscita a toccare Martin, solo a vederlo.
In quel momento, sdraiata a pancia in giù, sperava che Fèlix fosse ancora vivo e che arrivasse in tempo.
Il respiro si fece via via sempre più irregolare. Faticava a respirare. Dopo un po' iniziò a respirare polvere, senza quasi capire perché.
Si mise seduta, iniziando a tossire. La soluzione alla sua situazione, sarebbe stata un po' d'acqua. Lì intorno non c'erano fiumi o laghi, quindi sarebbe stata costretta a farla risalire dal terreno, ma non ne aveva le forze.
Sentiva i suoni tutti ovattati. Infatti, non si accorse di tre uomini a cavallo che venivano verso di lei finché non furono a qualche decina di metri di distanza.
Pelirroja si alzò, tirando su le braccia di scatto. Una grossa fiammata divampò, frapponendosi tra lei e i tre uomini.
Li sentiva parlare, ma non capiva cosa dicessero. Sentì poi uno di loro tre urlare, aveva una voce familiare.

- Pelirroja! -

Era Félix. La ragazza sorrise quasi impercettibilmente. Chiuse poi i palmi delle mani e il fuoco si dissolse. Le forze la abbandonarono e lei cadde di schiena.
Sentí l'uomo scendere da cavallo e inginocchiarsi accanto a lei.

- Ti avevo chiesto esplicitamente di non farti ammazzare! - disse Fèlix.

Non sembrava arrabbiato. Era più che altro preoccupato.
La ragazza avrebbe voluto rispondergli qualcosa ma non ci riusciva.

- Ti hanno sparato? - chiese Fèlix.

Pelirroja si limitó a fare di no con la testa, provocandosi un forte dolore alla tempia. Il suo viso si contorse in un'espressione di dolore. Iniziò poi a tossire.
Senza nemmeno accorgersene, si ritrovò in braccio a Fèlix, che salí a cavallo. Lo sentí dire qualcosa in spagnolo agli altri due uomini, qualcosa che non capì. Dopo di che, tutti partirono al galoppo.
Pelirroja, con la testa appoggiata al petto di Fèlix, guardava dritto davanti a sé. Vedeva solo un'enorme distesa di terra rossa, con qualche cespuglio morto qui e là.

PelirrojaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora