5. Let me back to when

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«Io almeno ci sto provando, a dimenticare».

«Già» mormorò Giordana, dando l'ultimo morso al suo dolce. «Io proprio non ci riesco».


«L'hai notato anche tu» mormorò Alberto, sui divanetti della Sala Relax. «Tish è strana».

«Tish è sempre strana» rispose Giordana, con noncuranza. «Magari oggi si è svegliata male, capita».

«No» insistette lui. «Sono giorni che è strana, che non mi parla, che mi evita. E io non ho idea di cosa possa averle fatto».

«Sarà gelosa» borbottò Giordana, storcendo il naso. «L'ultima volta non avete avuto quella discussione assurda sul fatto che lei preferisce la sottrazione?».

«Sono sicuro, non ho fatto nulla che potesse infastidirla» Alberto fece una pausa studiosa. «Non è che potresti parlarle? In queste settimane avete stretto un bel rapporto, magari con te potrebbe confidarsi».

«Sei sicuro di non stare immaginando tutto quanto? Magari non ha nulla e stasera verrà a farti le fusa come sempre, senza che io le debba dire nulla».

«L'ha detto anche Perris, a lezione, che quella cosa che c'era tra noi» prese un respiro un po' troppo rumoroso. «quella magia si è spezzata».

Lo disse con un'aria così triste che Giordana si sentì costretta a prenderlo sul serio, distogliendo lo sguardo dalla manica della felpa con cui stava giocherellando.

«Vado a cercarla» borbottò,alzandosi. «Ti racconto dopo in Hotel».

«È in sala 3 con Stash!» le urlò dietro Alberto, mentre Giordana usciva dalla Sala Relax.

La ragazza attraversò il corridoio, fino ad arrivare davanti alla porta, socchiusa, della Sala 3, da cui proveniva un lieve rumore di risate.

Giordana sbirciò da quello spiraglio, consapevole che non fosse il massimo dell'educazione, ma non voleva rischiare di interrompere un momento importante della lezione di Tish.

La rossa era in piedi davanti al leggio, china a scrivere qualcosa sopra il testo di una delle canzoni assegnatele, mentre Stash sbirciava da sopra la spalla di lei il contenuto di quegli appunti.

Istintivamente, a Giordana sembrò quasi di stare sbirciando un momento intimo, o cui comunque non avrebbe dovuto assistere.

Stash si avvicinò maggiormente alla ragazza, mormorandole qualcosa all'orecchio, che la fece ridacchiare.

E certo che gli sembrava strana pensò Giordana, da dietro la porta. Probabilmente stava solo pensando a fare gli occhi dolci a Stash.

«Va tutto bene, Tish?» domandò Stash, scuotendo Giordana dai suoi pensieri, mentre posava la mano sulla spalla della ragazza dai capelli rossi. «Ti vedo un po' distratta».

«Pensieri» bisbigliò lei, laconica. «Scusami, oggi faccio un po' fatica a concentrarmi».

«Problemi in paradiso?» domandò Stash, con un sorrisetto ironico a dividergli in due il volto. «Il maestro Perris mi ha detto che tu e Alberto mancate di... sintonia, ecco».

Lei annuì. Forse era troppo lontana per vedere bene, ma a Giordana sembrò quasi che Tish fosse sul punto di mettersi a piangere.

«Non so più cosa pensare» ammise. «Da quando abbiamo discusso perché lui è così...espansivo con tutte...» sospirò. «Non credo ci sia una soluzione, scusami, non voglio farti perdere tempo».

«Magari è semplicemente fatto così» osservò Stash, rifiutandosi di lasciar cadere il discorso. «Se ti piace per davvero imparerai a passarci sopra» disse, senza particolare convinzione.

«Anche se mi piacesse per davvero» mormorò Tish. «Mi ha fatto capire che è... prematuro, per una storia».

Che bugiardo, pensò Giordana, mordendosi il labbro. Sapeva perfettamente che il suo amico eracotto, dal primo momento in cui aveva posato lo sguardo su di lei, della rossa. Perché non gliel'ha detto, dannazione!

«Allora, forse dovresti andare avanti» suggerì Stash. «Hai un percorso da intraprendere, qui ad Amici... e ci saranno sicuramente molti altri ragazzi interessati a te».

Tish si voltò a guardarlo, sorpresa.

«No» bisbigliò. «Non credo».

Senza accorgersi, si era pericolosamente avvicinata a Stash, così tanto che i loro corpi quasi si sfioravano, involontariamente.

«Io credo di sì» mormorò lui.«Alberto dovrebbe fare attenzione, qualcuno potrebbe portarti via da lui».

Lei gli sorrise dolcemente.

Fu a quel punto che, istintivamente, Giordana bussò alla porta, facendoli sobbalzare e allontanarsi fulmineamente l'uno dall'altra.

«Scusate» disse, entrando nell'aula. «Volevo sapere se Tish ha finito di fare lezione, volevo parlarle urgentemente di una cosa».

«Certo» risposte Stash, fingendo di controllare l'orologio. «Effettivamente si è fatto un po' tardi, vai pure, Tish».

La rossa annuì, seguendo Giordana fuori dall'aula, il viso arrossato.

«Cosa stavi facendo?» mormorò Giordana, appena si furono allontanati. «Ti rendi conto che ti stai comportando in maniera stupida?».

«Come scusami?» rispose Tish, con gli occhi sbarrati. «Stavo semplicemente facendo lezione».

«Avresti certamente smesso di fare lezione, se non fossi entrata io, per fare qualche altra cosa».

«Non capisco a cosa tu stia facendo riferimento».

«Al fatto che Alberto è da stamane che si strugge perché non capisce come mai sei così fredda con lui» rispose Giordana. «Mentre io penso di averlo capito benissimo».

Tish socchiuse gli occhi,infastidita, poi si voltò, cominciando ad allontanarsi velocemente.

«Non hai nulla da dire?» urlò Giordana, rifiutandosi di seguirla. «Era evidente, Tish, ed è squallido! Pensi di aver vita facile, se fai la gatta morta con Stash, che ti favorirà in qualche modo?».

Tish si fermò, continuando a volgerle le spalle. «Non ti permettere» sibilò. «Non sono affari tuoi».

E corse via, senza dirle un'altra parola.



Ciao a tutti! Scusate per l'attesa, ma ho avuto da studiare, spero che questo piccolo flashback vi sia piaciuto (perché credo proprio ce ne saranno altri!).

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