2. St. Pauli

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Lo scalpiccio dei piedi veloci dei due colleghi echeggiava lungo il corridoio,  Arianna aveva fretta di arrivare, seppure non fosse proprio uno dei suoi posti prefeirti, ma le toccava. Toccava ad entrambi e, per il momento, l'unico elemento dal quale poteva ufficialmente partire l'investigazione si trovava in quella stanza. Ludwig aprì delicatamente la porta, la quale diffuse un sinistro cigolio per tutta l'area circostante. Silenziosa e fredda. I due soci fecero qualche passo, camminando lentamente e in soggezione, rabbrividiti.
- Ehilà! -
Ludwig lanciò un grido tutt'altro che virile ed Arianna impallidì.
- Dottor Ed...- salutò quest'ultima - Buongiorno. Cercavamo...proprio te -
L'omino snello abbozzò un sorrisetto.
- Me? - Domandò, infilando la mano destra nella tasca, dalla quale estrasse un paio di guanti di lattice.
- O è più corretto dire che cercate il nostro nuovo ospite?  -
I due colleghi si guardarono.
- Seguitemi - ordinò Ed, infilandosi i guanti alle mani e dirigendosi verso la grande parete colma di cassetti.
Ludwig incrociò le braccia ed Arianna restò immobile alla sinstra del collega, mentre Ed percorreva i vari cassetti.
- Qui no, qui no, qui no...OH! Eccolo! -
Afferrò la gossa maniglia di ferro, poi tirò fuori il lungo cassettone, dentro il quale era posizionato il prezioso indizio per le indagini.
- Buongiorno signor Mahler! Ci sono qui i miei estimati colleghi che le sono venti a fare una visitina. Per capire...come si sente -.
Il dottor Ed con un colpo secco gettò per aria il lenzuolo bianco dal cadavere, lasciando in bella mostra il corpo mutilato della giovane vittima.
- Bene...- esordì  Arianna  con falsa disinvoltura - cosa puoi dirci, Ed? -
Il dottore prese il capo del cadavere e lo posizionò leggermente all'indietro.
- Guardate qui, avvicinatevi - esortò, posizionando il dito nella ferita verticale, lunga quanto tutta la gola,  affondò poi il dito ancora più verso l'interno - C'è qualcosa che manca qui, secondo voi? -
Il dottore faceva avanti e indietro col dito, emettendo un disgustoso suono di carne.
Arianna scosse il capo.
- Il...il pomo di Adamo...- si intromise Ludwig, che era rimasto a debita distanza, osservando la scena da lontano.
- Esatto! - confermò il dottore - Al nostro caro ragazzo è stato esportato il Pomo di Adamo -
Arianna mise una mano sotto il mento.
- In una dinamica d'attacco, è difficile che una gola venga tagliata in modo verticale. La lama non avrebbe effetto. Quindi, non è stato ucciso con questa ferita...-
Quest'ultimo tolse una delle mani dalla sua schiena ed indicò la zona del basso ventre dell'uomo. Un profondissimo taglio in orizzontale, con alla base un grande buco.
- Quattordici coltellate ed una bella apertura orizzontale - sottolineò il dottore
- Ecco come è morto...- Aggiunse Ludwig.
- La gola è stata tagliata in un secondo momento, Ed? -
- Si -
- Traffico di organi? - domandò Ludwig.
- A cosa diavolo serve un pomo di Adamo? - domandò quasi irritata Arianna, aprendo le braccia - Dottore,  manca qualche organo alla vittima? - Ed scosse la testa.
- Il traffico di organi non centra, il nostro assassino si è solo divertito a fare l'allegro chirurgo...-
- Non c'è più rispetto per i lavoratori - aggiunse rassegnato il dottore, intanto che Arianna si mise faccia a faccia con il suo collega.
- Potremmo trovarci davanti ad una vendetta o ad una rapina andata a finire malissimo...-
- Ma perchè asportare quel..."coso"? - domandò più a se stesso che agli altri, intanto che Arianna camminava nervosa...
- Il portafogli è stato trovato intatto, con soldi e documenti - fece notare lei  - il cadavere è stato ritrovato due ore dopo l'omicidio,  se avesse voluto i soldi avrebbe avuto tutto il tempo di prenderli, no? E invece, ha lasciato tutto lì! No, non si tratta affatto di una rapina!-
- Ma che senso ha? - 
- Troviamo l'assassino e lo scropriremo. Dobbiamo aumentare i controlli in tutti i quartieri, far denunciare movimenti sospetti e, soprattutto - si voltò la giovane donna verso i due colleghi
- Stare attenti, ragazzi. Perchè se le mie intuizioni sono giuste, questo caso potrebbe rivelasi molto, molto più pericoloso di quello che sembra! -
Calarono attimi di silenzio nella stanza.
- A proposito...- aggiunse d'un tratto il dottore - l'assassino è destorso. Ha ucciso la sua vittima sbucandogli sul davanti, probabimente dall'alto. Il taglio sulla gola e la ferita sulla pancia sono state compiute con due lame diverse. -
Arianna sorrise leggermente.
- Grazie, Ed -
- Dovere! -
Rispose aggraziato il dottore, osservando la detective attraverso i vetri dei suoi occhiali.

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