Pretty Guardian Sailor Moon - La fine dell'inizio

Act 05 Responsabilità - A Queen and A Princess -

 Serenity si sentiva paralizzata, lo sguardo delle due guerriere che la scrutinavano.

"Ragazze, io-" prima che potesse finire la frase, Venus le aveva afferrato il braccio e la stava trascinando per il corridoio.

"Dobbiamo parlare con Queen Serenity" si limitò a dire, facendo con il capo un cenno a Mercury.

Serenity sentì il sangue gelarsi nelle vene e cominciò a protestare, cercando di liberarsi dalla presa di Venus.

"No, FERMA!" gridò.

Mercury e Venus si girarono di scatto e la seconda allentò la presa.

"Vi prego. Ascoltate cosa ho da dire prima."

Le guerriere si scambiarono uno sguardo dopodichè Venus disse "Andiamo in camera tua."

Ripresero a camminare ma Mercury svoltò subito a destra.

"Dove sta' andando?" chiese Serenity allarmata.

"A chiamare le altre." rispose Venus in maniera asciutta.

Arrivate nella camera da letto, Venus lasciò il braccio di Serenity che si gettò sul letto. Sapeva chiaramente che questa volta non l'avrebbe passata liscia. Non se la sarebbe cavata con una battuta e ora, persino l'idea di passare una notte nella stanza oscura non la spaventava più di tanto. Si girò e vide che Venus si era seduta su una sedia davanti a lei e ora la stava fissando. Sembrò sul punto di dire qualcosa quando la porta si aprì con un rumore fragoroso e Serenity si ritrovò una Mars su tutte le furie a pochi centimetri da se.

"MA COSA TI PASSA PER LA TESTA!" gridò.

Mercury si precipitò verso Mars e cercò di farla calmare.

"Ti prego, almeno abbassa il volume della voce"

Mars fece un grosso sospiro e si girò a guardare Venus.

"Vedi cosa succede a darle tutte quelle libertà? A fargliela passare sempre liscia?"

"Mars, non mi sembra il momento di metterci a discutere tra di noi." disse Jupiter.

Ci fu silenzio per qualche istante. Serenity aveva lo sguardo a terra, ma percepiva che le ragazze la stavano fissando.

"Allora, parla."

Fu Venus a rompere finalmente il silenzio. Serenity sentiva di avere la gola secca.

"Qual'è la tua scusa?" continuò.

"Oh, certo. Fagli pure inventare una scusa in più!" borbottò Mars.

Venus la fulminò con lo sguardo ma Mars sembrò non esserne effetta.

"Lo so che quello che ho fatto è sbagliato. Ma non me ne pento perché penso... anzi so di aver fatto la cosa giusta." Serenity alzò lo sguardo. Mars era sul punto di saltargli alla gola.

"Ho incontrato Prince Endymion, il re del Golden Kingdom." notò che tra le ragazze ci fu un sussulto "Mi ha mostrato il giardino all'interno delle mura del palazzo e... e mi ha raccontato molte cose sul suo passato. Della guerra e del fatto che noi non abbiamo fatto niente-"

"E' stato lui ha dirti ciò?" la interruppe Jupiter adirata.

"Lasciala finire" disse Venus.

"Non me l'ha detto lui. Ma come posso interpretare il fatto che sulla Terra scoppiò una guerra per colpa del Cristallo d'Argento Illusorio. E che, noi nonostante tutto ciò ci riguardasse, ci siamo voltati dall'altra parte, lasciando che dei nostri alleati se la sbrigassero da se quando stavano dando la vita per proteggere noi!" Serenity sentiva la rabbia impadronirsi di se. Solo in quel momento si accorse che aveva tenuto le mani serrate in due pugni."Perché lasciamo che tutte quelle persone soffrano e muoiano a causa di malattie terribili? Con il Cristallo d'argento Illusorio potremmo salvare tutti."

Serenity aspettò che qualcuna le rispondesse, invece continuavano a fissarla senza proferire parola.

"Perché sono degli assassini." Mars disse finalmente, rompendo il silenzio.

"Mars. Dovrebbe essere Queen Serenity a parlagliene." la ammonì Mercury.

"Assassini? Cosa vuoi dire." domandò Serenity.

Mars era chiaramente sul punto di rispondere, ma si morse la il labbro inferiore e si girò di spalle.

"Ragazze, vi prego." le guardò dritte negli occhi una ad una implorandole col lo sguardo.

"Sarebbe meglio se mia madre me ne parlasse? Che sia, allora."

Serenity si precipitò fuori la stanza. Lasciò dietro di se le voci delle amiche che le chiedevano di aspettarla.