Il ragazzo rise rumorosamente, divertito dalla battuta che era appena uscita dalle soffici labbra del corvino.
< Me ne versi ancora, grazie >
Poco lontano da loro si trovava Taehyung che, da quando Jungkook si era allontanato offeso dalla sua frase piuttosto rude, non aveva smesso un solo secondo di bere Champagne e di osservare il comportamento dei due giovani poco distanti.Il Castano era molto infastidito: non sopportava essere ignorato e Jungkook lo stava facendo continuamente.
Era da giorni che non riusciva a intrattenere una conversazione con il minore senza che quello si offendesse o si allontanasse da lui per poi non considerarlo più.Quant'é suscettibile, madonna mia.
Poteva anche essere che il ragazzo lo facesse a posta, magari a causa degli eventi avvenuti pochi giorni prima.
Eppure era stato proprio lui a dire "Dimentichiamo" e Taehyung c'era stato.
Il problema era che nessuno dei due sembrava stesse mantenendo la promessa: Taehyung affogava il suo nervosismo con sorsi di vino bianco mentre Jungkook era diventato permaloso quanto un bambino.In quel preciso istante Il minore s'avvicinò di più a Taemin.
Taehyung vide il moro ghignare e iniziare a parlare con il biondo tinto che si morse il labbro: nei suoi occhi apparvero fiamme.
Mandò giù tutto d'un fiato lo Champagne nel suo bicchiere e, quando vide il suo amico bisbigliare nell'orecchio dell'altro, grugnì per poi strappare la bottiglia dalla mano del cameriere, rimasto scioccato, e portarsela alle labbra.
Bevve tutto il liquido d'un fiato, deglutendo rumorosamente.Si passò la lingua sul labbro superiore
Non riusciva a sopportare il fatto che lui, oltre ad essere stato rifiutato, fosse anche stato bellamente ignorato da Jungkook che adesso se la faceva con una specie mezzo palestrato.E poi diciamolo: è proprio brutto.
Taehyung scosse la testa.
"Dimentichiamo"
La voce di Jungkook risuonò forte e chiara nella testa del castano.
Giusto, doveva fare finta di nulla.
Aveva dimenticato molte cose in vita sua: gli impegni, i compiti, la lista delle cose da fare...
Poteva dimenticare anche quello.Si girò verso Jungkook il quale non sembrava essersi ancora staccato dall'orecchio di Taemin che ascoltava ghignando ciò che il minore gli riferiva.
Cazzo
Realizzò che per fare fina di niente ed accettare il rifiuto aveva bisogno di un aiuto esterno.
Si guardò in giro, cercando con lo sguardo un'altro cameriere che potesse servirgli da bere.
Oppure a cui avrebbe potuto fregare la bottiglia...Il ragazzo barcollò per diversi metri, s' avvicinò a un tavolo è sbatté il recipiente vuoto, che ancora teneva in mano, su di esso.
Tutto ciò fece un gran baccano che portò tutti, Jungkook e Taemin compresi, a girarsi verso di lui.
< Che cazzo avete da guardare?! >
Gli occhi di Jungkook schizzarono fuori dalle sue orbite.
Non poteva essere così ubriaco...< Toglietevi quell'espressione del cazzo dalla faccia, puttanelle >
Taehyung si guardò attorno nervoso, portando le persone ad indietreggiare.< Scusami un secondo, torno subito >
Jungkook salutò Taemin con un inchino frettoloso, avviandosi a passi veloci verso la figura di Taehyung che nel mentre aveva ricominciato a sbraitare e a bere, con la gente che non smetteva di guardarlo allibita.Jungkook si fece largo a spallate tra le persone, afferrò il castano per la manica e iniziò a trascinarlo verso l'uscita del salone.
Taehyung smise di parlare e non disse più niente, semplicemente lasciò fare tutto al minore, cercando di rimanere in equilibrio e stare al suo passo svelto.
Jungkook sentiva il fumo uscirgli dalle orecchie, svoltò a destra e poi a sinistra seguendo il lungo corridoio di casa Park, infine entrò in una delle stanze degli ospiti per poi spingere Taehyung sul divano.
< Ma sei impazzito? >
Jungkook lo guardò con un'espressione sconvolta in volto.Taehyung alzò semplicemente il viso fissando il suo sguardo stralunato in quello altamente irritato dell'amico.
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Jimin si era ritrovato in situazioni scomode moltissime volte nella sua vita da adolescente ma quella doveva essere inserita nella top 5 delle peggiori.
"...Signor. Min..."
"...ospite più importante..."
"...starci tutta la sera..."Queste parole gli risuonavano in loop nella testa mentre fissava con la bocca spalancata l'uomo che gli sostava difronte il quale era rimasto impassibile, non lasciando trasparire alcun tipo di shook.
Che Jimin si fosse semplicemente confuso?Squadrò l'uomo velocemente e la sua bocca si aprí ancora di più, se possibile, alla vista del completo Burberry che il giorno prima aveva tanto desiderato comprare.
L'uomo non era altissimo, superava Jimin solo di qualche centimetro*, di corporatura era magro anche se guardandogli le spalle dava l'impressione di essere anche abbastanza muscoloso, la sua pelle era chiara e uniforme (dio, Jimin avrebbe donato tutto il suo patrimonio per averla come la sua) e i capelli erano neri pece al contrario del giorno precedente.Dovette ammettere a se stesso, con non poche difficoltà, che era piuttosto attraente.
Sperò che quel Min non fosse la stessa persona che, vestita come stesse andando a buttare la spazzatura, aveva rotto il suo amato profumo circa ventiquattro ore prima.
No, non può essere lui.< Allora Jimin, non hai niente da dire? >
La voce di suo padre staccò il ragazzo dal suo vortice di riflessioni in malo modo.< Scusa, papà cosa? >
Il Signor Park si sforzò di sorridere, piuttosto irritato: < Il Signor Min ti ha appena fatto un complimento... >
< Che cosa? Io non- >
Jimin era stato colto di sorpresa e la situazione stava diventando imbarazzante.< Non c'è problema -il signor Min prese prontamente parola- capita a tutti di distrarsi >
I suoi occhi neri guizzarono verso il biondo, ancora piuttosto scosso.E se c'era una possibilità che quell'uomo non fosse "lo stronzo rompi profumi"quella era sfumata nell'esatto momento in cui il ragazzo aveva sentito la sua voce.
E il signor Min sorrise guardando Jimin negli occhi.
Un moto d'odio investì il biondo, che assottigliò lo sguardo.
< Mi scusi, le ho mancato di rispetto- marcò su quest'ultima parola- in questo modo, comunque la ringrazio di cuore > disse rivolgendo poi un profondo inchino all'uomo.E il corvino sorrise porgendo la mano al giovane.
< oh, non c'è bisogno di essere così formali ormai ci conosciamo... Comunque lieto di conoscerti Jimin, il mio nome è Min Yoongi >
Il biondo strinse la mano all'uomo con il desiderio di farla esplodere.Si prospetta una gran bella serata,
Min Yoongi.____________________________
*in questa ff yoongi è più alto di Jimin lolOmmioddio ho aggiornato SOS!!!!
È un capitolo passeggero prima che sganci la bomba, eheheeh
-GretæPs= comunque se la storia vi sta piacendo non mi offendo mica se la consigliate ai vostri amici uwu
+ vi adoro mi fate sbregare
+ non ho ricontrollato

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𝔓𝔞𝔯𝔣𝔲𝔪𝔢 ;; 𝐲𝐨𝐨𝐧𝐦𝐢𝐧
FanfictionDove Jimin, figlio di un ricco imprenditore, desidera diventare il più gran profumiere della storia e Min Yoongi sarà colui che, indirettamente, gli donerà la fragranza mancante per completare la ricerca di un'intera vita. 《 potresti smetterla di an...