Capitolo 3

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Jace's pov

La vedo correre via fuori dalla mensa subito dopo aver guardato il telefono, e lancio un' occhiata confusa agli altri, ma inutilmente, perché dalla loro espressione si puó notare che sono sorpresi quanto me.

"Ma che cosa.." Dice Drake con tono preoccupato.

Fanno per alzarsi, ma io intervengo.

"Ci penso io. State tranquilli" dico.

"Ma no Jace, ti ha appena conosciuto, non credo che lei.." replica Cole.

"Fidatevi di me." dico semplicemente uscendo dalla mensa correndo, e cercando di ricordare il percorso fatto da lei.

Ed eccola lí, nel cortile, precisamente sotto un albero, é di spalle perciò non posso vedere la sua faccia.

"Hey ma che succede?" dico io con voce preoccupata, e leggermente affaticata a causa della corsa.

Lei si gira di scatto come a risvegliarsi dai suoi pensieri.
Mi fissa per un istante e poi scoppia a piangere in un pianto liberatorio, soffocato per troppo tempo, mentre le sue gambe tremanti cedono, e la sua figura si accascia a terra.

Mi avvicino velocemente a lei sedendomi a terra, e prendendola dai fianchi, per posizionarla sopra le mie gambe. Non dico nulla.
La abbraccio soltanto.

"N-non é-e po-ssibbile"
Dice lei mentre le sue parole vengono tagliate da forti scossoni e singhiozzi.

É bellissima. Mi fa un grande male vederla così nonostante ci conosciamo da pochi minuti.
Chiunque la abbia ridotta così é semplicemente una merda.

"Eiei calmati piccola. E poi raccontami che succede. Cosa "non é possibbile"? Dico io con voce dolce ma allo stesso tempo preoccupata.

"É..é tornato!"
Dice lei piangendo più forte di prima.

"Chi é tornato?Cosa é successo? Dopo che hai guardato il telefono é successo tutto questo..
Ti prego..so che mi hai appena conosciuto e quindi se non vuoi parlarmene ti capisco. Ma qui con me sei al sicuro. Solo ti prego calmati" dico io cercando di avere la voce ferma e sicura. Ma non ci riesco completamente. La mia voce esce in quasi in un sussurro vicino al suo orecchio, quasi come per paura di poterlo rompere.

Alle mie parole sembra iniziare a calmarsi.
E quello che ho detto lo penso davvero.
Sento come un dovere di protezione nei suoi confronti in questo momento.

"Grazie" sussurra lei dopo un po'.

E a poco a poco si calma completamente.

"Vuoi che ti accompagni a casa?" chiedo io.

"Io..non voglio tornare a casa.."
Dice in un sussurro mentre il suo viso si riabbuia nuovamente.

"Non c'é problema possiamo andare a casa mia, sempre se ti va bene." dico con tono cauto e sicuro.

"Gra..grazie ma non vorrei disturbare..insomma quasi non ci conosciamo nemmeno..e io non vorrei.."

Ho già capito che é una ragazza che pensa troppo alle sue azioni, insicura, e molto fragile.

"Shh pensi troppo."

La interrompo io portando un dito alle sue labbra.
"Non c'é davvero nessun problema. Altrimenti non te lo avrei detto. E cosi possiamo approfittarne per parlare e conoscerci se vuoi" la rassicuro io.

"Va..bene..grazie" dice lei con un sorriso imbarazzato.

Mentre andiamo alla moto non posso fare a meno di guardarla.

Non é magrissima come le ragazze sulle riviste di moda, ma sta benissimo così. Ha le curve esattamente al posto giusto e la trovo bellissima.

I capelli lunghi castani si muvono mentre cammina, é più bassa di me di almeno 8 centimetri. Mi arriva alla spalla. Noto la sua camminata insicura, dalla quale capisco che si sente in imbarazzo sotto il mio sguardo.

Cosí decido di prenderla in braccio.
Scoppia a ridere.
Una di quelle risate sincere e spensierate.
Una risata stupenda.
Cosí inzio a ridere anch'io e a saltare come un bambino tenendola ben salda per le gambe.
Però ho un bel panorama devo dire.

"Sme-smettila" dice lei mentre le sue parole vengono tagliate dalla sua risata ogni volta che salto.

"Mai" dico io con tono divertito.

Arrivati alla moto la posiziono direttamente sopra.
Appena si guarda intorno il suo viso assume un'espressione alquanto buffa, alché devo mordermi il labbro inferiore per non ridere.

"Non pensarci neanche" dice lei.

Alla fine la convinco e le sue mani si stringono ben salde a me.
Non mi dispiace affatto naturalmente.
Anzi.
Dopo pochi minuti arriviamo a casa mia, ed ecco ricomparire quell'espressione di prima.
É come incantata.
Dio quanto é bella.
La fisso con sguardo divertito, ma allo stesso tempo con un'leggero imbarazzo.

"Oddio! Ma Jace é stupenda!" dice lei con la bocca spalancata.

Non posso lamentarmi del mio stato economico. Ma ci sarebbero più cose da dire sui miei genitori fidatevi.

"Già" dico io continuando a guardarla con lo stesso sguardo di prima.

Appena entriamo lei continua a guardarsi attorno sbalordita, e intanto le chiedo se vuole mangiare qualcosa, ma lei rifiuta.

Andiamo a sederci sull divano davanti alla tv mentre un film fa da sottofondo ai nostri discorsi.

Avendola più vicina la posso guardare meglio con più facilità. E mi perdo a fissare ogni centimentro del suo viso.

Gli occhi stupendi, nei quali ogni volta che alzo lo sguardo mi ci perdo dentro come a essere entrato in un mondo parallelo, ma allo stesso tempo stupendo.
Il naso anch'esso fatto bene, le labbra rosee e carnose, che hanno tutta l'aria di essere morbidi e dolci.
I denti dritti e perfettamente bianchi.
Le sue guancie ogni tanto si colorano di rosso e questo mi rende orgoglioso, ma contemporaneamente mi fa provare tenerezza nei suoi confronti.

Parliamo del più e del meno, ma ora non resisto più, devo fargli una domanda che non mi lascia in pace da ore.
Devo chiederglielo.

"Mad" la chiamo io mentre il suo sguardo segue le figure sulla tv.

"Mh?" dice lei.

"Di chi parlavi prima quando hai detto: "é tornato"..?"

Heyy❤

Grazie per aver letto anche questo capitolo❤

Questo era per farvi vedere le cose dal punto di vista di Jace.

Chi é "tornato"?
Rimane ancora questa domanda. Ma tranquilli presto verrà svelato ❤

Se questo capitolo vi é piaciuto fatemelo sapere con una stellina o un commento per dirmi cosa ne pensate❤

A domani❤😜

~Maddy

DeludedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora