Capitolo 4

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Rimango in silenzio per qualche secondo.

"Lui..lui.."

Il campanello mi interrompe per cosí dire, e Jace si alza per vedere chi ha suonato.

Una voce maschile si propaga per la stanza.

"Ciao, cercavo tuo padre, é in casa?"

Mi giro per vedere chi sia, e...giuro non vorrei averlo mai fatto.
Eccolo lí.
Alto, spalle larghe, capelli castani, una leggera barba del medesimo colore ma leggermente bianca. Gli occhi azzurri che riesco a vedere anche da quí.

E tutto si ferma.
Come se fossi sotto shock.
Le lacrime iniziano a cadere sulle mie guancie senza che io me ne renda conto. Inizio a fissare il vuoto, la mia mente é come se si fosse bloccata. Non riesco a pensare, a muovermi, a fare qualcosa. Cazzo sto impazzendo.

"Ehm veramente..." Jace si gira nella mia direzione mentre  risponde all'uomo davanti a lui, ma si ferma di botto non appena mi vede.
Corre subito verso di me, cerca di farmi reagire ma nulla. Non riesco a muovermi.

"Madlyn cosa cavolo..Mad ti prego guardami!" quasi grida lui mentre mi scuote per le spalle.

Giro piano piano gli occhi spalancati verso di lui, ma li riporto subito verso la persona davanti alla porta.

Appena questo mi mette bene a fuoco, eccolo spalancare gli occhi.

Un
"Oh merda"
Esce dalla sua lurida bocca mentre continua a fissarmi sbigottito.
Jace segue il mio sguardo e fissa l'uomo ancora sull'uscio della casa.

"Chi cazzo sei tu?!" quasi urla Jace mentre serra la mascella e stringe i pugni dirigendosi verso di lui.

"Non sono cazzi tuoi." risponde lui secco e freddo.
"Dí a tuo padre che sono passato" continua poi.

Non lascia il tempo di replicare, che subito si gira e se ne và a passo svelto, quasi correndo.

Jace chiude la porta e si precipita subito verso di me, mentre io fisso ancora un punto indefinito della casa senza muovermi, e le lacrime continuano a bagnare la superficie delle mie guancie.

"Mad ti prego guardami!" dice lui scuotendomi per le spalle.
Riporto lo sguardo verso di lui, che istintivamente afferra il mio mento tenendolo ben saldo tra le sue dita per impedirmi di riportare gli occhi nel vuoto.

"Po-portami da Ashley" dico io in un sussurro quasi strozzato.

"Subito" dice prontamente lui.

Usciamo da casa sua mentre lui mi cinge la vita come per paura che possa cadere a terra.
Questa volta arriviamo davanti a una macchina nera, appena salita mi chiude lo sportello dell'auto, e dopo esser salito anche lui, subito mette in moto e io con sussurri strozzati inizio a dargli le indicazioni per arrivare a casa di Ash, mentre le lacrime continuano a cadere silenziose dai miei occhi.

Arrivati davanti a casa di Ashley, Jace si ferma ma prima di scendere si gira verso di me, e toglie con i suoi pollici le lacrime dal mio viso, e posiziona le mani sulla mia testa  avvicinandosi alla mia fronte
e posandoci un bacio.

"Andrà tutto bene"
dice  mentre il suo respiro caldo colpisce la superficie del mio viso facendomi venire i brividi.

Scendiamo dalla macchina e suono il campanello.

"Chi..oh Mad, e tu..Jace giusto?" dice lei sorridente.
Jace annuisce con la testa, e lei prosegue dopo avermi guardata.

"Oddio Mad che succede?
devi ancora dirmi cosa é successo oggi a pranzo in mensa." dice lei.

"Ash.." dico io mentre le lacrime riiniziano a rigare le mie guancie.

"Entrate" dice prontamente lei aprendo di più la porta di casa sua per farci entrare.

La sua casa mi é sempre piaciuta.
Le pareti sono ricoperte di quadri, e un ampia porta-finestra situata infondo al salotto, che porta al cortile. Ha il pavimento di legno, il tavolo anch'esso di legno posto al centro del salotto, con le sedie dello stesso materiale posizionate attorno ad esso. Un ampio divano nero é posto al lato della stanza con di fronte un grande mobile nero su cui vi é apoggiata la televisione.
Sul lato sinistro vi é una cucina bianca di normali dimensioni, e più avanti una scala a chiocciola che porta al piano superiore.
Ci sediamo sul grande divano nero.

"Mad..cosa succede?" dice lei accarezzandomi una guancia.

"..lui é tornato" dico io portandomi le mani nei capelli, mentre il fiume sui miei occhi si risveglia, e riinizia a cadere suelle mie guancie.

"Ommioddio!" dice lei.
"Porca di quella...
  sei sicura?" dice lei con occhi sbarrati.

"S-si" dico io nel vano tentativo di ricacciare indietro le lacrime.

"CHI? Cazzo. Sto andando in pallone, Mad..chi é tornato?" dice Jace sottolineando la parola "chi".

"Mad vado a chiamare Cole e Drake" dice Ash alzandosi di scatto e salendo le scale velocemente.

Osservo la sua figura salire velocemente le scale.

"Mad sono qui, guardami, ci sono io con te adesso ok? Non avere paura. D'ora in poi io staró sempre accanto a te. Ci saró." dice lui accarezzandomi le guancie.

"Chi é tornato?" prosegue poi.

Si susseguono alcuni secondi di silenzio.

"Mio padre" dico io.

Heyyy❤

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto❤

Cosa succederà ora?
Non vi resta che continuare a leggere.🙊

Se vi é piaciuto, se volete fatemelo sapere con una stellina di supporto, o un commento per farmi sapere cosa ne pensate❤

A domani bellezze❤

~Maddy

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