Osservo tutto a grande velocità mentre fisso il finestrino della macchina, ancora non mi sembra vero che mi sia crollato tutto addosso in pochi secondi con delle semplici parole.
<<Va tutto bene?>> mi domanda mi madre, voltandosi pochi secondi verso di me, tenendo ancora le mani ben salde sul volante.
<<Certo.>> dico titubante.
<<Sappiamo entrambe che quel "certo" non voleva dire realmente si.>> dice sorridendo.
"Dannazione , perché le mamme ci conoscono così bene" penso rassegnata.
<<Ho...solo deciso di cambiare alcune cose.>> dico con lo sguardo fisso sul cielo stellato, visibile grazie al tettuccio trasparente dell'auto.
<<Ad esempio?>> domanda curiosa.
<<Di tralasciare le persone che mi hanno fatto male.>>dico decisa.
<<Tesoro, vuoi parlarne?>> chiede.
<<No, non ce n'è di bisogno, davvero, sto bene.>> dico giocherellando con il braccialetto che ho al polso.
<<Se vuoi, io ci sono.>> dice facendo un sorriso rassicurante.
Io annuisco e poi continuo a guardare fuori, perdendomi nell'immensità della natura. I minuti passano velocemente ed in poco tempo siamo arrivate e casa.
<<Eccoci qua.>> dice mia madre mentre parcheggia nel nostro vialetto, poi scende e prende la borsa sul sedile anteriore.
<<La posso benissimo portare io.>> dico sorridendo.
<<Lo so, ma voglio portala io.>> dice facendomi l'occhiolino.
Io faccio un piccolo sorriso, poi va ad aprire la porta e mi fa cenno di entrare.
<<Casa dolce casa!>> esclamo assaporando il bellissimo odore di vaniglia che mi era mancato terribilmente.
<<Già.>> dice accarezzandomi la spalla, per poi andare a posare la mia borsa su, in camera mia.
<<Credo che mi andrò a fare una doccia mamma.>> dico avviandomi verso il bagno.
<<Va bene.>> dice dal piano di sopra.
Appena metto piede nella doccia, la calda sensazione dell'acqua sulla mia pelle mi fa venire un brivido, odo solo il frastuono dell'acqua mentre chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi e riflettere un po', la doccia mi ha sempre aiutata a schiarirmi le idee.
Una volta essermi lavata, indosso una lunga e comoda t-shirt, raccolgo i miei lunghi capelli in una coda alta e poi vado in camera mia. Comincio velocemente a sistemare alcuni vestiti nel cassetto ed altri nella lavatrice, successivamente mi siedo sul mio letto e prendo il cellulare. Ho cento messaggi non letti di Cameron ed un vocale, malgrado tutto, per curiosità, decido di ascoltarlo.
<<Non so da dove iniziare, ma ti prego parlami, parliamone e ti spiegherò tutto, te lo prometto. Io non vorrei mai farti soffrire, mai, poi...sai anche cosa provo per te, quindi per un secondo prova a credermi, metti da parte l'orgoglio e parliamone, perché io una vita senza di te non voglio viverla.>>
Mentre ascolto la sua voce uscire del mio telefono, una lacrima mi riga il viso, ma chiudo il cellulare, prendo una coperta e vado sul tetto di camera mia dove c'è un piccolo balconcino, ci andavo sempre da piccola, quando stavo male e quando mi sentivo confusa. Adesso ho bisogno solo di questo, di stare da sola con le stelle.
È quasi impossibile spiegare quello che provo, perché non sempre i sentimenti si possono mettere nero su bianco, alcune cose vanno provate sulla pelle per essere capite.
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Un amore sotto le stelle
Romance> dice deciso. >domando curiosa. >dice accarezzandomi lo zigomo. Io accenno un sorriso e dico > Hailey, apparentemente una normalissima ragazza di sedicianni, in realtà soffre di "Philofobia", o meglio conosciuta come la paura di innamorarsi. Fin...