10:09 p.m.
L'aeroporto è freddo, le grandi vetrate permettono di vedere il cielo scuro e cupo e le tante piccole stelle che lo inondano. Ci sono aerei appena partiti che stanno pian piano salendo ad alta quota, si fanno strada tra le nuvole per poi scomparire dalla mia vista. In fondo questo può essere un posto che ti regala sia gioia che tristezza, ti offre due possibilità, la partenza e l'arrivo; la prima opzione diciamo che non è il massimo, vedi le persone inoltrarsi tra la folla ed allontanarsi da te, come se ti fossero state sottratte, inghiottite dalla luna. Mentre per la seconda è come se il mondo ti desse un dono e questo fosse il luogo dove avverrà la tua felicità.
Cammino verso il gate con Nick, mi tiene per mano, ha la presa ben salda, so che è dura anche per lui partire, ma voglio che abbia il meglio e così avrà davanti a sé una miriade di possibilità grazie a quella scuola ed un attimo futuro.
Amare qualcuno a volte vuol dire anche saperlo lasciar andare...
<<Eccoci qua.>> dico fermandomi di fronte alla fila per l'imbarco.
<<Si.>> dice lui accarezzandomi il viso con il dorso della mano.
<<Ne abbiamo passate tante ed ora siamo qui...a dirci addio.>> inizio e poi aggiungo <<Ho peggiorato la situazione, mi dispiace sono pessima in queste cose.>>
<<Non preoccuparti, vieni qui.>> dice abbracciandomi, uno dei suoi caldi abbracci.
<<Ce la farò mai senza di te?>> domando intimorita al solo pensiero.
<<Si, certo che ce la farai. E poi ogni volta che avrai bisogno di me io ci sarò.>> dice dolcemente.
<<Vorrei tanto che quella stupida scuola fosse qui.>> dico con le lacrime agli occhi.
<<Lo so piccola, anche io.>> risponde, lo vedo affranto, si sforza anche lui per non piangere.
<<Grazie per essermi stato accanto, grazie di tutto, davvero Nick.>>dico guadandolo dritto negli occhi.
<<Non devi ringraziarmi, ti amo ricordatelo.>> dice dandomi un bacio sulla fronte e poi aggiungendo <<Vorrei che dessi questo a Cameron da parte mia.>>
Corrugo la fronte incuriosita e domando <<Che cos'è?>>
<<Una specie di lettera, so che tiene a te, vedo come ti guarda...ora io vado via, non posso fare tutto da lontano, così ho pensato che potesse prendersi cura lui di te.>> dice consegnandomi il foglietto.
<<Non so cosa dire...>> dico mentre le lacrime mi rigano il viso.
<<So che non lo ammetti neanche a te stessa ma una piccola parte di te è legata a lui...e va bene così Hailey, non devi fartene una colpa. Tu mi hai reso davvero felice.>> dice con occhi ricolmi di lacrime.
<<Volevo parlartene...>> ammetto rammaricata, mi si torce il cuore.
<<Io non sapevo come...tu sei così dannatamente perfetto e mi dispiace infinitamente di non essere altrettanto. Perciò scusa se prendo sempre le decisioni sbagliate e se ti faccio stare male, ti giuro su qualunque cosa che ci tengo a te, forse più della mia vita. >> dico prendendo un lungo respiro.
<<Tu credi che io sia perfetto?>> dice ridendo e poi continua <<Ogni istante avevo paura di sbagliare qualcosa con te. Ho fatto tante cavolate anche io, tutti facciamo errori, fa parte dell'essere umani. Io mi rendo conto che ciò che provi non puoi controllarlo...perciò non sono arrabbiato, anzi apprezzo il fatto che tu abbia provato a reprimere e non accettare i tuoi sentimenti...ma come ben sai non funziona così con le questioni di cuore.>>
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Un amore sotto le stelle
Romance> dice deciso. >domando curiosa. >dice accarezzandomi lo zigomo. Io accenno un sorriso e dico > Hailey, apparentemente una normalissima ragazza di sedicianni, in realtà soffre di "Philofobia", o meglio conosciuta come la paura di innamorarsi. Fin...