Una Saetta Tracciata Per Amore //jily//

Bellatrix Lestrange

Alice's POV

"Piccolino! Vieni dalla mamma!"
Neville corse verso di me.
Quanto lo amo questo paciarottone!
"Frank prendi la macchina che portiamo Nev dalla nonna"
Frank mi aveva chiesto di fare una seratina romantica soli soletti, così abbiamo deciso di portare il piccolo dalla nonna.
"Dai Neville mettiti le scarpe che dobbiamo andare!"
Mi guardò male.
"Non voio amdae dalla nonna!!!"
Che nerviiii!!
"Invece ci vai! Senza discutere!"
Grazie Frank!!!
Fece il broncio e si fece mettere le scarpe.
"Non fare il monello e andiamo, va!"

***

"Grazie Augusta"
Dissi con dolcezza.
"È sempre un piacere tenere questo piccolino."
Disse sorridendo.
"e a te piace venire dalla nonna, amore? Ammettilo che ti piace la pappa che fa nonna!"
Disse in terza persona nonna Augusta.
"si"
Rispose con una vocina bellissima Neville.
Augusta era una donna incredibile a parer mio. Faceva quello che voleva senza starci troppo a pensare e, anche se a volte il suo cervello aveva delle idee un po ambigue tipo abbinare una maglietta leopardata a pantaloni con fiorellini di tutti i colori, lo faceva con convinzione e questo mi piaceva molto. Non aveva paura del giudizio altrui e la sua regola era "se sai davvero chi sei tu mostrarlo al mondo".
Oggi devo ammettere che ha avuto buon gusto il suo cervello, ma poteva sicuramente fare di meglio.
"va bene mamma, noi andiamo."
"andate, andate. Ce la caveremo, vero Neville? "
"noi andiamo a giocale, voi no!"
"ahahah, si che giocheremo, ci divertiremo molto più di voi!"
Dissi facendo un finto broncio.
"non è velo, sei bugiadda"
Presi il mio piccolo in braccio e gli stampai un bacione sulla fronte.
"fai il bravo, Neville. E alle 10:00 a nanna, non far impazzire la nonna, okay??"
"okay..."

***

FRANK'S POV

Ero felicissimo di essere riuscito a programmare questa seratina. Avevamo fatto una cosa molto intima, come sempre, ma alla fine era così che ci piaceva. Filmettino tattico, copertine morbidose e fantastici pop corn da mangiarci tutti in un secondo.
Per la ottocentesima volta, Alice aveva scelto Greese, ma alla fine, l'unica cosa che guardavo veramente in queste serate era lei. La mia principessa. Il mio amore.
"no daiii!!! Ma perché mettono le pubblicità ogni 5 minuti??? E poi nelle parti più belleeee!!! Le attese mi mettono ansia!"
"amore, lo sai a memoria sto film, non può metterti ansia una cosa che sai già"
"si che può, chi dice che non può??"
"io..."
Dissi avvicinandomi alle sue labbra.
Ho sempre amato le sue labbra. Sono carnose e morbide, e quando ci appoggio le mie mi sento a casa.
"vabbe... Ne approfitto per fare altri pop corn"
Disse Alice staccandosi da me. Uffa!

**
ALICE'S POV

Mi sprigionai dalle novanta coperte che ci eravamo messi addosso e andai in cucina.
Quanto mi piacevano queste serate. Cantare le canzoni di Grease insieme, imitare Danny e Sandy, coccolarci sotto alle coperte, mangiare fino allo sfinimento. Mi faceva ritornare ad Hogwards, quando facevano la serata cinema e dovevamo dividerci pk "al buio può succedere di tutto" così diceva la McGrannit.
Poi ovviamente ci riavvicinavamo e passavamo la serata a pomiciare.
Questo pensiero mi strappò un sorriso. Non potevo chiedere di meglio. Non potevo chiedere una famiglia migliore e degli amici migliori.
Misi i semi di mais nella macchina dei pop corn, la chiusi e la feci partire.
Il sole era ormai calato da un pezzo e le luci dei lampioni si erano accese. Mi piaceva spiare le ombre nelle case altrui. Gente che legge, gente che litiga, gente che, emm, se la spassa. Mi chiedo sempre come sarà la loro vita. Se anche loro sono felici in quel momento o no.
Devo ammettere che mi faccio troppe domande, dovrei un po shallarmela.
Ad un certi punto si presentò un caso umano molto, ma molto, strano: una signora camminava a testa bassa coperta da una grossa vestaglia nera, tipo quella delle suore, e un cappuccio che le copriva il viso. Si intravedevano dei riccioli neri, ma solo in certe posizioni, se no si confondevano col vestito.