"La tua pelle ha il sapore del miele e la fragranza di mandorle più dolce che io abbia mai avuto la fortuna di poter anche solo sfiorare"
Y/n sta cercando lavoro.
Quando un giorno trova questo volantino in cui vi è annunciato un posto libero in una...
Quando fu ora di coricarsi per la notte, Jin mi diede una delle sue maglie larghe. Mi stava estremamente grande e copriva il mio corpo fino a metà coscia.
Mi condusse nella stanza degli ospiti e mi indicò dove si trovasse il bagno.
Mi sdraiai sul letto e non ebbi nemmeno il tempo di lavarmi che le mie palpebre cominciarono a farsi pesanti fino a chiudersi. Era stata una giornata molto pesante e avevo proprio bisogno di dormire.
~🧡~
Mi svegliai di soprassalto, sentendo delle grida provenire dal salotto. Misi dei pantaloni tanto per rendermi un poco più presentabile e mi recai nella suddetta stanza.
Appena arrivata vidi Seokjin ed un ragazzo l'uno di fronte all'altro. Seokjin aveva il labbro inferiore leggermente spaccato, da cui usciva del sangue, mentre l'altro ragazzo aveva un occhio nero.
"Seokjin, cosa succede?" Restai immobile sullo stipite della porta, aspettando una spiegazione che puntualmente non arrivò.
"Ho detto che te ne devi andare da casa mia, subito!" "Stai calmo, cerchiamo di risolvere le cose da persone civili quali siamo..." Jin prese il ragazzo per le spalle, cercando di farlo uscire di casa, ma egli oppose resistenza.
"Non puoi cacciarmi così..." "Tu non sei nulla per me, chiaro?! Ora, sparisci!" Allora egli si voltò verso Jin, aveva gli occhi lucidi e un amaro sorriso stampato sul volto.
"Oh, Kim Seokjin... Tu non puoi sapere quanto io abbia sofferto a causa tua, ma io ti rispetto, rispetto le tue volontà... Non credo che basti un semplice saluto, ma non posso prometterti altro che un temporaneo addio." Detto ciò, percorse tutto il corridoio a passo spedito, camminando il più veloce possibile, sperando di non rivedere più il perfetto volto di Seokjin.
Appena sentimmo la porta sbattere, il ragazzo rimasto immobile al centro della stanza, si lasciò andare, cadendo sul divano ed emettendo un sonoro sbuffo, segno di evidente frustrazione.
Presi coraggio e andai a sedermi di fianco a lui. Appena i miei occhi si posarono sulla sua figura, riuscii ad intuire che quella perfezione solitamente emanata dal suo corpo, era stata intaccata da qualcosa, o per meglio dire, da qualcuno.
Angolo autrice
SCUSATE il capitolo veramente corto, ma era solo un segnale per farvi capire che sono ancora in vita, purtroppo.
Ora mi è esplosa una folle idea, che probabilmente renderà questa storia alquanto intrigante.
Vi ringrazio DAVVERO TANTO per le 500 letture. Boh, non so nemmeno come sdebitarmi... Per provare a rimediare, vi uscirò delle fotine carine
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Boh, non ho voglia di cercarne altre lol.
Comunque volevo dirvi che non aggiornerò comunque spesso, perchè devo prima occuparmi della namjin e di like the ocean.
